domenica 2 novembre 2008

Formazione esperienziale: quali caratteristiche deve avere il formatore?

Ho letto con interesse l'articolo che l'amica e collega Daniela Fregosi, esperta di formazione esperienziale, ha scritto per Ticonzero.
Come formatore “di stampo esperienziale” ho particolarmente apprezzato lo scritto di Daniela perché ha il merito di fare chiarezza sul campo e di evidenziale le finalità proprie della formazione esperienziale.

“L’experiential learning non punta solo sull’attivismo dei partecipanti ma è strutturato e finalizzato per raggiungere precisi obiettivi comportamentali. Non si fa vivere un’esperienza solo perché questa anima un’attività ma soprattutto perché quella specifica esperienza ha un significato metaforico preciso da decodificare successivamente e raccordare alle competenze target che si intendono sviluppare”.

Ecco il passaggio critico che vorrei sottolineare: la decodifica della metafora e il suo collegamento alle competenze da sviluppare. Chi può farlo? L’esperto tecnico che guida l’attività, da solo, è insufficiente; come pure lo è il formatore che non abbia una conoscenza approfondita dell’attività stessa. Quindi è fondamentale la perfetta integrazione fra esperto tecnico e docente. In Abbey Programme® e Samurai Lab® ho voluto fare un passo in più perché la mia lunga frequentazione del mondo benedettino e la pratica costante di arti marziali in una delle più antiche scuole di spada giapponese, mi permettono di vestire sia i panni dell’esperto tecnico che quello del docente.

Proprio in questi giorni sto completando un Samurai Lab in una grossa azienda e gli aspetti più apprezzati sono il poter condividere il gioco di squadra negli esercizi fisici e le trasposizioni che riesco a portare con la mia esperienza di aula. Conoscere bene sia l’aspetto tecnico che quello di docenza aiuta moltissimo il processo della testimonianza in presa diretta.

Sono convinto che il futuro della formazione siano le "esperienze". Del resto, attraverso l'esperienza del gioco il bambino diventa adulto e l’importante è saper decodificare le metafore affinchè tutto non si risolva in una mera un’attività ricreativa.

Qui potete scaricare l’articolo in formato pdf. In fondo all’articolo c’è una breve bibliografia utilissima per iniziare ad approfondire l’argomento.

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