venerdì 29 giugno 2012

L'angolo di Tiziano

"Occorre darsi dei valori, delle priorità, e perseguirli. Occorre discernere tra il bene e il male, l¹utile e l'inutile, l'etico e il non etico. Obiezione: ma che cosa è bene e che cosa è male, che cosa è etico e che cosa non lo è?"

Tiziano Cornegliani nel suo "Angolo" continua il suo dialogo con noi  aiutandoci a riflettere.

lunedì 25 giugno 2012

Stress da "Open Space"

Costano poco, sono facili da realizzare,  e creano un effetto “produttività”, ma a quanto pare non è così.
Sto parlando degli uffici open space, sempre più di moda negli ambiti aziendali.

Un tempo gli immensi stanzoni divisi in cubicoli erano solo un’immagine nei film americani: avere l’ufficio personale era solo per pochi anche se questi godevano di vista mozzafiato sul cuore di New York.

In seguito questa organizzazione degli spazi lavorativi è sbarcata anche in Italia dove, fino a pochi anni fa era ancora un vero e proprio status symbol, avere un ufficio non in condivisione, ma con tanto di porta chiusa provvista di targhetta con nome e titolo. 

A quanto pare, da come le cose vengono descritte da Elena Meli nel suo articolo su Corriere Salute a seguito di una ricerca svolta dal Berkeley's Center for the Built Environment gli open space rivelano più pecche che aspetti positivi. 

Se da una parte c’è chi sostiene che favoriscano la socializzazione e la divulgazione di idee, gli opem space  si sono verificati, alla prova dei fatti, scomodi, rumorosi, poco produttivi e dannosi per gli utilizzatori.

L’Istituto Finlandese di Medicina del Lavoro ha anche dimostrato che proprio il rumore negli open space  rende le persone meno attente richiedendo sforzo cognitivo con conseguente spreco di energie per mantenere concentrazione e attenzione.

Lo stress è sempre in agguato e molti combattono questi “disturbi” munendosi di cuffiette e strumenti d’isolamento: il risultato? Anziché socializzare ci si chiude in se stessi divenendo automi e badando solo ai  propri compiti. 

Rendere i luoghi di lavoro più favorevoli non  solo è un dovere, ma è anche uno dei modi migliori che è il modo migliore per aiutare le persone ad amare di più ciò che fanno.

mercoledì 20 giugno 2012

Resilienza per battere la crisi

In ingegneria la “resilienza” è la capacità di un materiale di resistere a forze esterne senza spezzarsi, in ecologia è permettere ad un ecosistema di ristrutturarsi dopo una catastrofe, in psicologia, la capacità di affrontare le difficoltà che si incontrano nella vita. Un unico termine, che seppur utilizzato in contesti differenti, esprime lo stesso significato: persistere e resistere in modo flessibile ai vari stati fisici, chimici o emozionali.

Ne parlo nel mio ultimo articolo su BrainFactor: per leggerlo clicca qui

lunedì 18 giugno 2012

Piccolo mondo vaticano


È risaputo che quella vaticana è un’organizzazione potente: uno stato a sé, all’interno di un altro stato, con regole e regolamenti, costituzioni, commissioni, una banca, una zecca di stato, un piccolo esercito, una farmacia, una fattoria e addirittura un bancomat in latino, la lingua ufficiale.
Un piccolo mondo governato da un sovrano eletto da un conclave che però ha voce in tutto il mondo proprio per la sua peculiarità: parlare a milioni di persone.

Aldo Maria Valli, noto vaticanista del tg1 (e quindi esperto delle cose del Vaticano) ci fa conoscere nel suo libro “Piccolo mondo vaticano” questo impero fatto prevalentemente da “uomini” in cui le donne sono quasi totalmente assenti: lo fa in punta di piedi con gli occhi attenti di chi non vuole ferire chi è credente, ma nemmeno creare polemiche sterili. Pregi, difetti, curiosità, particolarità del Vaticano vengono descritti in tono discorsivo ma in modo molto dettagliato grazie ad anni di esperienza sul campo. Ne emerge l’immagine di una “corte” fuori dal tempo, ma anche immersa nell’economia, nella politica e negli affari. Un libro scritto con lucidità per far riflettere e pensare al di là di ciò in cui si crede o non si crede. Da leggere.

venerdì 15 giugno 2012

Pensiero del fine settimana

"Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connesi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso"


martedì 12 giugno 2012

Nuovi collaboratori blog

Da oggi inizio ad ospitare nel blog gli interventi di Alice Natoli e Giulia Minuti di Skindeep, centro di psicologia e psichiatria del lavoro di Milano con il quale ho intrapreso un’attività di partnership per la formazione manageriale e per Counseling anche di tipo Olistico. L’intento è di percorrere un po’ di strada insieme condividendo progetti e professionalità e interdisciplinarietà. 
Vi invito a visitare il sito di Skindeep e di Skindeep Consulting per conoscere le loro attività e a leggere il loro primo contributo dal titolo “uomini sull’orlo di una crisi economica” che potete scaricare qui.
Grazie Alice e Giulia!

venerdì 8 giugno 2012

L'angolo di Tiziano

"Una leggenda racconta che un sovrano dell'antica Persia si annoiava perché aveva tutto e così ordinò ai suoi cortigiani di trovargli qualcuno che fosse capace di una cosa straordinaria, che nessun altro fosse in grado di compiere. Gli portarono a palazzo un uomo che sapeva lanciare un filo da lontano e farlo passare nella cruna di un ago".

Spesso facciamo cose senza senso o forse trovano un senso nella motivazione che ci spinge a farle.

Come sempre Tiziano ci guida e ci aiuta in questa riflessione...qui potete scaricare l'articolo

domenica 3 giugno 2012

Le parole della formazione: felicità

Felicità è un termine che noi formatori usiamo spesso ed è uno degli obiettivi “più gettonati” nelle sessioni di Counseling: viviamo per essere felici e tutti i nostri sforzi, fisici, interiori, relazionali sono sempre diretti al raggiungimento della felicità. Il problema nasce quando dobbiamo esprimere cosa sia per noi la felicità e chiedendo anche solo a poche persone è facile accorgersi di come ognuno abbia una sua visione personale. C’è chi pensa sia il denaro, chi il potere, chi il nascondimento, chi la realizzazione professionale, chi la salute e chi un po’ di tutto questo. Nella visione taoista la rappresentazione della felicità è data da tre ideogrammi: il primo significa “ideazione del cielo”, il secondo “fagioli”, il terzo “campo” (fonte “Tao della vita quotidiana”  di Deng Ming Dao) e potrebbe essere inteso in questi termini: “Quando la gente raccoglie i fagioli è felice”. 
Per definire la felicità occorre analizzare il legame tra la nostra intimità e il senso di possesso delle cose. Per la maggior parte delle filosofie (anche quelle occidentali) più ci riferiamo alla nostra intimità e più facile è il raggiungimento della felicità. Al contrario, il solo possesso delle cose ci allontana da questo obiettivo anche se il nostro benessere materiale sembra essere molto alto. Come sempre credo che la virtù stia nella sana via di mezzo: è fondamentale comprendere l’importanza che diamo alle cose in modo da non diventarne schiavi e potere così continuare una sana ricerca dei valori profondi del nostro sé.