La
sua storia è simile a quella di molti altri artisti restati pressochè
sconosciuti in vita e scoperti per caso dopo la morte.
Anche per Vivien il caso
ha voluto che un giornalista, John Maloof di Chicago in procinto di scrivere un
libro sulla storia della sua città, comprasse ad un'asta un baule appartenuto
ad una fotografa dilettante. Poi la scoperta del materiale più straordinario
che si potesse mai pensare tanto da collocare Vivien tra i precursori della
"street photo".
E'
proprio vero che quando l'arte di una persona ha veramente qualcosa da dire supera tutti gli
ostacoli e per quanto la si celi verrà sempre a galla. Ed è un’altra grande verità
che l’artista più autentico continua la sua ricerca tutta la vita rendendosi
conto che quell'attimo magico che può suggellare la sua arte potrebbe essere sempre un passo
dopo, magari anche dopo la vita stessa.
E come sempre dal silenzio nasce
qualcosa di grande.
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