martedì 28 settembre 2010

Internet e la memoria

Cinzia Leone in un suo recente articolo su “Il Riformista” si interroga di come Internet e il mondo dei computer si stiano appropriando della nostra memoria. Basti pensare alla montagna di dati che non siamo più costretti a ricordare perchè con un semplice click del mouse li possiamo richiamare e archiviare per la vita.
Al contrario, basta un guasto per perdere tutti i file e la cosa peggiore è che non riusciremo più a recuperarli.
Come fare per non perdere l’uso della nostra memoria? Un tempo i monaci benedettini trascrivevano lo scibile dedicando una vita allo stilo e al calamaio. Oggi siamo sommersi da back-up e personal reminder. Ma se la natura ci ha dotati della possibilità di dimenticare, dall’altra, forse, dobbiamo riconquistare la capacità di memorizzare tramite un allenamento costante. Si potrebbe partire da piccoli esercizi o dalle poesie che la maestra ci dava da studiare tutti i sabati rovinandoci il fine settimana. E’ un modo per ricordare chi siamo senza l’aiuto della tecnologia.

3 commenti:

Valter ha detto...

Le rubriche cartacee, così come il Calendario di Google assolvono la stessa funzione. Possono essere perse entrambe, solo che quella di Google ho un backup formidabile, mentre la mia rubrica se la perdo è persa definitivamente.
Siamo proprio sicuri che quella indicata da Cinzia Leone sia la strada giusta ?

Paolo G. Bianchi ha detto...

Caro Valter,
forse come sempre la strada giusta è nella "via di mezzo": carta, backup e cervello se dietro hanno una "mente pensante" fanno sempre la differenza serva la penna, o un click del mouse. A volte però è bene dimenticare e volerlo fare soprattutto quando si perdona, ma questa è un'altra storia.
grazie per il tuo intervento e la tua presenza e assiduità.

Anonimo ha detto...

Uso il pc per lavoro e non solo. Riconosco la grandezza del web, e il potenziale, enorme, delle schede di memoria, degli archivi e la straordinarietà di avere sempre e tutto accessibile, da ogni parte del mondo, con un semplice accesso.
Libri elettronici riviste on line, quotidiani e quant'altro stanno sostituendo man mano la carta e gli archivi magnetici addormentano la nostra memoria. Concordo con C.Leone. Faccio tuttavia parte di quelli che comprano i libri anche se disponibili in web .. perchè averli tra le mani è altra cosa. Annusare pagine (soprattutto se sono già stati letti da altri, magari da chi amiamo) è altra cosa. I libri racchiudono, per me, anche le emozioni di chi li ha letti prima di noi, e le nostre. Conservano um po' l'odore dei lettori e, sono convinta, anche un pochino di anima.
La bellezza della penna o della matita che scrivono, il frusciare sulla carta, la meraviglia di acluna carte al tatto non potranno essere sostituite da alcun pc - I-Pod / Ped /Pad che dir si voglia.
Qualche settimana fa ho perso il senso del tempo dentro un antico negozio di Roma, che vanta una propria legatoria... I quaderni rilegati con il cuoio spesso, i pennini, l'inchiostro e la carta tagliata a mano ... sono semplicemente affascinanti. Ho comperato ceralacca e sigillo. Tuttavia compilo, a volte, perfino la lista della spesa con excel. Sono anche io figlia delle contraddizioni di questo Tempo.
Orietta