giovedì 29 aprile 2010

Pensiero del fine settimana


Son venuto da te con un saluto,
a raccontar che il sole s'è levato,
che la sua luce ardente ha cominciato
a palpitare tra le foglie;
a raccontar che il bosco s'è svegliato,
svegliato tutto, in ogni ramo,
in ogni uccello s'è riscosso ed è pieno
di bramosia primaverile;
a raccontar che sono ritornato
con la stessa passione oggi d'ieri,
che ugualmente felice è la mia anima,
e che è pronta a servirti;
a raccontar che da ogni dove
spira sopra di me una tale gioia
che neanch'io so cosa canterò,
solo che il canto sta crescendo in me.

A. Fet ( 1822 - 1892)

lunedì 26 aprile 2010

Formazione esperienziale: concentrazione e risultati

Un giovane si presentò ad un maestro zen e disse: «Vorrei raggiungere la liberazione dalla sofferenza promessa dal Buddha. Ma non sono capace di lunghi sforzi e non sono in grado di meditare. Esiste una via che posso seguire?»
«Che cosa sai fare?» gli domandò il maestro.
«Niente.»
«Ma c'è qualcosa che ti piace fare?»
«Giocare a scacchi.»
Il maestro fece portare una scacchiera e una spada.
Poi chiamò un giovane monaco e disse ai due: «Chi di voi vincerà questa partita a scacchi raggiungerà la liberazione.
Chi perderà sarà ucciso con questa spada. Accettate?»
I due giovani acconsentirono e incominciarono a giocare.
Sapendo che era una questione di vita o di morte, si concentrarono come non avevano mai fatto.
A un certo punto il primo giovane si trovò in vantaggio e pensò che la vittoria era sicura.
Guardò il suo avversario e si accorse che il maestro aveva sollevato la spada sulla sua testa.
Allora ne ebbe compassione e compì un errore deliberato. Ora era lui che stava per perdere.
Vide che il maestro aveva spostato la spada sulla sua testa... e chiuse gli occhi.
La spada, invece, si abbatté sulla scacchiera.
«Non c'è né vincitore nè vinto» proclamò il maestro «e quindi non taglierò la testa a nessuno».
Poi aggiunse rivolto al primo giovane: «Due sole cose sono necessarie: la concentrazione e la compassione. E tu le hai sperimentate entrambe. Questa è la via che cerchi».

Nella formazione esperienziale questa via è aperta a tutti e non sono necessarie doti eccezionali: tutti riusciamo a concentrarci quando qualcosa ci piace o quando è la questione troppo importante per noi.

Con la formazione esperienziale però, possiamo fare un passo in più e imparare che quando lo vogliamo tutto diventa importante per cui le cose che reputiamo banali assumono un significato così profondo che quando le guardiamo con occhi diversi ci cambiano la vita.
Sulla scacchiera dell'esistenza vince solo chi si mette davvero in gioco, per gli altri la spada sarà sempre una minaccia pronta ad eseguire la sentenza.

venerdì 23 aprile 2010

Pensiero del fine settimana

Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non piu' di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualita' piu' universale e' la diversita'. Michel De Montaigne (1533 – 1592)

lunedì 19 aprile 2010

Counseling, storie e pietre preziose

Ho appena concluso una settimana molto impegnativa di Counseling presso il Centro Estetico Studio Erre di Buttrio (Udine) e voglio trarre qualche riflessione e qualche insegnamento.

Siamo fatti di storie, le nostre. A volte dolorose, a volte con risvolti inaspettati e come dei cantastorie vogliamo condividerle con qualcuno che sappia ascoltarle, provi a capirle, si commuova o sorrida a secondo dell'epilogo.
Il Counselor è l'ascoltatore attento, l'unico grande spettatore che senza giudizio riempie il suo cuore di queste narrazioni e con il suo ascoltare porta il narratore ad essere l’unico protagonista. Sul palcoscenico della vita finalmente non ci sono né applausi né critiche, ma solo tanta condivisione: pagine e pagine che si riempiono all'infinito e dalle quali impariamo a relazionarci e a capirci nel profondo.

Nelle pagine di chi mi ha parlato ho scoperto miniere inesplorate in cui pietre e gemme sono ancora allo stato grezzo: solo la volontà, la costanza, la pazienza le renderanno bellissime e preziose.
Nel mio mestiere di Counselor mi sono sentito come un minatore che regge la lampada a chi sta scavando nella propria vita.

A tutti i miei clienti dico grazie per le vostre storie e per le pietre preziose che state diventando.

sabato 17 aprile 2010

martedì 13 aprile 2010

Formazione esperienziale: l’uomo artigiano

Ultimamente ho terminato la lettura di un libro veramente interessante che vi consiglio: “L’uomo artigiano” del sociologo e scrittore statunitense Richard Sennett.
L’obiettivo di Sennett è “dimostrare che le persone possono conoscersi meglio attraverso le cose che fabbricano”. Questo apre all’idea che se conosciamo meglio la cultura materiale, tipica degli artigiani, possiamo produrre una vita più umana fatta di relazioni. Infatti l’artigiano con il suo lavoro rende vivi gli oggetti del quotidiano rendendoli eterni nella nostra mente.
Se ogni uomo nel suo lavoro fosse “un po’ artigiano”, ciò che produrrebbe anche se immateriale, assumerebbe una forma e un contenuto diverso.
Ed è proprio quello che cerco di fare nella formazione esperienziale: rendere “materiali” le teorie grazie alla sperimentazione e fissarle nella mente dei partecipanti per mezzo dei sentimenti che hanno vissuto.

domenica 11 aprile 2010

Abbey Programme in "Altri sguardi"

Vi ho già parlato in un mio precedente post dell’amico Massimo Ferrario e della sua seguitissima newsletter “Contrappunti”.
Nel numero del 19 marzo, nell’allegato “Altri sguardi”, c'era un breve articolo sulle applicazioni in azienda della Regola Benedettina che Massimo mi ha chiesto di scrivere.
E' stato un vero piacere, soprattutto viste le firme del mondo aziendale, della consulenza e degli opinionisti che normalmente sono presenti nell'allegato.
Per chi volesse leggere l’articolo può scaricarlo qui.

venerdì 9 aprile 2010

Pensiero del fine settimana


Io ho tre tesori che conservo e curo.
Il primo è benevolenza,

il secondo frugalità,
il terzo umiltà.
Pieno di compassione posso essere coraggioso,
pieno di frugalità posso essere generoso,

pieno di umiltà posso comandare.

Laozi

martedì 6 aprile 2010

L’anima delle relazioni

Da sempre credo che le relazioni siano la vera ricchezza di un uomo, in modo particolare quando sono autentiche e non finalizzate a precisi interessi. Lo sostengo in ogni mio corso di formazione e cerco di sensibilizzare su questo punto, anche attraverso il Counseling, soprattutto chi è alla ricerca della sua realizzazione personale.
La storia che racconto in QB di marzo è qualcosa di unico, perché parla di una persona che auguro ad ognuno di voi poter incontrare. Vi assicuro che dopo potrete vedere tutto "con altri occhi".
Qui potete scaricare qb di marzo, buona lettura.