La parola orizzonte deriva dal greco
horizōn (kyklos), "(cerchio) che delimita". Oggi è spesso usata,
soprattutto nella formazione, per indicare una linea da raggiungere, una
meta, un obiettivo.
Quello che mi piace
maggiormente ricordare è che l’orizzonte essendo quella linea immaginaria che
delimita la terra dal cielo, ci rende evidente che dobbiamo sempre essere
concreti, anche quando aspiriamo a cose superiori.
A volte però l’orizzonte scompare (mi è capitato vedere questo fenomeno nel delta del Po) divenendo tutt’uno. È un effetto bellissimo nel quale ci si sente immersi in uno spazio infinito, luminoso e in uno stato di "stasi-dinamica".
A volte però l’orizzonte scompare (mi è capitato vedere questo fenomeno nel delta del Po) divenendo tutt’uno. È un effetto bellissimo nel quale ci si sente immersi in uno spazio infinito, luminoso e in uno stato di "stasi-dinamica".
L’orizzonte è però anche un divenire,
più si avanza e più se ne presenta uno nuovo ricordandoci del nostro
cammino di miglioramento continuo.
1 commento:
Una riflessione colta, rasserenate e con una spruzzata di poesia. Che bello. Grazie
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