“Io divento Counselor quando la mia
immaginazione sa innamorarsi della fantasia di un altro... quando riesco a
entrare nello stesso corpo di sogno dell’altro e riusciamo a vedere assieme la
verità in ogni sua forma, in quell'immagine che solo uno sguardo globale riesce
ad intravedere nel presentarsi di una cosa. La parola allora diventa un esile
supporto che quasi intralcia il contatto
con l’altro. Vedere e credere diventano una cosa sola: percepire gli intimi di
una difficoltà, lo spirito di quelle svolte difficili, ma a volte obbligate, come un orizzonte
aperto che ci attira dentro di sé. Solo attraversando il proprio limite
possiamo gustare la magia della libertà. Quando osiamo valicare le frontiere
della nostra falsa identità rinasciamo a nuova coscienza in una freschezza che solamente
chi ha passato la “notte buia”, può comprendere”.
A
parlare è Valerio Sgalambro Vice presidente SIAF, autore di
diversi scritti sul Counseling Olistico e del volume “Il Counselor Olistico” di
cui vi ho già parlato anche qui nel blog
Valerio
mi ha fatto pervenire due suoi scritti che reputo molto importanti e interessanti e
e che possono aiutarci a capire il mondo in cui viviamo e come il counseling
possa aiutarci.
Oggi
condivido con voi il primo dei due: “Dal Ben-Essere all’Essere UNO”.
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