Romani,
Solera, Cammarano, Maffei, Somma, Piave; per molti sono e resteranno degli
eterni sconosciuti. Pochi infatti sanno che sono alcuni dei poeti che hanno
scritto i libretti delle opere del grande Giuseppe Verdi. Eppure se opere come
Nabucco o Aida sono diventate famose non credo debbano la loro fama
esclusivamente alla genialità di chi le ha musicate perchè anche la storia
narrata è importante.
Ma
tutti conoscono Verdi. Intendiamoci non voglio sminuire il grande
maestro, ma dare il giusto riconoscimento agli “eterni gregari” che non
finiscono sulle prime pagine, ma che sono fondamentali in un’ impresa di
successo.
Così
come gli sherpa per rispetto alla montagna si fermano un passo prima della
vetta, gli eserciti silenziosi creano il gioco perchè quel singolo lo concettualizzi
nel fatidico goal. Poi si spera di non essere dimenticati, come spesso avviene.
Nella
formazione aziendale si parla tanto di squadre vincenti, di processi condivisi,
ma poi il successo è solo per pochi e di quei pochi solo pochissimi si
ricordano dei propri gregari.
Allora
che fare? Da una parte servirebbe un'educazione al team, in una logica di
riconoscere l'importanza di ogni singolo nella squadra e di limitare il
protagonismo di "capi" che non si rendono conto che capacità di
leadership come "delega" e " condivisione dei successi"
contano di più di un podio personale.
Il
buon Verdi con la sua storia ci ha insegnato che il senso della condivisione è
tutto e lo ha dimostrato costruendo a Milano, a sue spese, la Casa di Risposo per Artisti
poveri (spesso gregari meno fortunati degli artisti più famosi).
Nella
vita privata come un quella pubblica o lavorativa, ricordiamoci che dietro ogni
successo c'è una mamma che ti aiuta a preparare la cartella o un impiegato
diligente, o un operaio che crede nel suo lavoro, o una segretaria che gestisce
bene l'agenda: e vi giuro ne esistono ancora e nonostante le amarezze
della crisi non vogliano farceli vedere, sanno lavorare in silenzio, dietro
alle quinte, lasciando agli altri il palcoscenico, la rappresentazione finale.
Ogni
persona che ci aiuta a crescere è un gregario, non posso fare altro che
ringraziare i miei e continuare ad esserlo per altri.
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