martedì 31 marzo 2009

Superare la crisi con lo zenzero

“Gli imprevisti della vita non si possono evitare, ma con un pizzico di zenzero si possono superare”.
Continuo i miei post su management e cucina prendendo l’ispirazione dal film “Un tocco di zenzero”. La storia ci racconta di una famiglia greca costretta dal governo turco a lasciare Istanbul e a tornare in patria. Tutti rientrano tranne il nonno, venditore di spezie e dispensatore di saggezze.
Ogni spezia ha un suo mistero e un suo suolo specifico nella vita; addirittura il nonno paragona il gastronomo all’astronomo (nemmeno io c’ero arrivato che una parola contiene l’altra) tanto che il nipote farà entrambi i mestieri. E mentre il sole è calore e viene paragonato al pepe e la terrà è vita e quindi sale, il nonno ci insegna con le spezie che ogni ruolo è specifico e fondamentale affinchè un sistema complesso, come ad esempio quello solare, possa funzionare e prosperare.

Anche l’azienda è un sistema altrettanto articolato in cui “ogni spezia” è importante, ma bisogna saper scegliere quelle giuste (o, volutamente, quelle sbagliate) per ottenere risultati, raggiungere obiettivi o superare una crisi. L’importante è la coesione tra le persone che come i sapori concorrono tutti alla resa ottimale di uno specifico piatto.
Bellissimo.

domenica 29 marzo 2009

Formazione esperienziale: quale location?

Alcuni lettori mi hanno segnalato che nel mio discorrere su come organizzare una formazione ho perso un po’ il filo del discorso e non ho più affrontato due argomenti: dove e quando fare formazione. Recupero subito il tempo perduto e inizio a parlarvi del “dove fare formazione”, della location.

Nella formazione esperienziale la scelta della location è fondamentale perchè molta parte del messaggio è veicolata dal luogo: fare la scelta giusta contribuisce alla buona riuscita del corso. E’ importante definire una location che sia coerente con l’obiettivo prefissato e che sia comoda e facilmente raggiungibile. Bisogna fare attenzione a non farsi prendere la mano, l’insolito a tutti i costi non serve, un posto troppo isolato, a volte, è penalizzante.

Un altra regola da rispettare è quella di informare sempre le persone sulle caratteristiche del posto dove svolgerà il corso: superare le idee preconcette aiuta a vivere il tutto con la dovuta serenità. Sembra un discorso banale ma non sto a dirvi quante volte devo spiegare che i monasteri nei quali svolgo Abbey Programme ® sono lontanissimi dallo stereotipo del luogo triste e angusto. I partecipanti hanno a disposizione spazi ampi e luminosi immersi nella natura dei colle euganei o con una strepitosa vista sul golfo di Napoli. Il monastero non è una location insolita fine a se stessa perchè in Abbey Programme® permette l’integrazione attiva dei partecipanti con la vita comunitaria dei monaci.

Qual è la formula giusta? Sicuramente quella dettata dal buon senso che ci farà sempre scegliere una location a misura di persona.

giovedì 26 marzo 2009

Pensiero del fine settimana

“Si apprende in molti modi diversi. Alcune cose si imparano in modo naturale: non richiedono una programmazione cosciente e deliberata dell’apprendimento. Altre invece, hanno bisogno di una capacità di apprendimento organizzata e strutturata. Alcune richiedono lunghe riflessioni, altre, nessuna. Alcune sembrano accadere in un attimo, altre impiegano anni per maturare. Ci sono cose che si imparano con il minimo sforzo, altre con grande fatica. Alcune sono facili e senza emozioni, altre hanno implicazioni emotive decisive. Alcune cose richiedono libri e insegnanti; altre solitudine e assenza totale di stimoli esterni".

martedì 24 marzo 2009

Il pane di ieri

C’è un’antica saggezza contadina che sembra perduta nelle parole che Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, rievoca nel suo libro “Il pane di ieri” () che ho appena terminato di leggere.

Enzo ricorda che nella sua educazione povera e contadina il cibo aveva un posto fondamentale, una presenza che era legata alle stagioni e non agli egoismi umani: "Mia madre deponeva sul tavolo ogni mattina una grissia del pane di ieri, un fiasco di vino, un oriolo di olio e una saliera, tutto ricoperto da un tovagliolo da lei ricamato con la scritta – l’olio, il pane, il vino e il sale siano lezione e consolazione–".

Nel mio ragionare su cibo e management, la lettura di questa raccolta di storie mi ha fatto riflettere su come la semplicità dei gesti renda grandi le cose di tutti i giorni, proprio partendo dal cibo preparato da una mamma premurosa. Dietro allo chef e alla sua squadra che nei miei corsi di formazione in cucina “à la carte” si misura con la realizzazione di una cena completa, è proprio questa semplicità di cui parla Enzo che rende efficace la comunicazione e nel sapore dei piatti preparati rende tutti consapevoli di come sia importante condividere gli obiettivi per avere un ottimo risultato.

Del resto l’impresa ha il compito di dare il “pane di oggi” ai suoi dipendenti.

domenica 22 marzo 2009

Liceo Legnani: una nuova conferenza

“Lunedì 16 marzo presso il Liceo Legnani di Saronno, Paolo Bianchi ha dovuto sostenere una nuova fatica: intrattenere una novantina di studenti delle classi 5^ dell’indirizzo sociopsicopedagogico, fra l’altro, quasi tutte donne…
Il tema dell’incontro verteva su argomenti trattati nel loro corso di studi in modo solo teorico: le teorie psicoanalitiche.
Compito del prof. Bianchi è stato quello di presentare alcuni strumenti di psicoanalisi molto utilizzati soprattutto nella formazione manageriale quali il modello di ipnosi regressiva (per lo stato di rilassamento), il coaching e l’ascolto, le carte ancestrali (in cui si riprendevano alcuni concetti legati all’es, ego e super ego), il Freeze Framer® (lo stato emozionale cuore, cervello, respiro letto con il PC).
Di sicuro effetto si sono rilevate queste ultime due “tecniche” che hanno tenuto i ragazzi col fiato sospeso, attenti a ciò che succedeva in sala e curiosi dei possibili retroscena. Ringraziamo di nuovo Paolo Bianchi per aver condiviso con noi le sue conoscenze e per avercele presentate in modo decisamente piacevole”.
(Prof.ssa Donatella Pigozzi)


Questo è il commento che Donatella, l’attenta organizzatrice dei miei incontri con i ragazzi del suo Liceo, mi ha inviato nei giorni scorsi.
Il prossimo appuntamento sarà a maggio sul tema “I modelli di leadership”.
Qui potete scaricare alcuni commenti dei ragazzi presenti all’incontro.

venerdì 20 marzo 2009

Pensiero del fine settimana

Colui che rimane passivo
quando è sommerso dal dolore,
perde la migliore occasione
di ritrovare l'elasticità mentale
(C. Darwin 1809 - 1882)

martedì 17 marzo 2009

L’impresa in una cena


“Tre giorni di festeggiamenti per il Re Sole e tutta la corte per godere dei suoi favori”. In queste poche righe è riassunta tutta la trama del film “Vatel” maestro delle cerimonie del Principe di Condè, che un giorno riceve questo impegnativo incarico dal suo nobile datore di lavoro.
Vatel non vanta ascendenze altolocate, ma è molto abile, conosce i segreti della cucina e l’arte della presentazione. Al suo seguito ha molti aiutanti e grazie a loro e alla sua creatività, alla sua organizzazione, riesce a rendere ogni cena un evento memorabile.


Vatel è l’archetipo di tutti quei dirigenti che nelle nostre imprese, silenziosamente, ci aiutano a raggiungere obiettivi per noi solo immaginabili, spesso sacrificando tutto loro stessi per il bene dell’azienda. Essere famosi, acquistare visibilità a tutti i costi non è importante per loro: ciò che conta è l’obiettivo e, a volte, se non lo raggiungono, come Vatel, sono disposti a tutto perché loro sono i migliori.


Dietro una cena ben preparata, come dietro un’impresa ben organizzata servono uomini fedeli che con la loro fantasia e le loro idee rendano stupefacente il banale e vincano anche le sfide più ardue.
Da vedere 8

domenica 15 marzo 2009

20 anni di World Wide Web

Venerdi scorso, 13 marzo ci sono stati due compleanni: il mio (46°) e il 20° compleanno del WORLD WIDE WEB, quella che comunemente chiamiamo la rete (www).
Ci tengo a segnalare questo evento perché se oggi posso comunicare tramite questo blog, se posso condividere con voi le mie idee e dare voce a chi partecipa ai miei corsi di formazione esperienziale lo dobbiamo all’ideatore del www: Tim Bernes-Lee (nella foto) il cui sogno di una comunicazione facile e immediata via computer su scala globale lo portò a ideare il World Wide Web. Il primo documento dove ne parla è intitolato “Information management – a proposal”. Lo presentò al Cern proprio vent’ anni fa.

Pensate, la sua teoria, ai tempi, venne definita “vaga, ma emozionante”: come spesso accade, le idee geniali, agli inizi non trovano molto appoggio, ma poi finiscono con l’imporsi.
Chi vuole saperne di più può dare un’occhiata al sito del Cern dedicato all’evento.

giovedì 12 marzo 2009

Pensiero del fine settimana

"I fratelli si servano a vicenda e nessuno sia dispensato dall'ufficio della cucina, se non per malattia o perché occupato in cose molto importanti, perché vi si acquista più grande ricompensa e aumento di carità".

martedì 10 marzo 2009

Il cibo come cultura

Vi ho già parlato in un mio precedente post di Massimo Montanari. Oggi voglio parlarvi di un suo libro che ho trovato molto interessante: “Il cibo come cultura”.

Scrive Montanari: “Il cibo è cultura perché ha inventato e trasformato il mondo. E’ cultura quando si produce, quando si prepara, quando si consuma. E’ il frutto della nostra identità, è uno strumento per esprimerla e comunicarla”.

La civiltà umana si esprime in quello che produce e in quello che mangia e il gusto è un prodotto sociale. Per questo penso che la cultura del cibo è fondamentale anche all’interno di una cultura d’impresa.

Quando i partecipanti ai miei corsi Abbey Programme® pranzano e cenano nel refettorio con i monaci possono proprio constatare di persona questo fatto.
I monaci infatti mangiano con la giusta calma, i cibi prodotti vengono dai loro campi o dalle loro stalle e c’è una grande attenzione che, da una parte, non ne manchi a nessuno, e che, dall’altra, non vi siano sprechi.

Una cultura d’impresa che parte dal cibo ci insegna il rispetto proprio per quello che consumiamo e come lo consumiamo: in un’azienda è importante che le risorse vengano distribuite in modo ottimale e che non vadano sprecate.

Per usare le parole di Massimo Monatanari “Il prodotto è alla superficie, visibile, chiaro, definito: siamo noi. Le radici sono sotto, ampie, numerose, diffuse: è la storia che ci costruiti”.
Dietro ogni impresa c’è una produzione, ma dietro ogni produzione ci sono sempre gli uomini… e quello che mangiano.

domenica 8 marzo 2009

Il pranzo di Babette: un talento nascosto


Continuo la mia serie di post sul tema cucina-management proponendovi un altro film, "Il pranzo di Babette".

La trama: alla fine dell'Ottocento in un piccolo villaggio della Danimarca due anziane sorelle, figlie di un pastore protestante, ereditano dal padre la guida della sua comunità religiosa ormai allo sfascio. Un giorno entra nella loro vita una profuga parigina Babette Hersant. Babette per quattordici anni farà loro da governante aiutandole anche nella loro missione di carità e sostegno.
La vincita di 10.000 franchi alla lotteria sembra spingere Babette a ritornare in Francia, invece, la donna deciderà di utilizzare tutta la somma per preparare un sontuoso pranzo per la comunità. I commensali ritroveranno l’armonia perduta e scopriranno con sorpresa che l’umile Babette era stata lo chef più famoso di Parigi.

Avete mai pensato quante persone lavorano in silenzio, senza clamore e sembrano non avere qualità particolari finchè, un giorno, se gli forniamo l’occasione, scopriamo in loro “dei grandi artisti”, delle persone con qualità veramente speciali. Bisogna solo dar loro l’opportunità di esprimersi, di realizzarsi. La capacità di un buon leader sta proprio nel saper fare emergere queste capacità e nel favorire il loro sviluppo.

martedì 3 marzo 2009

Samurai: una mostra a Milano

"Seppure un uomo dovesse vincere
mille volte in battaglia mille uomini
non sarà un grande guerriero.
Colui che vince se stesso
è il guerriero più grande".
(motto Samurai)


Dal 25 febbraio al 2 giugno a Palazzo Reale a Milano è allestita una mostra interamente dedicata al mondo degli antichi Samurai che, insieme ad una serie di eventi collaterali, vuole dare una visione il più completa possibile del loro stile di vita e del loro pensiero. Qui trovate l’intero programma e un anticipo dell’esposizione

Un evento a mio parere imperdibile che consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di nuovi e antichi valori perché quella dei samurai è una filosofia di vita che ancora oggi può insegnare molto al mondo occidentale e soprattutto a chi riveste ruoli di responsabilità.

I samurai erano veri leader perché sapevano essere dei grandi guerrieri, ma anche uomini di cultura nei tempi di pace.

Chiunque può attingere da questo stile di vita numerosi insegnamenti e nel modello proposto dai samurai, può verificare il suo stile di leadership; i miei corsi Samurai Lab®, la via della spada giapponese come modello di formazione, ne sono solo un esempio.

domenica 1 marzo 2009

Abbey Programme®: P. Dermot a Milano

Giovedì scorso, 26 febbraio, ho incontrato a Milano Padre Dermot Tredget in visita in Italia per alcune conferenze. Padre Dermot Tredget, monaco benedettino dell’Abbazia di Douai (Inghilterra), ha tenuto per anni dei ritiri dal titolo: “spirituality in the workplace” che hanno riscosso molto successo nel mondo manageriale inglese. E’ dalla sua lunga esperienza che ho tratto ispirazione per i miei corsi Abbey Programme® - formazione manageriale nei monasteri benedettini. Conosco Padre Dermot ormai da dieci anni e mi ha sempre sostenuto con il suo appoggio e la sua grande amicizia. A Milano, scambiandoci un po’ di idee e di riflessioni, abbiamo avuto modo di sviluppare nuove tematiche per i miei prossimi Abbey Programme®

Se avete già letto i numerosi articoli della rassegna stampa Abbey Programme® (scaricabili qui di fianco) sicuramente avete già incontrato il nome di Padre Dermot.
Qui sopra ci vedete mentre festeggiamo il nostro incontro.