"Oggi
ho fatto una cosa di cui mi vergogno profondamente. Ho dichiarato di aver
tenuto un corso di formazione che non ho mai tenuto". Non sono
io, ma un collega che ha denunciato il fatto su Italians, il blog di Beppe
Severgnini.
Parliamo
ancora una volta di formazione finanziata e di come, spesso, viene utilizzata
solo con lo scopo di incamerarne i fondi senza preoccuparsi dei risultati.
Non
c'è molto da dire: questa esperienza apre nuovamente la dolorosa parentesi di
come nel mondo manageriale e imprenditoriale la formazione, molto spesso, venga
vista solo come un'opportunità di introiti e non come una possibilità di
crescita e miglioramento.
L'autodenuncia
del collega è un atto coraggioso che mette in luce la difficoltà a fare entrare
nel mondo aziendale logiche di cambiamento efficaci e soprattutto fare
riconoscere la bontà degli strumenti formativi.
Dall'altra
parte è anche compito di noi formatori riconquistare la fiducia dei nostri
interlocutori attraverso strumenti validi, professionalità di alto livello e
formazioni veramente utili a chi le pratica e le deve mettere in atto.
È un
lavoro lungo e complesso dove il fattore educativo deve coinvolgere tutti, noi
formatori per primi smettendo di farci la guerra per diventare più reciprocamente
collaborativi. Il risultato sarà una gara con qualche arrivista in meno e
qualche risultato e cambiamento in più. Ne vale pena.
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