Perché migliaia
di pesci riescono a muoversi come un unico organismo, mentre gli esseri umani,
spesso, si scontrano anche solo nel camminare tra la folla? Forse la risposta
non è nella complessità, ma nella coerenza.
In natura, esiste un principio sublime e misterioso, noto come emersione. Lo si osserva quando stormi, banchi di pesci o colonie di insetti generano, spontaneamente, un'intelligenza collettiva che va oltre la somma delle singole parti.
“Esiste un principio che adoro nella biologia, che si chiama emersione,” afferma Joe Dispenza. È il miracolo silenzioso del coordinarsi senza leader, del danzare insieme nel caos senza confusione.
Nel cuore dell’oceano, migliaia di pesci si muovono come un unico corpo. Nessuno comanda, nessuno obbedisce, eppure ognuno sa esattamente dove andare. È la danza del banco, l’armonia del collettivo che si muove senza parola, né gerarchia. È la biologia che diventa poesia.
Il principio
dell’emersione – come definito dalla teoria dei sistemi complessi –
descrive come dalla semplice interazione tra unità elementari possa scaturire
un comportamento collettivo di straordinaria coerenza. “Il tutto è più della
somma delle parti”, diceva Aristotele, e oggi le neuroscienze e l’etologia lo
confermano.
Se questo principio vale per le sardine, vale anche per l’uomo?
Joe Dispenza, nel suo linguaggio a metà tra fisica quantistica e spiritualità incarnata, suggerisce una via: “Ciò che ci rende soprannaturali è la capacità di donare agli altri proprio nel momento in cui loro non riescono a farlo.”
In quel gesto – compiuto quando sarebbe più facile tirarsi indietro – si manifesta una forza che va oltre la biologia.
Come affermava Viktor Frankl, “tra stimolo e risposta c’è uno spazio: in quello spazio risiede la nostra libertà e il nostro potere di scegliere la nostra risposta. In quella risposta risiede la nostra crescita e la nostra libertà.”
È lì che si diventa soprannaturali. Non nell’eroismo eclatante, ma nel piccolo
superamento di sé, nel donare una parola di gentilezza mentre si vorrebbe
tacere, nel tendere una mano quando si è feriti.
“Nessuno può diventare sé stesso da solo”, ricordava Martin Buber. Ogni gesto umano è relazione.
E ogni relazione è trasformazione reciproca.
Donare quando non si riceve, ascoltare quando si è ignorati, restare presenti nella tempesta: tutto questo ha un effetto che va oltre il singolo.
“Se tu diventi soprannaturale, concedi ad altri il permesso di fare
altrettanto.”
La letteratura antica lo sapeva: i gesti generano eco.
In Fedro, Platone fa dire a Socrate: “Il bene è contagioso più del male.”
Confucio, nel Lunyu, affermava: “Se coltivi la virtù in te stesso, la virtù sarà una cosa comune tra il popolo.”
E Laozi, nel Dao De Jing, ammoniva: “Con la non-azione, l’ordine si manifesta.”
È la coerenza del cuore che guida il campo: una risonanza, oggi studiata anche
dalla neurocardiologia (McCraty, 2021), che mostra come le emozioni coerenti si
propaghino negli altri attraverso frequenze misurabili.
La Medicina Tradizionale Cinese conosce da millenni questo principio.
Nel concetto di Qi – l’energia vitale – c’è l’idea che ogni movimento, interno
o esterno, generi un’onda. Ogni gesto, ogni emozione, ogni pensiero, ha un
effetto sul proprio sistema energetico e su quello dell’ambiente circostante.
“Quando il
Cuore è in armonia, tutti gli organi lo seguono”, recita il Nei Jing.
Il Cuore in MTC è l’imperatore, sede dello Shen, la coscienza luminosa.
Nel momento in
cui una persona agisce in coerenza energetica, la sua onda si propaga: nel
corpo, negli altri, nel mondo. Così, il gesto altruistico non è solo etico, ma
anche medico, trasformativo, curativo.
Nel finale del Re Lear, Shakespeare scrive:
Parlare col cuore, agire con verità, restare in piedi nel dolore: tutto questo è emersione.
Viviamo in un tempo in cui tutto ci spinge alla reazione. Ma è proprio oggi che possiamo scegliere: essere il gesto che crea coerenza, essere la vibrazione che calma il disordine.
Come un pesce nel banco, come un Cuore imperiale che armonizza il suo regno
interno.
Se senti che è il momento di tornare a quella coerenza profonda – tra corpo, mente ed energia – allora il mio lavoro è proprio questo: aiutarti a ritrovare il ritmo, la direzione, il respiro.
Con la Medicina Tradizionale Cinese, la riflessologia, la biorisonanza e trattamenti bioenergetici personalizzati, ti accompagno in un percorso che non è solo terapeutico, ma trasformativo.
Perché ogni volta che tu torni in coerenza, il mondo intero ne risuona.
Bibliografia
- Dispenza, J. (2022). Becoming
Supernatural: How Common People Are Doing the Uncommon. Hay House.
- McCraty, R. (2021). Science of
the Heart, Volume 3: Exploring the Role of the Heart in Human Performance.
HeartMath Institute.
- Kaptchuk, T. J. (2023). Eastern
Wisdom, Modern Medicine: Integrating Chinese Medicine into Contemporary
Health Care. Oxford University Press.
- Zhang, W., & Yang, Y. (2021).
“Qi and the Modern Understanding of Biofield: A Review.” Integrative
Medicine Research, 10(2), 100685.
- Wang, J., et al. (2022).
"Heart-Brain Coherence and Emotional Regulation: New Insights from
Traditional Chinese Medicine." Frontiers in Psychology, 13,
841276.
- Varela, F. J., & Depraz, N.
(2021). L'enaction: une nouvelle approche de la cognition. CNRS
Editions.
- Yuan, L. (2020). “Daoism, Medicine,
and Modern Health: A Holistic Model.” Asian Medicine, 15(1), 56–78.
- Li, M., Chen, K., & Zhang, J.
(2023). “Emotional Balance in Traditional Chinese Medicine: The Role of
Shen in Mind-Body Harmony.” Journal of Integrative Medicine, 21(1),
22–30.
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