giovedì 30 agosto 2012

Pensiero del fine settimana


"Quando si ambisce al meglio, 
spesso si rovina ciò che è bene"

lunedì 27 agosto 2012

The help


Mississippi, profondo sud degli Stati Uniti, anni ‘60: il razzismo verso la gente di colore anche se contornato da buonismo e apparente gentilezza, è sempre diffuso e questo è l’ambiente che fa da sfondo al film “The Help” di Tate Taylor

Una giovane giornalista bianca che era stata cresciuta da una colf nera non sopportando il comportamento ipocrita della sua famiglia e delle sue amicizie decide di scrivere un libro che descriva la vita dei bianchi dal punto di vista delle colf nere. 

Sono proprio loro che dopo le prime riluttanze racconteranno storie raccapriccianti, ma anche di amore profondo: legami che se non fosse per le convenzioni o le paure andrebbero oltre alla barriera del colore della pelle. 

Naturalmente per evitare ritorsioni ogni riferimento a fatti e persone e anche il nome stesso dell’autrice viene protetto dall’anonimato. È un libro esplosivo che suscita scalpore nella piccola comunità del Mississippi: colpi di scena, momenti tragici si alternano ad altri più ridicoli per farci vedere, attraverso le emozioni, come la cattiveria di pochi possa influenzare i tanti. 

È un film che sa dare speranza perché, in fondo, ci insegna che non sempre il gruppo va seguito, e che, contemporaneamente, il gruppo può diventare strumento di cambiamenti radicali. Non è la semplice contrapposizione tra bene e male, ma la necessità di credere in qualcosa di diverso, avere coraggio nell’affrontare tutte le situazioni e credere che l’autostima che infondiamo prima o poi ci ritornerà premiandoci. 

Quando la leadership parte dal basso diventa qualcosa di profondo che segna dentro e insegna agli altri. Assolutamente da vedere e rivedere.

mercoledì 8 agosto 2012

Il primo giorno di ferie

Il primo giorno di ferie? Se l’è concesso Dio, dopo aver creato il mondo: "Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto” (Genesi 2,1-3).

Da allora l’alternanza tra lavoro e riposo non è solo una necessità quotidiana, ma richiede anche uno “stacco” più ampio e determinato: per questo andiamo in ferie!

domenica 5 agosto 2012

Tecno stress da spiaggia



La connessione continua sembra diventata una vera e propria sindrome. 
Eppure una vacanza 'unplugged' avrebbe tutt’altro fascino…
Ne parlo nel mio articolo dal titolo "Tecno-stress. Connessi anche in spiaggia" su Sindacato-Networkers.it.

venerdì 3 agosto 2012

Pensiero del fine settimana

"La solitudine è una malattia. E, per quanto paradossale possa sembrare, è anche contagiosa. Ne sono convinti gli psicologi dell'Università di Chicaco, dell'Università della California e San Diego e di quella di Harvard, secondo i quali questo morbo si diffonde tra i gruppi di persone proprio come il raffreddore: "Abbiamo rilevato un notevole schema di contagio che porta le persone a venire spostate verso gli angoli della rete sociale quando diventano sole. Alla periferia le persone hanno meno amici e la loro solitudine li porta poi a perdere via via quelli che erano rimasti. Prima di restare "taglate fuori", le persone alla periferia trasmettono sentimenti di solitudine agli amici rimasti, che tendono a diventare anch'essi soli". In pratica li "infettano". Dunque la solitudine è un attentato alla vita sociale. Ma può anche essere un passaporto per la vita reale. Si può trascorrere l'esistenza fra feste chiassose e comitive affollate; e poi uscire di scena ignari, così come si è venuti. Tutta una vita senza porsi la domanda. Perchè il ruomore era talmente forte che non siamo stati in grado di ascoltarla. Prestiamole attenzione: basta scegliere il silenzio".

(Germano Morosillo: "Isole" su "Pocket - Treviso" Giugno 2012)

Colgo l'occasione per ringraziare Germano per la disponibilità e per avermi autorizzato a riprendere il suo pezzo sul mio blog.

mercoledì 1 agosto 2012

Il tuo benessere? Parte dal piede

La storia dei trattamenti di Riflessologia Plantare è molto antica: ne parlano diffusamente la medicina tradizionale cinese, i Veda e in Egitto è stato trovato un dipinto raffigurante un medico intento a trattare le mani e i piedi di un paziente. Nonostante tutto questo, ancora oggi, la Riflessologia è poco nota in Italia, viene spesso confusa con altre tipologie di trattamento o massaggi e i suoi benefici sono poco conosciuti.
Ne parlo su “La Stecca”, notiziario di Como, nel suo ultimo numero.
Per leggere l’articolo clicca qui.