lunedì 20 gennaio 2014

Il rischio dell'imprenditore

Fare l'imprenditore è un mestiere bellissimo, ti permette di gestire il tuo tempo, le tue risorse, di essere libero da vincoli apparenti quali orari o cartellini da timbrare.
Tuttavia ha i suoi risvolti negativi.
Se ne parla su Italians dove emerge che non ci si può più improvvisare imprenditori anche perchè le probabilità di incappare in un fallimento sono veramente alte.
Non parlo della gestione dell'impresa, quella fatta di numeri, tasse, dichiarazioni e carte varie, parlo proprio di predisposizioni al rischio, capacità di adattamento e di visione a medio e lungo periodo, oltre che di professionalità specifiche che sono necessarie e devono essere acquisite, mantenute e fatte crescere col tempo.
Quella dell'imprenditore è una professione che va imparata come tutte le altre dove serve una formazione mirata, specifica e anche la capacità di gestire ed essere gestiti da professionisti  quali avvocati, commercialisti, notai, consulenti, dei quali non si può fare a meno.
Ne emerge una figura complessa che deve poi saper fare i conti con un senso della motivazione e dell'automotivazione continua. Detto così forse è più facile preparare un astronauta, ma di certo so che la mancanza di lavoro sta creando imprenditori improvvisati che non sono convinti di ciò che fanno e non sono molto consapevoli di ciò a cui vanno incontro. Il risultato sono persone insoddisfatte e scontente.
Forse è questo il motivo per il quale molte start up muoiono giovani. 
Tutti dobbiamo imparare ad imparare e chi scopre la "vocazione" imprenditoriale oggi ha un dovere in più da mettere nel suo cassetto, quello di sapere che deve costruire qualcosa di veramente utile per un cambiamento serio non solo di se stesso, ma anche dei sistemi che ci circondano.

1 commento:

Giuseppe Monti ha detto...

Colgo l'occasione per segnalare
http://www.progettoinnesto.it/imprenditore/101-imprenditori-si-nasce-o-si-diventa.html