martedì 12 marzo 2013

Perché i manager sbagliano 2?


Nel mio precedente post ho proposto alcuni spunti di riflessioni su ciò che porta i manager a fallire. Oggi vorrei riflettere con voi sui possibili modelli di fallimento.
1. Un assetto mentale difettoso dei manager che distorce la percezione della realtà esterna e quella dell’impresa. A volte la classe dirigente vive in un mondo distante dai problemi concreti di tutti i giorni. Questo è un pericolo perché ciò che fa sopravvivere un’impresa è la grande attenzione alla realtà in cui è immersa.
 
2. Atteggiamenti irrealistici che mantengono distorta la percezione dalla realtà: significa non sapersi calare nei contesti e nelle situazioni specifiche, non averne le competenze tecniche e umane necessarie e limitarsi solo ed esclusivamente a determinati parametri personali. È come guidare l’auto col paraocchi.

3. Un’interruzione del sistema di comunicazione destinato a gestire le informazioni urgenti: quando tutto diventa urgente ormai la nave non ha più rotta ed è difficilissimo manovrare. La comunicazione in un’impresa, come in qualsiasi ambito di relazione, è indispensabile: governare le relazioni significa saper scegliere le priorità dando spazio alle persone.

4. Alcune qualità della leadership che impediscono ai manager di modificare il loro comportamento: non possiamo pretendere flessibilità se non siamo flessibili noi per primi. Non c’è possibilità di cambiamento se non dimostriamo noi per primi di saperci adattare alle novità, anche rinunciando a qualcosa se necessario.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Osservazioni acute e puntuali: la mia esperienza come account in alcune grandi aziende, non può che confermare queste sottolineature. Ma anche nella vita di ognuno di noi, a prescindere dalla leadership che possiamo avere o no, applicare questi principi sarebbe molto più che utile