martedì 30 giugno 2009

Formazione esperienziale e velocità

"Due manager, di due società concorrenti sono nella savana e, all'improvviso, si trovano di fronte a un leone. Possono esprimere un solo desiderio per sfuggire a questa situazione. Uno dei due esordisce: "Vorrei un paio di scarpe da tennis". "
Ma con le scarpe da tennis non sarai certo più veloce del leone!" obietta l’altro.
"No certo, ma sicuramente sarò più veloce di te" gli risponde il manager”.

Questo interessante aneddoto è stato raccontato da Akio Morita, fondatore della Sony.

Mi capita di citarlo spesso soprattutto nella formazione esperienziale che richiede più tempo di assimilazione e dove sembra più difficile ritrovare concetti aziendali: ogni cosa ha i suoi tempi per essere concepita, analizzata, assimilata e capita.

La velocità è quindi relativa. E’ come quando siamo in alta quota e guardiamo dall'oblò dell'aereo: tutto sembra statico. Ma basta una nuvola per farci capire quanto siamo veloci rispetto al suolo.

A volte non serve una rapidità estrema, ma l'aver padronanza di quello che facciamo. Per ottenere ciò è importante conoscere bene i processi che dobbiamo governare e saperci misurare ogni giorno con essi: a quel punto se sappiamo correre bastano solo un paio di scarpe da tennis per essere più veloci del concorrente e ottenere un grande risultato con un minimo, anche se sudato, sforzo.

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