martedì 29 agosto 2023

LE VOSTRE DOMANDE: FINO A QUANDO SI PUO' CAMBIARE



Questa volta è Luisa a pormi la domanda: "puoi parlare del cambiamento? fino a che età si può cambiare?" 

Deduco mi chieda di parlare del cambiamento in termini attitudinali e non fisici in quanto smettiamo di cambiare fisicamente solo quando siamo totalmente dissolti e, anche in questo caso ci trasformiamo seguendo il piano della natura

Il concetto di "cambiamento" è centrale nella vita delle persone e si riferisce a una varietà di processi e teorie che spiegano come queste possano trasformare i loro pensieri, emozioni, comportamenti e prospettive nel corso della vita.

Il cambiamento in psicologia per esempio può essere affrontato da diverse prospettive, tra cui la psicologia dello sviluppo, la psicologia clinica, la psicologia sociale e altre discipline.

Ecco alcune considerazioni chiave riguardo al cambiamento:

Cambiamento nello sviluppo umano: le persone cambiano fisicamente, cognitivamente, emotivamente e socialmente nel corso della loro vita. Questo campo studia le tappe chiave del cambiamento, come l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta, esaminando come le esperienze e l'ambiente influenzino il percorso di sviluppo individuale.

Cambiamento di comportamento: apprendimento e comportamenti sottolineano il ruolo dell'ambiente nel plasmare le persone. I comportamenti possono essere appresi, nonché modificati attraverso tecniche come l'addestramento, il rinforzo positivo o negativo e l'estinzione.

Cambiamento cognitivo: le persone possono modificare i loro modelli di pensiero, credenze e interpretazioni. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un esempio di approccio terapeutico della psicologia che si basa su questa teoria, cercando di aiutare le persone a identificare e cambiare schemi di pensiero negativi o distorti.

Cambiamento emotivo: le persone affrontano e modificano le loro emozioni. Questo può coinvolgere la gestione dell'ansia, della rabbia, della tristezza e altre emozioni attraverso strategie come la regolazione emotiva e l'espressione adeguata.

Cambiamento sociale: le persone influenzano e vengono influenzate dagli altri. Il cambiamento sociale può avvenire attraverso processi come la conformità, la persuasione e l'adattamento alle norme sociali.

Cambiamento terapeutico (psicologia e psicoterapia): la terapia psicologica mira spesso a facilitare il cambiamento nelle persone che cercano aiuto per problemi psicologici o emotivi. Diverse terapie, come la psicoanalisi, la TCC, la terapia centrata sul paziente e altre, si basano su varie teorie e approcci per favorire il cambiamento positivo.

Cambiamento individuale/cambiamento di gruppo: il cambiamento può verificarsi a livello individuale o di gruppo. La dinamica di cambiamento in un contesto di gruppo può essere influenzata da vari fattori sociali, culturali e psicologici.

Cambiamento positivo e negativo: il cambiamento può essere sia positivo che negativo. Mentre alcuni cambiamenti possono portare a miglioramenti nella vita delle persone, altri possono presentare sfide e stress e bisogna esserne consapevoli.

In definitiva, il concetto di cambiamento è ampio e complesso, riflettendo la diversità delle esperienze umane e delle teorie che cercano di spiegarle.

Le persone spesso tendono a resistere al cambiamento per diversi motivi, che possono essere di natura psicologica, emotiva o situazionale.

Alcuni dei motivi principali includono:

Comfort e familiarità: la familiarità porta un senso di sicurezza e comfort (comfort zone). Le persone possono essere riluttanti a cambiare perché la situazione attuale è conosciuta e prevedibile, mentre il cambiamento potrebbe portare l'incertezza e l'ignoto anche se potrebbe portare a dei miglioramenti in diversi campi.

Paura dell'incognita: il cambiamento introduce l'elemento dell'incertezza. Le persone possono avere paura di ciò che potrebbe accadere se abbandonano ciò che conoscono. La paura dell'ignoto può far sì che le persone preferiscano rimanere nella loro zona di comfort e per esempio in ambito patologico entrare nel senso di “compatimento”.

Sforzo e risorse: il cambiamento spesso richiede sforzi significativi, sia fisici che mentali. Potrebbe essere necessario imparare nuove abilità, adattarsi a nuovi ambienti o affrontare sfide inaspettate. Questo può sembrare gravoso e scoraggiare le persone dal cercare il cambiamento.

Abitudini radicate: le persone sviluppano routine e abitudini nel corso del tempo. Cambiare richiede di rompere queste abitudini consolidate, il che può essere difficile perché il cervello umano è incline a seguire schemi familiari.

Paura del fallimento: le persone possono temere che il cambiamento non porti i risultati desiderati. La paura di fallire o di non essere in grado di adattarsi con successo a nuove situazioni può scoraggiare il desiderio di cambiare.

Pressioni sociali e conformità: le persone sono spesso influenzate dalle aspettative sociali e dalle norme del gruppo. Potrebbero evitare il cambiamento per paura di essere giudicate o isolate dai loro coetanei o dalla società.

Aspetti emotivi e psicologici: il cambiamento può essere emotivamente intenso, causando stress e ansia. Le persone potrebbero evitare il cambiamento perché non si sentono in grado di affrontare le emozioni che potrebbero emergere durante il processo di cambiamento soprattutto se presenti degli aspetti psicosomatici o tensioni da rimuovere

Identità personale: le persone spesso si identificano con il loro stato attuale, il che può influenzare la loro resistenza al cambiamento. Cambiare potrebbe mettere in discussione la loro percezione di sé e richiedere una ridefinizione dell'identità.

Incertezza sui benefici: anche se il cambiamento potrebbe portare vantaggi a lungo termine, le persone potrebbero non essere sicure di tali benefici e quindi rimanere legate alla situazione attuale.

Mancanza di motivazione: in alcuni casi, le persone potrebbero semplicemente non vedere abbastanza motivazione per cambiare. Se non percepiscono un vantaggio significativo nel cambiamento, potrebbero preferire rimanere dove sono soprattutto se i risultati sono lenti a giungere.

È importante notare che la predisposizione al cambiamento varia da persona a persona e dipende da vari fattori, tra cui personalità, esperienze di vita, contesto culturale e situazione specifica.

Alcuni consigli generici su come fare cambiamenti per migliorare il proprio benessere.:

Mantieni uno stile di vita sano: una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e un adeguato riposo possono influenzare positivamente il tuo stato mentale e fisico.

Cura di te stesso: dedica del tempo ogni giorno a fare qualcosa che ti piace. Ciò può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il tuo umore.

Impara a gestire lo stress: pratica tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda per gestire meglio lo stress (tecniche adatte ad ogni età).

Coltiva relazioni positive: passa del tempo con amici e familiari che ti supportano ed energizzano. Le relazioni sane possono avere un impatto significativo sulla tua felicità.

Impara a dire di no: non avere paura di stabilire limiti sani e dire "no" quando è necessario. Questo può aiutarti a ridurre il carico di lavoro e lo stress.

Coltiva interessi: dedica tempo a ciò che ti appassiona, che si tratti di hobby creativi, sport, lettura o altro. Questo può contribuire a migliorare il tuo stato d'animo complessivo.

Stabilisci obiettivi realistici: avere obiettivi chiari e realistici può darti un senso di scopo e realizzazione. Piccoli successi possono contribuire al tuo benessere generale.

Pratica la gratitudine: ogni giorno, prenditi un momento per riflettere su ciò per cui sei grato. Questo può aiutarti a sviluppare una prospettiva positiva.

Cerca supporto: se ti senti sopraffatto o giù, non esitare a cercare supporto da amici, familiari o professionisti.

Limita l'uso dei social media: passare troppo tempo sui social media può avere un impatto negativo sulla tua autostima e sulla tua salute mentale. Cerca un equilibrio sano.

Fai qualcosa di nuovo: prova nuove attività o esperienze che potrebbero stimolare la tua mente e offrirti nuove prospettive.

Lascia andare il passato: prendi dalle esperienze solo ciò che ti è utile e accetta tutto il resto perché è parte della vita per il tuo apprendimento personale.

Riduci le fonti di stress: valuta le fonti di stress nella tua vita e cerca di ridurle o gestirle in modo più efficace.

Considera la terapia: se stai affrontando problemi più profondi, la terapia con un esperto potrebbe essere un passo utile per affrontarli.

Riduci l'auto-critica: sii gentile con te stesso. Evita di essere troppo auto-critico e cerca di coltivare l'autostima e la fiducia in te stesso, sorridi più che puoi.

Mantieni un equilibrio: trova un equilibrio tra lavoro, svago e riposo. L'eccesso in qualsiasi area può portare a stress e disagi.

Ricorda che il cambiamento richiede tempo e sforzo costante. Non avere fretta e prenditi cura di te stesso lungo il percorso. Mantenere una terapia è un processo importante per ottenere benefici duraturi e affrontare le sfide emotive e fisiche.

Ecco alcuni consigli per un percorso efficace:

Impegno personale: mostra un impegno personale nei confronti della tuo percorso di benessere. Riconosci che il processo richiederà tempo, sforzo e apertura da parte tua.

Regolarità: cerca di mantenere un programma regolare di appuntamenti con il tuo esperto. La regolarità aiuta a mantenere il ritmo delle sedute e a sviluppare un senso di continuità.

Onestà e apertura: sii aperto e onesto con il tuo esperto riguardo ai tuoi pensieri, sentimenti, preoccupazioni e esperienze. Questo favorisce una comprensione approfondita della situazione.

Obiettivi chiari: lavora con il tuo esperto per stabilire obiettivi chiari e realistici per il tuo percorso. Avere degli obiettivi può darti una direzione e un senso di progresso.

Applicazione delle tecniche apprese: il percorso spesso coinvolge l'apprendimento di strumenti e tecniche per affrontare meglio le sfide. Cerca di applicare queste tecniche nella vita di tutti i giorni per vedere i risultati.

Auto-riflessione: rifletti regolarmente su ciò che hai imparato durante le sessioni. Questa auto-riflessione può aiutarti a vedere i cambiamenti nel tuo pensiero, comportamento ed emozioni.

Trasparenza sui progressi: parla con il tuo esperto dei progressi che stai facendo e delle sfide che stai affrontando. Questo può aiutarli a guidarti meglio e apportare eventuali regolazioni al piano in atto.

Gestione del tempo e delle aspettative: riconosci che i risultati del percorso possono richiedere del tempo. Non aspettarti cambiamenti drastici da un giorno all'altro, ma piuttosto sforzati di fare progressi piccoli e costanti nel tempo.

Comunicazione aperta: se hai domande o dubbi, non esitare a parlarne con chi ti segue. Una comunicazione aperta può risolvere malintesi e creare un ambiente di fiducia.

Pianificazione delle sessioni: prima di ogni sessione, rifletti su cosa vorresti affrontare e su eventuali sfide o successi che hai sperimentato. Questo ti aiuterà a massimizzare il valore di ogni incontro.

Gestione dello stress: oltre alle sessioni, impara e pratica anche altre strategie di gestione dello stress, come la meditazione, l'esercizio fisico e il mantenimento di hobby che ti piacciono.

Flessibilità: sii disposto a adattarti alle esigenze cambianti nel tuo percorso. A volte potrebbe essere necessario modificare l'approccio in base ai progressi fatti.

Evita di saltare da una terapia all’altra: questo produce solo confusione nel tuo corpo e potrebbe anche portare a dei peggioramenti rispetto ai tuoi obiettivi.

Ricorda che ogni persona è diversa e quindi è indispensabile un approccio personalizzato.

Aprirsi al cambiamento significa essere disposti e pronti ad accettare e adattarsi alle nuove situazioni, idee, esperienze o circostanze nella vita. È una mentalità che implica flessibilità, apertura mentale e volontà di abbandonare le vecchie abitudini o modelli di pensiero per abbracciare qualcosa di nuovo e sconosciuto.

 

Ma fino a che età si può cambiare?

In teoria, non c'è un'età specifica in cui si smette completamente di poter cambiare. Il cambiamento è un processo continuo che può avvenire in qualsiasi momento della vita, indipendentemente dall'età. Tuttavia, ci sono alcuni fattori da considerare:

Plasticità cerebrale: il cervello umano è in grado di modificarsi e adattarsi attraverso tutta la vita in un processo noto come "plasticità cerebrale". Questo significa che siamo in grado di imparare nuove cose, acquisire nuove abilità e adattarci a nuove situazioni anche in età adulta.

Abitudini consolidate: con il passare degli anni, alcune abitudini e schemi di pensiero possono diventare più radicati. Cambiare queste abitudini può richiedere uno sforzo maggiore, ma non è impossibile. L'importante è essere disposti a lavorare su di esse in modo consapevole.

Cambiamenti di vita significativi: eventi importanti come matrimoni, nascite, cambiamenti di carriera o perdite possono spesso spingere le persone a riflettere e a cercare di apportare cambiamenti nella propria vita.

Motivazione e mentalità: la motivazione a cambiare è un fattore chiave. Senza la giusta motivazione e impegno, il cambiamento può essere difficile da realizzare.

Supporto sociale: avere un forte supporto sociale, come amici, familiari o professionisti, può facilitare il processo di cambiamento indipendentemente dall'età.

Flessibilità emotiva: la capacità di gestire emozioni e adattarsi alle sfide della vita può influenzare la capacità di cambiare. Essere aperti all'apprendimento e alla crescita emotiva può favorire il cambiamento anche in età avanzata.

Quindi, in breve, non c'è un limite di età per il cambiamento. Le persone possono apportare modifiche significative alle proprie vite in qualsiasi momento, purché siano motivate, flessibili e disposte a impegnarsi nel processo di cambiamento.

Michelangelo Buonarroti è stato un celebre artista italiano del Rinascimento. È famoso per le sue straordinarie opere d'arte, tra cui la scultura del David, la Pietà e gli affreschi della Cappella Sistina. Sebbene Michelangelo sia principalmente noto per la sua abilità artistica, le sue riflessioni e le sue parole offrono anche spunti interessanti sull'apprendimento e sulla conoscenza.

 

Una delle citazioni più famose di Michelangelo in relazione al cambiamento e al continuo apprendimento è: "Ancora imparo" detta a circa ottanta anni. 

 

Questa frase riflette l'atteggiamento umile e aperto di Michelangelo nei confronti del sapere, dell’apprendere e soprattutto dell’essere disposto a cambiare. Nonostante la sua straordinaria maestria artistica, Michelangelo riconosceva che c'era sempre qualcosa di nuovo da imparare e da scoprire che portava a conoscere e sperimentare nuovi mondi. 

 

Questo atteggiamento di umiltà intellettuale è un esempio prezioso per chiunque cerchi di migliorare e progredire nella propria conoscenza e abilità.

 

Michelangelo riteneva che il cambiamento e l’apprendimento fossero un processo continuo e che ogni giorno potesse portare nuove opportunità di crescita. Questo concetto è ancora oggi considerato fondamentale nell'educazione e nello sviluppo personale. La sua dedizione e la sua costante ricerca di perfezione nelle sue opere d'arte dimostrano quanto sia importante perseguire l'eccellenza attraverso un impegno costante nell'apprendimento e nella pratica.

 

In sintesi, Michelangelo non solo ha lasciato un'eredità di straordinarie opere d'arte, ma anche un prezioso insegnamento sull'importanza di rimanere aperti all'apprendimento costante, di coltivare l'umiltà intellettuale e di perseguire l'eccellenza attraverso il duro lavoro e la dedizione.

 

Concludo con la storia dello scorpione e della rana. Questa è una favola o una parabola che ha diverse varianti e origini culturali. Una delle versioni più popolari proviene dalla tradizione occidentale e ha lo scopo di illustrare il concetto del carattere innato o inevitabile di una persona.

 

Un giorno, uno scorpione si avvicinò al bordo di un fiume e vide una rana seduta sulla riva. Lo scorpione desiderava attraversare il fiume, ma non sapeva come nuotare. Così, si rivolse alla rana e disse: "Rana, per favore, potresti aiutarmi ad attraversare il fiume? Ho bisogno di arrivare dall'altra parte."

La rana, naturalmente, era preoccupata. Aveva sentito storie sugli scorpioni e la loro pericolosità. Tuttavia, lo scorpione sembrava così innocente e bisognoso che la rana alla fine acconsentì: "Va bene, ti porterò sull'altra sponda, ma promettimi che non mi pungerai."

Lo scorpione annuì e salì sulla schiena della rana. Iniziarono a nuotare attraverso il fiume. Tutto sembrava andare bene. Ma a metà del tragitto, mentre attraversavano l'acqua, lo scorpione pungé improvvisamente la rana con il suo aculeo velenoso.

Stupita e ferita, la rana chiese con voce debole: "Perché hai fatto questo? Ora moriremo entrambi! Avevamo un accordo!"

Lo scorpione rispose con tristezza: "Lo so, rana, ma è nella mia natura pungere. Non ho potuto evitarlo."

Con le forze che la abbandonavano, la rana disse: "Ma ora affogheremo... insieme. "

Morirono entrambi annegati.

 

La morale di questa storia è che alcune persone o creature agiscono secondo la loro natura, non importa quanto possa sembrare controproducente o dannoso per loro stessi o per gli altri. La storia sottolinea come certi comportamenti possano essere ritenuti innati e difficili da cambiare, anche quando sembrerebbe logico farlo.

 

Questa storia è stata adattata in diverse culture e contesti, ma la lezione fondamentale rimane la stessa: alcune azioni o tratti di personalità possono essere così intrinseci che è difficile, se non impossibile, cambiarli anche se possono portare all’autodistruzione.

 

Bibliografia

"Cambiamento: Principi di psicoterapia e trattamento del comportamento" di Martin M. Antony e Deborah Roth Ledley.

"Teorie del cambiamento in psicoterapia" di Aldo Carotenuto.

"Processi di cambiamento terapeutico" di Barry L. Duncan, Scott D. Miller e Jacqueline A. Sparks.

"Teorie del cambiamento: Una guida psicologica per trasformare le tue abitudini" di Carlo Cipolli.

"Cambiamento terapeutico: Una prospettiva relazionale" di Louis G. Castonguay e Clara E. Hill.

"La psicologia del cambiamento" di Carol Dweck

"Motivazione e personalità" di Abraham H. Maslow

"Il potere dell'abitudine" di Charles Duhigg

"Cambiamento organizzativo e apprendimento nelle organizzazioni" di Chris Argyris

"Psicologia del cambiamento" di Sherry Ruth Anderson e Patricia Hopkins

"Teoria del cambiamento di fase" di Paul Watzlawick, John H. Weakland e Richard Fisch

"Il cambiamento. Teorie e strumenti di intervento" di Gianfranco Cecchin, Luigi Boscolo e Lynn Hoffman

"Psicoterapia della gestalt e cambiamento" di Fritz Perls

"Cambiare: Le parole per aggirare gli ostacoli" di Giorgio Nardone

"Il cambiamento. Storie di uomini che inseguono sogni" di Giorgio Nardone e Alessandro Salvini

"La nuova Terapia cognitiva. Modelli di intervento clinico" di Aaron T. Beck

"Cambiare, riuscire a cambiare: Nuove strategie per superare i problemi e ottenere risultati" di Giorgio Nardone

"La strategia dell'armonia. Manuale di terapia della coppia e della famiglia" di Maurizio Andolfi

"Il cambiamento creativo" di James Prochaska e Carlo DiClemente

 

IPHM Paolo G. Bianchi
International Practitioner of Holistic Medicine - Terapie Olistiche e Bionaturali
Lomazzo (CO) - Buttrio (UD) - 328 8755091

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