Due bonzi camminavano per una strada. Videro una ragazza giovane e bella esitante nell'attraversare una grande pozzanghera.
"Vuoi che ti aiuti?" le disse uno dei due. Ella annuì e senza esitazioni il bonzo gentile la prese tra le braccia e la depose pulita al di là del pantano.
L'altro bonzo rimase muto e stupito. Ma la sera, rientrando nel tempio, si fece coraggio e rimproverò il compagno così: "La nostra regola ci vieta simili cortesie. Le donne devono stare lontano da noi, soprattutto se giovani e belle".
L'altro rispose sereno: "Io la ragazza graziosa l'ho lasciata al di là della pozza; non aveva più bisogno di me. Tu invece la porti ancora, inutilmente, con te, nel tuo cuore".
"Vuoi che ti aiuti?" le disse uno dei due. Ella annuì e senza esitazioni il bonzo gentile la prese tra le braccia e la depose pulita al di là del pantano.
L'altro bonzo rimase muto e stupito. Ma la sera, rientrando nel tempio, si fece coraggio e rimproverò il compagno così: "La nostra regola ci vieta simili cortesie. Le donne devono stare lontano da noi, soprattutto se giovani e belle".
L'altro rispose sereno: "Io la ragazza graziosa l'ho lasciata al di là della pozza; non aveva più bisogno di me. Tu invece la porti ancora, inutilmente, con te, nel tuo cuore".
(antica storia zen)
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