domenica 5 ottobre 2014

Comunicare è la vita: l’ideogramma cinese


Parliamo sempre delle regole per una buona comunicazione, di come poterla migliorare a livello interpersonale, tra colleghi, negli ambiti familiari e con gli amici. Ma comunicare è diventato sempre più difficile. Se da una parte smartphone e sms aiutano nella velocità, il senso della comunicazione è sempre più sterile e a volte complicato dalla impossibilità di vedersi faccia a faccia.
L'ideogramma cinese della parola comunicare racchiude in sè cinque fattori fondamentali per una buona comunicazione : Orecchio, Ascoltare, Occhi, Attenzione unitaria o completa, Cuore.
Con l'orecchio abbiamo l'ascolto biologico in cui tutto passa al nostro cervello; come un radar tutte le informazioni vengono raccolte per poi essere elaborate.
Con L'Ascolto attivo avviene il processo di elaborazione, selezione delle informazioni: non basta sentire, ma proprio porsi come mediatore tra l'informazione e l'elaborazione della stessa prima della risposta.
Con gli Occhi la fase dell'Ascolto viene amplificata e resa coerente. Gli occhi sono in grado di dirci se la persona che ci parla per esempio ci dice la verità così come ci possono segnalare se siamo riusciti a comprendere bene il messaggio.
Con l'Attenzione unitaria o completa il nostro corpo assume posizioni che possono riflettere il nostro interesse, ma anche la nostra volontà a recepire le informazioni. Posture corrette aiutano a capire meglio e più facilmente.
Con il Cuore possiamo filtrare finalmente le informazioni ed esprimerle con emozioni e sentimenti.

Come sempre le culture antiche ci aiutano a comprendere in profondità i processi come quello comunicativo che se è fatto con il cuore è, e rimarrà sempre, la migliore partenza per poterci capire meglio.

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