domenica 13 aprile 2008

Parolacce e cultura d’impresa

In un precedente post, vi ho già parlato di come le parolacce nella vita aziendale, secondo qualcuno, scarichino i nervi e creino la squadra. Ora, invece, la Cassazione si è espressa in modo opposto come riporta un recente articolo de Il Sole 24ore.

Se un dirigente non usa il bon ton non solo danneggia i colleghi e i collaboratori, ma anche l’impresa dove lavora e per questa ragione diventa perseguibile penalmente. Quindi, interpretando quando dice la Cassazione, non è solo una questione di buon clima aziendale, ma di tutelare l’integrità psichica dei lavoratori. Sempre secondo l’articolo il responsabile delle risorse umane deve diventare una figura chiave con il compito di creare un clima di lavoro più favorevole e una cultura d’impresa orientata alle persone e ai valori.

La cultura d’impresa e i valori dell’uomo sono un tema molto richiesto in Abbey Programme®: se il capo deve dare il buon esempio partiamo proprio dai fatti…con le parole.

1 commento:

ste76 ha detto...

Ritengo anch'io che il responsabile HR debba essere la figura cardine, che tenga sempre sotto controllo la cultura d'impresa permettendo un'orientamento alle persone e valori. La maleducazione danneggia irreparabilmente l'ambiente di lavoro.