giovedì 22 ottobre 2015

Astroturfing, la creazione del consenso ingannevole


“Si chiama astroturfing, ed è uno dei reati più difficili da scovare. È direttamente collegato al marketing, e in sostanza è composto da una serie di azioni ingannevoli che tendono a creare un'opinione positiva (o negativa) rispetto a un prodotto”. (qui l'articolo del Sole 24Ore).

La rete ormai ci mette tutto su un piatto d'argento e prima di acquistare qualsiasi bene o servizio ci affidiamo ciecamente a quanto leggiamo su internet: la reputazione che si crea intorno a quel professionista o a quel prodotto è fondamentale. E fin qui tutto bene se le recensioni fossero veritiere e verificabili. Ma a quanto pare non è sempre così e, oltre al solito sciocco a cui non stai simpatico o allo sprovveduto che non capendo ti ricopre di insulti, ci sono persone che di mestiere, a pagamento, creano false recensioni che possono intaccare la reputazione di altri, sconsigliare l’acquisto di un prodotto o il soggiorno in quel determinato albergo.

A quanto pare è un fenomeno diffuso che colpisce tutti i settori: dalla politica all'economia, dal benessere alla grande distribuzione.
La "reputazione" ai tempi di internet si basa sull'opinione di tutti, ma attenzione agli “influencer” che possono pilotare gusti, acquisti, opinioni, azioni.
L’atteggiamento migliore, come sempre, è di consapevolezza, di confronto e di buon senso…forse oggi merci un po’ rare.

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