domenica 30 agosto 2009

Un buco per uscire dalla crisi


Sono un’entusiasta lettore di Mauro Corona e ultimamente ho letto Nel legno e nelle pietre una raccolta di 93 racconti tra i quali mi ha particolarmente colpito “Il miracolo”.

Parla di una scalata in montagna durante la quale Mauro rischia la vita perché ad un certo punto della salita la parete diventa perfettamente liscia senza alcuna fessura dove poter piantare un chiodo.

Mi ricorda tanti imprenditori alle prese con la crisi che non trovando appigli rimangono appesi a strapiombo sul nulla. Alcuni cercano mirabolanti soluzioni, altri rimangono paralizzati dalla paura, altri sperano che qualcuno li venga a salvare. Molto spesso la difficoltà della situazione fa perder loro la lucidità necessaria per trovare quel minuscolo appiglio che possa far superare il momento critico.

Nel racconto l'epilogo è felice perché Mauro, recuperando calma ed equilibrio, riesce a vedere di fronte a se la soluzione: un piccolo foro che gli fa piantare il chiodo della salvezza.

Quante volte abbiamo la soluzione davanti agli occhi ma non riusciamo a vederla? Ansia e paura possono renderci ciechi precludendo ogni via di scampo. Sta in noi ritrovare la lucidità necessaria per trovare l’appiglio risolutivo.

Recentemente “Nel legno e nelle pietre” è stato tradotto anche in cinese.

4 commenti:

Vajont2003 ha detto...

Tra il dire e il "fare"
Salve.
Sui gusti, per carità. Ma su certe sconcezze - prese per oro colato - occorre spendere due parole. "Tradotto anche in cinese"??? Corona??? Forse è bene sapere un paio di particolari. Tutto quel che c'è da sapere su determinate PANZANE, qui:
http://www.vajont.info/banqiaoDamdisasterIT.html

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Caro lettore,
ho trovato la notizia qui http://www.dispersoneiboschi.it/news.html

Comunque grazie della segnalazione.
Cordiali saluti
Paolo

Tiziano Dal Farra ha detto...

Ciao Paolo.
Capisco, si figuri. Ed è proprio per questo (cominciare a dire e diffondere qualche BARLUME di VERITA' nascoste per 46 anni su questa STRAGE di Mafia che cominciai a raccogliere, ordinare (e leggere tutto) i materiali di questa storia.
Ovviamente, i fasulli di riferimento non ne escono molto bene:
http://www.vajont.info/analisiMemoriaDelVajont.html

e ne consegue che:
http://www.vajont.info/processo1Udine09PCiv.html
Detto ciò, molto serenamente, non resta che affermare (documentalmente) che:
http://www.vajont.info/zangrandoCorona2006.html

e che quindi (e sottolineo "quindi") continuare a fare copia/incolla di determinate "recensioni intere$$ate" (ad opera di IMPOSTORI acclarati) non fa che perpetuare e ACUIRE sofferenze inenarrabili.
Adesso che sa...
http://www.vajont.info/tezaProcesso2006.html
rifletti, pensa e esprimiti.
(ma chi lo avrebbe mai detto, che il Maestro di Vita, eh??)
Ma così va l'Italia.

Buon Natale.

(ehi, a proposito: Babbo Natale NON esiste. Erano mamma & papà).
Tiziano Dal Farra, Udine
(ma sono di Belluno e ogni tanto con Corona a Erto e non solo mi trovo, e lo mando affanculo in pubblico senza nemmeno un problema. E Lui "deve" accettare e lo ammette pure, veda Lei)

Paolo G. Bianchi ha detto...

Carissimo Tiziano,

grazie per le segnalazioni che lascio nel blog a disposizione di tutti visto che è materiale che lei mette a disposizione.

Mi dispiace solo avere suscitato in lei questi sentimenti parlando di questo libro e di questa storia.

La storia che citavo dal libro di Corona era per me solo una bella storia a lieto fine che poteva capitare a tanti;e tale voleva essere, solo una bella storia.

Non conosco Corona e le assicuro che non sono interessato a recensire i suoi libri, non lo ritengo un maestro di vita, ma uno scrittore come tanti altri: mi piace leggere e nel mio blog ogni tanto segnalo qualche libro che può avermi colpito e quello di cui stiamo parlando era tra semplicemente tra questi.

Quanto al resto delle sue segnalazioni posso solo dirle che leggo tutto con attenzione e curiosità, ma in questo caso non ho le competenze storiche e tecniche per valutare e giudicare: ho però la ferma convinzione che, come Lei, non vorrei mai leggere pagine come quelle del Vajont.

Un buon Natale anche a lei.
Paolo