giovedì 28 luglio 2011

Pensiero del fine settimana

“A volte la vita ti colpisce in testa come un mattone. Non perdete la fede. Sono convinto del fatto che l’unica cosa che mi ha consentito di proseguire sia stato l’amore che provavo per quello che facevo. Dovete trovare ciò che amate. E’ questo è tanto vero per il vostro lavoro quanto per chi vi ama. Il lavoro riempirà gran parte della vostra vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatti e quello di fare quello che pensate sia il lavoro migliore. E l’unico modo per fare il lavoro migliore e quello di amare quello che fate. Se non lo avete ancora trovato, continuate a cercare. Non vi fermate. Come tutti gli affari di cuore, lo saprete quando lo troverete. E, come nelle migliori relazioni, diventerà sempre migliore al passare degli anni. Quindi, continuate a cercarlo fino a quando non l’avrete trovato. Non fermatevi”.

domenica 24 luglio 2011

Ho bisogno di aiuto

Questa richiesta, in forme più o meno esplicite, vi sarà giunta almeno una volta nella vita da vostro figlio che non riesce a fare i compiti o da vostra madre che ha bisogno di essere accompagnata dal medico. L’aiuto di cui voglio parlare oggi ha radici più profonde: è quella richiesta che nasce da dentro quando ci si sente soli, inadeguati, poco stimati, senza alcuna via di uscita...

Ne parlo nel mio ultimo articolo pubblicato su BrainFactor nella sezione Counseling.

giovedì 21 luglio 2011

Pensiero del fine settimana

Una sera un vecchio capo Cherokee raccontò al nipote del conflitto che ogni uomo porta dentro.
"E' la battaglia tra due lupi" disse.
"Uno è il Male: rabbia, invidia, gelosia, scontento, rimpianto, avidità, arroganza, autocommiserazione, prepotenza, rancore, meschinità, menzogna, falso orgoglio, presunzione, egoismo.
L'altro è il Bene: gioia, pace, amore, speranza, serenità, umiltà, bontà, benevolenza, empatia, generosità, verità, compassione, fiducia."
Il nipote riflettè un po', e poi chiese al nonno: "Quale lupo vince?"
E il vecchio Cherokee rispose: "Quello a cui darai da mangiare".

Antica leggenda Cherokee

martedì 19 luglio 2011

Steve Jobs: sogno e innovazione


“Jobs”: con un nome così non poteva che avere successo! 

Carmine Gallo, giornalista di Businessweek.com, ed esperto di comunicazione, è andato alla ricerca dei principi che stanno alla base di questo successo e li ha sintetizzati nel suo e-book “Innovate the Steve Jobs Way”

E’ una lettura ricca di spunti di riflessione, molti la giudicheranno “un’americanata” ma, secondo me, ha il pregio di riportare al centro dell’operare “passione e amore” per costruire “il sogno” quello di cui ahimè oggi siamo poco capaci complice la disillusione di questi tempi.

Non importa cosa fai, ma come lo fai e con quale dignità lo vuoi proporre. L’uomo ha bisogno di sogni e la passione è la linea rossa che lega ogni frase e ogni pensiero e lo orienta verso un’azione che non è fatta a caso, ma determinata e precostituita verso un obiettivo. La cosa che mi ha sorpreso è che questo obiettivo non è mai un oggetto, un prodotto, qualcosa di tangibile, ma “il sogno” che per Jobs era progettare un computer adatto a tutti, facile e divertente da usare.

Forse è proprio qui la chiave di volta di Steve: vendere i propri sogni e condividerli con milioni di persone; ma un sogno è fatto di tanti aspetti, di cuore e mente, di pensiero e azione o nel capire perfettamente ciò che si vuole e non si vuole. Direi che questo si chiama “muovere le idee” verso le persone, ma non creando desideri inconsci o necessità fittizie, ma rispondendo alle necessità reali del tempo presente. Abbiamo bisogno ancora di favole, favole per grandi e di cantastorie che sappiano farci sognare risvegliandoci dal torpore della a-creatività…

Questa è una bella storia che ha da dire molto e mentre ne parlo mi accorgo che la scrivo con un Mac e mi sento parte del sogno e della realtà.

domenica 17 luglio 2011

La Realtà Virtuale in Italia? a Lomazzo (Como)

Viviamo proprio in un’epoca che non finisce mai di sorprendermi: chi avrebbe mai pensato di avere a possibilità di entrare in una stanza e immergersi e interagire in 3D con oggetti e ambienti totalmente vituali? L’inaugurazione di alcuni giorni fa, a Lomazzo (Como) presso ComoNext, del Centro di Sviluppo della Realtà Virtuale, il primo in Italia, mi ha fatto proprio riflettere su questo.

Pensateci: quando eravamo bambini potevamo usare solo la nostra immaginazione per dar vita a oggetti, luoghi, situazioni, ora, invece la tecnologia della realtà virtuale permette di esplorare, verificare, progettare, simulare, istruire, addestrare come se tutto fosse reale, “come se”, ma il dato fisico, tangibile è sparito, spazzato via dall’ingenio umano che ha saputo sostituirlo con una realtà oltre la realtà stessa. Questo è l’affascinante cammino dell’umanità.

giovedì 14 luglio 2011

martedì 12 luglio 2011

Qui non succede niente

C'è un sottile filo rosso che lega le pagine del libro di Giuseppe Guin "Qui non succede niente" alla ormai continua voglia di fuga dal mondo che incontro tra i partecipanti ai miei corsi e ai miei incontri di counseling.

Il protagonista di questo libro mi ricorda molti di loro: cerca la solitudine in un luogo dove non possa succedere nulla e pensa di averlo trovato in un vecchio rudere in fondo ad una cava in riva al lago di Como.
Ma anche lui, come le persone che citavo prima, deve fare i conti con la realtà che, anche se imprevista, prima o poi si ripresenta a bussare alla sua porta.

Nel libro questa realtà è il lago e i suoi abitanti, con una natura impervia e un mondo di leggende che sembrano verità e verità che diventano leggende. Apparentemente non succede niente ma tutto è in continuo movimento ed evoluzione: un'onda del lago diventa come un oceano e un vento invernale può
troncare una vita e, soprattutto, i segreti devono restare tali affinchè tutti li conoscano, ma nessuno li sveli.
Insomma in questo luogo dove non dovrebbe succedere niente tutto accade quando meno te lo aspetti e non come lo vorresti e subito si trasforma in una leggenda da tramandare ai posteri.

Un libro per chi è in fuga verso una tranquillità che non esiste, una lezione sotto forma di storie per manager impazienti di vedere i risultati e che non riescono a comprendere la temporanea, apparente, staticità dei loro affari.

domenica 10 luglio 2011

Psicologia Contemporanea

Oggi vi segnalo l’ articolo “Meditazione: come rilassarsi in tempi frenetici” che trovate sul numero di maggio di “Psicologia Contemporanea” rivista alla quale sono abbonato da anni.

L’articolo è molto interessante perché ci mette in guardia da uno dei mali più subdoli del nostro tempo, l’iperattività: “Attenti e concentrati lo siamo di rado: invece di fermarci sulle cose, ci lasciamo distrarre continuamente e sballottare qua e là dai nostri pensieri e dalle nostre preoccupazioni. Questa maratona psichica non è solo faticosa ma in prospettiva può avere conseguenze negative per la salute fisica e mentale”. Da qui l’importanza di sapersi fermare per fasi di distensione, di alleggerimento che ci permettono di tenere a bada “la scimmia” (cioè la nostra mente come viene definita dai maestri cinesi), la cui attività psichica è incessante, si sposta continuamente da un ramo all’altro, rincorrendo, analizzando i più svariati stimoli interni ed esterni.

Lo “stacco”, il saper “scendere dalla giostra della quotidianità” per prendere le distanze e osservare e osservarci con più calma è fondamentale. Occorre allenamento e magari anche un buon maestro che ci sappia guidare al recupero e alla valorizzazione della nostra parte più intima e migliore.

“Psicologia Contemporanea” la trovate anche su Facebook. Questo è il link.

giovedì 7 luglio 2011

Pensiero del fine settimana

"Gli individui possono fallire quando noi perdiamo fiducia in loro, oppure quando loro perdono fiducia in se stessi, a prescindere dal valore dei loro servizi e delle loro merci. Similmente, possono avere successo quando la gente ha assoluta fiducia in loro o loro di se stessi, anche indipendentemente dal valore dei loro beni e servizi…

Se volete avere più soldi - per voi stessi, per aiutare gli altri, per entrambi i motivi - allora dovete rendervi più preziosi agli occhi del mondo. Non sarà sufficiente fornire beni e servizi di un certo valore, oppure essere al posto giusto al momento giusto o, ancora, azzeccare i numeri giusti. Si tratta di una cosa più astratta: dovrete avere più fede, più fiducia nel vostro valore, sia come fornitori di beni, sia come individui".


Dedicato ad un caro amico che a 60 anni è riuscito a ricollocarsi con successo nel mercato e a coloro che non ci sono ancora riusciti, ma ci stanno provando con tutte le loro forze.

martedì 5 luglio 2011

Chi aiuta chi aiuta?

Durante le mie sessioni di counseling, mi chiedono spesso se io, in qualità di counselor o trainer, ho mai frequentato corsi di formazione o percorsi di crescita personale o se mi sono mai rivolto ad un professionista per farmi aiutare nella risoluzione dei miei problemi personali o professionali.
Quando le persone sentono che anch’io mi faccio aiutare nella risoluzione proprio da un collega o che dedico molto spazio alla formazione continua, da una parte rimangono sorprese, dall’altra si sentono rassicurate perché nessuno è immune dai fatti della vita.

Per questo ho deciso di parlarne in modo approfondito su BrainFactor in un articolo dal titolo “Chi aiuta chi aiuta?”: l’intento è quello di fare capire come tutti dobbiamo saperci fare aiutare e che non si può aiutare gli altri senza aver cercato di risolvere prima i propri problemi. Solo chi quotidianamente compie questa ricerca su se stesso ha, secondo me, più possibilità di capire gli altri, di essere credibile e soprattutto efficace.

domenica 3 luglio 2011

Organizzazione-Qualità.com, il sito della qualità e non solo

Da un bell’incontro su LinkedIn con Gianluca Gaggioli è nato il mio coinvolgimento al sito Organizzazione-Qualità.com. nel quale dovrò occuparmi dei contenuti dell’area “qualità della vita”; tematica di grande attualità che molto spesso parte proprio dall’ambito aziendale.

Ecco come Gianluca Gaggioli, ideatore insieme a Pietro Montagna  e Roberto Jacono  del sito sopra citato presentano i loro obiettivi: “… La Mission di Organizzazione Qualità vuole essere quella di fornire spunti a tutte quelle risorse (persone e liberi professionisti), che si trovano a prestare i loro servizi presso organizzazioni certificate, al fine di generare miglioramento. Il nostro obiettivo è quello di fare nascere ambizioni elevate basandosi su valori di tipo etico. L’auspicio è quello che con l’aiuto di tutti, noi con voi e voi con noi, si arrivi ad Assicurare Qualità e Miglioramento delle informazioni trattate attraverso processi Cre-Attivi.”

Uomini di qualità o di organizzazione o semplici curiosi, anche a nome di Gianluca, Pietro e Roberto vi invito a visitare il sito