domenica 20 febbraio 2011

Voglia di svolta

Mai come ora ho sentito nelle mie sessioni di counseling tante persone con “voglia di svolta”. 
Non parlo delle svolte decisive che portano miglioramento o realizzano passioni, ma svolte che sanno di “fuga”. 
Si tratta soprattutto di persone deluse dal loro lavoro, impegnate a rincorrere non più i loro sogni, ma una realtà e una concretezza molto diversa dagli ideali di partenza. La sfiducia serpeggia fomentando rancori e allontanando le persone dalla loro umanità più profonda, spersonalizzandole e riducendole a meri esecutori. 

La voglia di svolta non si attua cambiando totalmente vita o sognando lidi lontani, ma cercando il cambiamento prima di tutto in noi stessi, ricercando valori più profondi che sappiano nutrirci ogni giorno di speranze e di voglia di fare. 

I grandi della storia che hanno costruito qualcosa di veramente valido hanno sempre creduto in questo e non hanno abbandonato il campo sperando in un raccolto migliore lontano. 
Mio nonno è stato emigrante in Argentina, ma i suoi sogni erano qui, e per questo è tornato, ha fatto la guerra, si è sposato, ha avuto figli... 

Mai più di ora la frase di Gandhi ispiratrice del mio blog (e della mia vita) è veritiera: "Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere" per noi stessi e per gli altri.

Nessun commento: