"Ora et Labora, la Regola Benedettina applicata alle strategie d'impresa e al lavoro manageriale" è un libro che racconta una passione, quella che Paolo Bianchi ha per il suo lavoro e per la gente che incontra.
Antropologo, docente e formatore manageriale, per anni ha studiato la Regola di San Benedetto di Norcia, poi l’ha elaborata e ha ideato Abbey Programme, corsi di formazione esperienziale nei monasteri benedettini. In "Ora et Labora, uscito per l’editore Xenia, l’autore spiega perché la Regola scritta 1500 anni fa dal santo patrono d’Europa è ancora così valida da poter essere applicata nelle aziende e non solo nei monasteri.
La Regola con cui San Benedetto organizzò la vita delle prime comunità monastiche è un testo semplice, ma così autentico da diventare immortale, composto da settantatrè capitoli più il Prologo. Uno stile rigoroso di vita e lavoro comunitari, nel rispetto dell’altro, con ruoli e dinamiche di relazione così precisi da poter costituire l’inizio dell’impresa moderna.
Come un’azienda il monastero deve essere autonomo economicamente; nel medioevo riusciva anche a dare lavoro agli esterni; i responsabili delle comunità possono essere comparati a figure aziendali e l’abate all’ “amministratore delegato”; potremmo paragonare il monaco addetto alla foresteria a chi si occupa di “relazione esterne”, l’economo è il “direttore finanziario”. Il corso si svolge in Abbazia e Paolo Bianchi vuole che i partecipanti incontrino i monaci, che questi raccontino come vivono la Regola nella loro vita.
- Questo libro nasce proprio come raccolta delle esperienze vissute in Abbazia, cito esempi di dirigenti che sono arrivati con determinati “problemi” in azienda e che seguendo questo programma hanno pensato di applicare qualcosa imparato lì, dalla Regola e dallo stile di vita monastico, ottenendo buoni risultati - dice l’autore comasco. - Ho voluto raccogliere questi fatti, come li ho guardati e vissuti. -
Chi frequenta i corsi? La gente è molto diversa, ci sono credenti e non. Molte sono donne che si trovano a lavorare in un mondo esclusivamente maschile, per loro ho creato anche un corso all’interno di una clausura femminile. Nel libro descrivo i momenti salienti del corso, l’approccio dei partecipanti al monastero: la maggior parte di loro non ne conosceva l’esistenza, non sapevano come vivevano i benedettini, con quali modalità.
Da cosa sono colpiti maggiormente i partecipanti? Dal senso di pace di questi luoghi che nasce dalla volontà di usare bene il silenzio.
Grazia Lissi
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