"Da Robomate, il robot amico dei bambini autistici frutto
della Robotics Life di Catania, ai facilitatori sociali con disagio psichico
assunti dalla cooperativa Scacco Matto di Portomaggiore (Ferrara). Passando per
l’idea di chi – per ora volendo restare anonimo – la prossima estate gestirà
uno stabilimento balneare e il relativo bar/ristorante a Cesenatico (sulla
riviera romagnola). In tempi di crisi, anche la disabilità o la salute mentale
diventa sempre più un modo per fare impresa". Lo potete leggere in questo
articolo del Corsera.
E’ certo che, per anni, la disabilità è stato un tema di scarso
interesse, limitato all'assistenza sociale, un compito di cui le istituzioni
pubbliche dovevano farsi carico. Oggi, invece, il disabile è sempre più visto
come una risorsa preziosa da inserire nei piani operativi e pertanto da
preparare e aiutare ad un inserimento nella normale vita di tutti i giorni.
E’ il caso di molte imprese cooperative che aprono per esempio
ristoranti gestiti da ragazzi diversamente abili che si sono rivelati
all'altezza del compito e anche oltre.
Certamente qualcuno vedrà nella disabilità un grosso business; io
continuo a pensare a tutto quel mondo impegnato nel volontariato e nella
professione di aiuto che vedendo nel disabile prima di tutto una persona vuole fondare
la relazione, di lavoro o interpersonale, su quei valori e sentimenti che mettono
tutti sullo stesso piano: l'essere umani.
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