martedì 3 dicembre 2013

La formazione che non c'è


"Oggi ho fatto una cosa di cui mi vergogno profondamente. Ho dichiarato di aver tenuto un corso di formazione che non ho mai tenuto".  Non sono io, ma un collega che ha denunciato il fatto su Italians, il blog di Beppe Severgnini.
Parliamo ancora una volta di formazione finanziata e di come, spesso, viene utilizzata solo con lo scopo di incamerarne i fondi senza preoccuparsi dei risultati.

Non c'è molto da dire: questa esperienza apre nuovamente la dolorosa parentesi di come nel mondo manageriale e imprenditoriale la formazione, molto spesso, venga vista solo come un'opportunità di introiti e non come una possibilità di crescita e miglioramento.
L'autodenuncia del collega è un atto coraggioso che mette in luce la difficoltà a fare entrare nel mondo aziendale logiche di cambiamento efficaci e soprattutto  fare riconoscere la bontà degli strumenti formativi. 
Dall'altra parte è anche compito di noi formatori riconquistare la fiducia dei nostri interlocutori attraverso strumenti validi, professionalità di alto livello e formazioni veramente utili a chi le pratica e le deve mettere in atto.
È un lavoro lungo e complesso dove il fattore educativo deve coinvolgere tutti, noi formatori per primi smettendo di farci la guerra per diventare più reciprocamente collaborativi. Il risultato sarà una gara con qualche arrivista in meno e qualche risultato e cambiamento in più. Ne vale pena.

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