giovedì 20 giugno 2013

L'angolo di Tiziano


“Pensiamo, a volte correttamente, che il tempo degli smartphone ci abbia consegnato libertà, ma la gioia di essere liberati dal lavoro stanziale spesso ci impedisce di capire che lo stesso strumento ci imprigiona nel lavoro permanente e senza fine, nell’incubo della reperibilità totale, nel bombardamento degli impulsi senza tregua…”

La necessità di essere sempre collegati ci impedisce di vedere la realtà, o meglio, ci limita a una sola realtà. Tiziano, oggi, ci aiuta a riflettere su questo: scaricate qui il suo intervento.

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