Parliamo sempre delle regole per una buona
comunicazione, di come poterla migliorare a livello interpersonale, tra
colleghi, negli ambiti familiari e con gli amici. Ma comunicare è diventato
sempre più difficile. Se da una parte smartphone e sms aiutano nella velocità,
il senso della comunicazione è sempre più sterile e a volte complicato dalla impossibilità
di vedersi faccia a faccia.
L'ideogramma cinese della parola comunicare racchiude
in sè cinque fattori fondamentali per una buona comunicazione : Orecchio,
Ascoltare, Occhi, Attenzione unitaria o completa, Cuore.
Con l'orecchio abbiamo l'ascolto biologico in cui
tutto passa al nostro cervello; come un radar tutte le informazioni vengono
raccolte per poi essere elaborate.
Con L'Ascolto attivo avviene il processo di
elaborazione, selezione delle informazioni: non basta sentire, ma proprio porsi
come mediatore tra l'informazione e l'elaborazione della stessa prima della
risposta.
Con gli Occhi la fase dell'Ascolto viene
amplificata e resa coerente. Gli occhi sono in grado di dirci se la persona che
ci parla per esempio ci dice la verità così come ci possono segnalare se siamo
riusciti a comprendere bene il messaggio.
Con l'Attenzione unitaria o completa il nostro
corpo assume posizioni che possono riflettere il nostro interesse, ma anche la
nostra volontà a recepire le informazioni. Posture corrette aiutano a capire
meglio e più facilmente.
Con il Cuore possiamo filtrare finalmente le
informazioni ed esprimerle con emozioni e sentimenti.
Come sempre le culture antiche ci aiutano a
comprendere in profondità i processi come quello comunicativo che se è
fatto con il cuore è, e rimarrà sempre, la migliore partenza per poterci capire
meglio.
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