
Questo ci aiuta a capire come in tutti i processi l’empatia e la centralità della persona si antepongono a quella dei sistemi.
E’ un concetto che Benedetto esprime nella Regola, scritta 1500 anni fa, quando dice ai suoi monaci che la perfezione sta nel riuscire a capire e a soddisfare le necessità che il fratello non ha ancora espresso, sviluppando quindi un forte senso di empatia.
La storia poi ci insegna che ogni buon leader ha sempre saputo ben utilizzare i neuroni specchio entrando in sintonia con gli altri e riuscendo a guidarne le sorti.
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