martedì 29 luglio 2008

Morte e resurrezione di un manager

Si chiama Well Dying, viene dalla Korea ed è un corso di formazione basato sulla logica del morire bene. Il manager, dopo aver scritto le ultime volontà viene aiutato ad elaborare il lutto. Chiuso in una bara di vetro e ascoltando le parole di un officiante, il morto-vivo subisce una pseudo tumulazione con qualche manciata di terra gettata sulla bara e lo spegnimento delle luci per 15 minuti. Se al termine del percorso non è morto di paura può risorgere ad una nuova vita.

Pare che questa nuova tecnica stia spopolando, soprattutto in oriente. Scopo del corso? Motivare la persona ad un cambiamento di tendenza e diventare più operativo e propositivo.

Ho conosciuto gente disposta a morire per il proprio lavoro, ovviamente nel nel senso della dedizione, qualcuno ha dato veramente la vita mentre lavorava, magari per salvare altri.
L’uomo cerca da sempre di vincere la morte e in questo tutte le religioni o le fedi lo aiutano, ma non avrei mai pensato di dover esorcizzare il lavoro morendo per finta.

Majakowsky scriveva “In questo mondo non è difficile morire. Vivere questo
sì che è difficile.” A questo punto ha proprio ragione.

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