martedì 8 novembre 2022

IL PESO DI UNA PREGHIERA - PER RIFLETTERE, COUNSELING






Una donna, vestita sobriamente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito. Con delicatezza ella gli spiegò che suo marito si era ammalato in modo serio e non poteva lavorare e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. 

Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio. 

Conoscendo le reali necessità della sua famiglia, la donna supplicò: «Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso».

Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio. 

In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Il sacerdote si avvicinò e disse al padrone del negozio che avrebbe pagato quello di cui la donna avrebbe preso, per il bisogno della sua famiglia. Allora il padrone, con voce riluttante, chiese alla donna: «Ha la lista della spesa?» La donna disse, «Si, signore». «Bene!» disse il padrone. «Metta la sua lista sul piatto della bilancia e le darò tanta merce quanto pesa la sua lista».

La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, scrisse qualcosa su di esso e poi posò il foglietto su un piatto della bilancia.

Gli occhi del padrone e del sacerdote si dilatarono per lo stupore, quando videro il piatto della bilancia, dove era stato posato il biglietto, che si era abbassato di colpo e rimaneva completamente abbassato. Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse: « E' incredibile! » 

Il giovane sacerdote sorrise, e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti sull'altro piatto della bilancia. Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva, fino a che si riempì. Il padrone rimase profondamente stupito. 

Alla fine, il padrone prese il foglietto di carta e lo fissò ancora più stupito e confuso. Non era affatto una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva: «MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE E SAI CIO' DI CUI HO BISOGNO: METTO TUTTO NELLE TUE MANI!»

Il padrone del negozio, in silenzio, consegnò alla donna tutto ciò che aveva messo sul piatto della bilancia. 

La donna ringraziò e uscì dal negozio. 

Il giovane sacerdote, consegnando una banconota da 50, disse al padrone: «Ora sappiamo quanto pesa una preghiera» 

Il nome di quel sacerdote era Karol Wojtyla e il suo motto da papa divenne "Totus Tuo", riferendosi a Maria.

"Pregare" è fidarsi e affidarsi. L'universo sa sempre ciò che è bene per noi e se chiediamo con fiducia ci riversa quello che ci serve veramente. Bisogna però stare attenti. 

Un saggio Abate mi disse una volta che Dio arriva sempre un momento dopo... Perchè? perchè vuole vedere quanto siamo fiduciosi, quanto ci fidiamo di lui.

Dobbiamo salire tutti di livello, abbandonare le materialità inutili e concentrarci sulle cose fondamentali e coltivarle: la nostra salute, i nostri affetti, l'amore per il nostro lavoro che ci dà sostentamento, il rispetto della natura e soprattutto la nostra libertà di pensiero e azione. 

In una recente intervista lo psicologo Morelli sosteneva che le povertà maggiori oggi sono dovute all'impoverimento spirituale che questa società cerca sempre più di imporci. Sono d'accordo.

Confondiamo la spiritualità con i bigottismi: la spiritualità è ben altro

La spiritualità è mettere sul piatto della bilancia noi stessi con sincerità e profondità, ma soprattutto chiedere con altrettando cuore sincero; il resto viene sempre da sè.

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