domenica 29 giugno 2008

La gestione del tempo

Siamo in periodo di ferie e uno dei beni più preziosi è il tempo che finalmente possiamo spendere per noi stessi e per gli altri.
A proposito del tempo ho trovato molto interessante un brano tratto dal libro "Ebano" del giornalista polacco R. Kapuscinski dove si parla della diversa idea del tempo per un europeo e per un africano.

“Nel concetto europeo il tempo esiste indipendentemente dall’uomo ed e dotato di qualità misurabili e lineari (…). L’europeo si sente schiavo del tempo, ne è condizionato, è il suo suddito in tutto e per tutto, (…) deve rispettare date, scadenze, giorni e orari (…). Tra l’uomo e il tempo esiste un conflitto insolubile che si conclude inevitabilmente con la sconfitta dell’uomo.
Gli africani invece intendono il tempo in modo molto più flessibile, aperto, elastico, soggettivo. E’ l’uomo che influisce sulla forma del tempo, sul suo corso e ritmo. Il tempo è addirittura qualcosa che l’uomo può creare: infatti l’esistenza del tempo si manifesta attraverso gli eventi e che un evento abbia luogo oppure no dipende dall’uomo. (…) Il tempo si manifesta per effetto del nostro agire: se cessiamo la nostra azione esso sparisce (…) Tradotto in pratica significa che se ci rechiamo in un villaggio dove deve tenersi una riunione e sul luogo stabilito non troviamo nessuno, non ha senso chiedere quando incomincia la riunione perché la risposta sarà: ‘quando tutti sono arrivati’”.

Il mio augurio è che nelle vostre ferie possiate vivere il tempo “in modo africano”, toglietevi l’orologio e godetevi la forma del vostro tempo.

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