lunedì 30 novembre 2015

Il counselor secondo SIAF

Evidentemente la figura del Counselor in Italia è ancora avvolta dal mistero: sono ancora molte le persone che non sanno cosa faccia un Counselor.

A tale scopo pubblico la
definizione di Counselor come stabilito da SIAF, l'associazione di cui faccio parte, in modo da facilitare la comprensione.

"Il Counselor è un professionista della relazione d’aiuto. Attraverso l’ascolto, le abilità comunicative e le competenze relazionali, aiuta a sviluppare le risorse personali e a migliorare le relazioni nei vari contesti di vita. Il counselor attraverso uno spazio di riflessione e di esperienza, favorisce capacità di scelta e di cambiamento, lasciando emergere i punti di forza e le capacità di autodeterminazione dei singoli e dei gruppi. Il professionista SIAF, iscritto nel registro dei Counselor, è tenuto a rispettare una serie di regole fissate dalla sua associazione per permettere al socio di lavorare nella trasparenza e soprattutto nella coerenza e nel rispetto dei diritti della persona con la quale si inizia un lavoro di ricerca personale. La mancata inosservanza di tali regole comporta la piena responsabilità del professionista nei confronti dei singoli utenti con i quali inizia un percorso di sviluppo individuale o di gruppo.

Il counselor: 
  • sa definire quali sono i suoi limiti e le sue potenzialità in ambito di competenze professionali e si attiene solo ed esclusivamente al suo ambito specialistico;
  • è tenuto a fornire all’interlocutore informazioni dettagliate sulla sua figura e sul metodo che utilizzerà;
  • è tenuto a rispettare la riservatezza, la libertà e l’autonomia del cliente;
  • non deve effettuare alcuna tipologia di discriminazione nei confronti del proprio cliente;
  • deve rispettare la normativa corrente sul trattamento dei dati sensibili;
  • è tenuto a comunicare al proprio interlocutore il compenso per l’attività svolta;
  • deve presentare al proprio cliente un documento denominato “consenso informato” nel quale vengono riportati tutti i dettagli del caso (per maggiori informazioni collegarsi al link: SIAF servizio clienti);
  • è tenuto all’osservanza del segreto professionale, anche in caso di morte del cliente stesso. In caso di lavoro con minori al di sotto dei 14 anni, qualora emergano elementi di sfruttamento e/o violenza, il professionista è tenuto a segnalare la situazione ai genitori (qualora questi non siano coinvolti) oppure all’Autorità Giudiziaria di competenza;
  • deve evitare di svolgere un lavoro di ricerca personale con clienti che hanno potuto stabilire una qualsiasi tipologia di relazione con il professionista;
  • è tenuto a consegnare tutta la documentazione in suo possesso al cliente che ne faccia esplicita richiesta;
  • informa il cliente che può interrompere il rapporto qualora ritenga che sia necessario subordinare il proprio lavoro a consulenze professionali di altri colleghi o di altra natura;
  • è tenuto ad aggiornarsi costantemente per permettere all’interlocutore di avere innanzi un professionista riconosciuto a livello formativo".
(fonte newsletter SIAF ai Counselor 27 novembre 2015)

giovedì 26 novembre 2015

La cruna dell'ago

E' sempre impressionante passare sotto le mura di Gerusalemme e attraversarle entrando da una delle sue innumerevoli porte. Si sentono millenni di storia: guerre, passioni, re e profeti si sono immerse nelle strette vie mescolandosi alla gente comune in turbini di eroismi e cantici di fede.

Una di queste porte è detta, secondo la tradizione, "La cruna dell'ago" perchè anticamente per poterla attraversare il cammello doveva liberarsi del carico e inginocchiarsi. Anche i Vangeli, sotto un'altra forma, ne parlano.

A volte per vivere bene la nostra esistenza dobbamo liberarci da tanti pesi: paure più o meno conscie, egoismi più o meno manifesti, rancori, rabbia e angoscia. Ma per vivere bene è anche necessario sapersi separare da ciò che non è importante e focalizzarsi su aspetti prioritari come salute, amore, benessere psicofisco o realizzazioni del proprio ego. Proprio in questi casi "La cruna dell'ago" ci insegna che bisogna distaccarsi dai beni materiali e, inginocchiandoci di fronte a noi stessi, dare un senso alla nostra interiorità.

Discorso complesso di questi tempi dove è sempre più difficle separre il superfluo da ciò che è realmente essenziale, in un mondo che misura il valore delle persone sulla base di ciò che si possiede.
Forse la chiave è riscoprirci nel passaggio attraverso quella porta stretta prendendo la consapevolezza che non siamo ciò che possediamo e che, soprattutto, dobbiamo imparare a dare il giusto valore a ciò che abbiamo.
Insomma possedere senza esserne posseduti, pronti a liberarci dei pesi per poter passare oltre il muro.

lunedì 23 novembre 2015

Il campione diabetico

Quella di Marco De Flavis è un'altra delle tante eccezionali storie italiane. Marco convive con il diabete da quando aveva sei anni. Nonostante ciò ha vinto due medaglie d’oro agli ultimi campionati europei di pattinaggio a rotelle.
A sei anni il diabete e a sette la passione per lo sport: quello che emerge dall'intervista che tovate su Corriere Salute è tanta determinazione e soprattutto tanta voglia di non piangersi addosso.
Come sempre, in questi casi, a colpire sono due fattori. Il primo è la motivazione personale che aiuta sempre e comunque a vincere o a gestire la malattia. Il secondo è l'attività fisica e soprattutto la determinazione ad essa correlata che porta a importanti risultati nel campo medico e scientifico.

Incontro tante persone determinate a vivere meglio, a imparare a gestire con minore difficoltà le problematiche della vita grazie alla motivazione personale o ad attività che aiutino la mente e il corpo a rilassarsi e rinvigorirsi. Purtroppo ne incontro anche molte che alla prima difficoltà si abbattono, si chiudono in se stesse aspettando solo dai farmaci risoluzioni da miracolo alle quali loro per prime non credono.

La storia di Marco De Flavis dovrebbe aiutarci a riflettere, a prendere esempio di come la volontà personale aiuti i processi di guarigione e autoguarigione oltre che a migliorare la qualità della propria vita in modo che psiche e soma possano convivere in armonia donando alla persona serenità e gioia di vivere.

venerdì 13 novembre 2015

Dimmi cosa leggi e ti diro' chi sei


qui a Formazionezero da sempre sosteniamo che delle buone letture aiutino non solo a stare meglio, ma ad affrontare anche con maggiore serenità le difficoltà della vita. Per molto tempo, uno dei collaboratori più attivi del blog, l’amico Tiziano Cornegliani nella sua rubrica "Un disturbo un libro" ci ha parlato dei malesseri nella letteratura, ma ci ha anche guidato alla lettura di romanzi affascinanti per aiutarci a riscoprire e riscoprirci nella vita di tutti i giorni.
E, a quanto pare, come espresso chiaramente in questo articolo de Il Corriere della Sera - neuroscienze "la narrativa «di qualità» aumenta le abilità di comprensione delle relazioni sociali, l’intuizione dei sentimenti, dei pensieri e delle reazioni degli altri. I lettori mettono in gioco risorse interpretative flessibili e quindi sollecitano funzioni sofisticate".
Sempre secondo questa ricerca leggere è come massaggiare i neuroni: aumenta la vitalità, l'empatia, la capacità relazionale e, perchè no, ci aiuta a ritrovare con i sogni un po' di speranza e di felicità interiore, quindi auguro a tutti buona lettura.

martedì 3 novembre 2015

Tai Chi, designed in China, made in Italy

A noi di Formazionezero piace parlarvi di confronti, di dialoghi tra mondi apparentemente lontani e diversi; è il nostro modo di intendere ed esplorare la realtà.
Proprio per questo vi segnaliamo e vi consigliamo Tai Chi, designed in China, made in Italy “un evento che propone l’essenza del Tai Chi come punto di incontro: la ricerca del benessere attraverso l’unione armonica degli opposti”.
Lo spettacolo è stato ideato e organizzato dall’Associazione Elicoides, di cui faccio parte, per celebrare il decimo anno di attività nella promozione e diffusione del Tai Chi.
L’appuntamento è al Teatro Litta, corso Magenta 24, Milano lunedì 16 novembre, ore 19:00. Ingresso libero. 
La prenotazione, obbligatoria, è richiesta entro sabato 14 novembre.
Info e prenotazioni: Associazione Elicoides, tel. 392/3684286 info@elicoides.it
Qui trovate la locandina-invito

Paola Gaggio