In una rivista di cui ho voluto dimenticare il nome, in fondo ad ogni articolo è segnalato il tempo che serve per leggerlo.
Siamo arrivati a tanto. Nemmeno la lettura sfugge all’imperativo del cronometro a tutti i costi, anche un breve periodo di svago va quantificato, calcolato, incasellato in una continua corsa dove “il tempo libero” ha perso l’aggettivo libero ed è rimasto solo il tempo.
E’ l’ossesione di oggi: qualsiasi diavoleria elettronica dovrebbe farci risparmiare tempo, ma poi in realtà il tempo scorre riempito di significati che non ci convincono, che non fanno parte di noi.
E’ l’ossesione di oggi: qualsiasi diavoleria elettronica dovrebbe farci risparmiare tempo, ma poi in realtà il tempo scorre riempito di significati che non ci convincono, che non fanno parte di noi.
E anche questi giorni pre natalizi nessuno ha tempo per nessuno, siamo tutti impacchettati nei regali che dobbiamo comprare e non possiamo fermarci.
Il tempo è l’unica risorsa che non possiamo acquistare o vendere: non è esposto in nessuna vetrina e non subirà l’assalto dei saldi tra una decina di giorni. Eppure possiamo regalarlo.
Come? Fermandoci a parlare con qualcuno oppure oziando un po’ per sentirlo trascorrere senza frenesia tra le pieghe del nostro corpo.
Regaliamo e regaliamoci del Tempo: questo è mio augurio di Natale a tutti voi.
Il tempo è l’unica risorsa che non possiamo acquistare o vendere: non è esposto in nessuna vetrina e non subirà l’assalto dei saldi tra una decina di giorni. Eppure possiamo regalarlo.
Come? Fermandoci a parlare con qualcuno oppure oziando un po’ per sentirlo trascorrere senza frenesia tra le pieghe del nostro corpo.
Regaliamo e regaliamoci del Tempo: questo è mio augurio di Natale a tutti voi.
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