giovedì 10 marzo 2016

Le discipline bionaturali per gli anziani: la floriterapia___3


La floriterapia è una disciplina olistica che ha lo scopo di riequilibrare le emozioni negative permettendo alla persona di gestire il proprio comportamento e le proprie reazioni in modo più consapevole.

Differentemente da quello che tutti pensano la floriterapia è una pratica che richiede molta attenzione e molta disciplina nella consulenza (test di Bach), nella preparazione del composto (bouquet), nella somministrazione (uso quotidiano) e nelle continue revisioni. Vediamo perché.

Il metodo dei “fiori di Bach” su cui si basa tutta la floriterapia aiuta a purificare i sentimenti negativi, i pensieri dolorosi repressi attraverso un percorso bio-energetico di armonizzazione che si basa sul sistema vibrazionale dell’acqua.

La scoperta che Bach fece a suo tempo riguardava la proprietà dell’acqua di distillazione (o anche la semplice rugiada che si posava sui fiori) dopo dovuta diluizione e fissaggio di creare nell’organismo, una volta ingerita, un sistema micro-vibrazionale capace di aiutare il corpo nei processi di autoguarigione. La floriterapia è quindi il frutto di conoscenze scientifiche che implicano conoscenze anche nel campo naturalistico e soprattutto botanico. In genere si usano più i fiori che le erbe in quanto sono espressione massima della capacità riproduttiva sessuale della pianta, sono cioè al culmine della sua potenza energetica.

L’approccio alla floriterapia è molto semplice: la prima consulenza floriterapica prevede un incontro di un’ora nel quale, attraverso un colloquio mirato con domande chiuse, vengono individuate le situazioni di difficoltà da superare. La competenza del floriterapeuta sta nell’individuare tra i 38 fiori prescelti da Bach quelli capaci di rispondere alle necessità della persona. Il preparato finale, detto bouquet, verrà poi predisposto in laboratorio e stabilizzato con alcool, pronto per essere utilizzato.
Si consiglia una revisione periodica ogni due, tre mesi nei quali verificare con il floriterapeuta lo sviluppo dell’azione del preparato sulla persona in termini di umore, gestione delle emozioni, reazione proattiva alla vita di tutti i giorni.

Molte scuole moderne indicano la floriterapia non solo per via orale, ma per via osmotica come nella balneoterapia o nell’utilizzo del bouquet per esempio sui punti della riflessologia corporea, della medicina cinese, sui chakra o più semplicemente in creme neutre sulle parti del corpo interessate. Particolarmente efficace si rivela l’uso di crema alla base del “Rescue Remedy” un composto studiato da Bach per gli usi di emergenza, prima di definire il bouquet più adatto.

Come si può vedere, anche se la floriterapia può sembrare complessa per gli aspetti chimici e scientifici, dal punto di vista pratico è semplice: basta prendere la posologia in gocce direttamente sulla lingua per un determinato numero di volte al giorno: Bach suggeriva 4 gocce per 4 volte al giorno lontano dai pasti.
L’intento di Bach era quello di creare qualcosa di molto semplice e pratico oltre che di assolutamente naturale: niente di più semplice soprattutto per gli anziani e per i loro diversificati acciacchi: la bravura sta solo nell’individuare il giusto bouquet.

Anche se dal 1983 la floriterapia nel metodo del dr. Bach è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non è da ritenersi in alcun modo di carattere medico e o terapeutico in senso stretto: sempre più medici e professionisti della salute la prescrivono proprio per la sua semplicità d’uso e soprattutto perché non ha dato luogo  né a intolleranze né a controindicazioni di alcun genere.

Nessun commento: