Tutti conosciamo LinkedIn, il social
network dei professionisti, ma questa volta se ne parla non per le frenetiche
attività di contatti che vi si svolgono, ma per parlare di ferie. Infatti, per i lavoratori di LinkedIn,
dal 1 novembre scatta una vera rivoluzione: poter andare in ferie quando si
vuole purchè si rispettino gli impegni e le scadenze.
L'idea non è nuova e ce ne parla questo
articolo di "La Repubblica Economia e Finanza" . Accanto a casi di successo ve ne sono altrettanti che hanno prodotto nei
dipendenti effetti devastanti soprattutto quando ci si scontra con i risultati:
chi non li raggiunge viene automaticamente licenziato.
Se da una parte l’intento è di creare
senso di responsabilità e aumentare la professionalità, dall'altra si crea ansia
e stress nel momento in cui solo gli obiettivi, e non le aspettative, sono in
correlazione con quelle degli altri.
L'idea di lavorare il meno possibile
piace a molti, ma non tutti la pensano così e quindi ci si deve scontrare con
volontà e visioni diverse del mondo del lavoro.
Sicuramente serve molta maturità,
voglia di confrontarsi e soprattutto di fare emergere le proprie reali
capacità: il premio è riposarsi quanto si vuole, ma di certo per avere queste
doti serve fare un percorso interiore molto arduo che solo pochi sono veramente
disposti a fare e anche in questo sistema gli arrivisti non mancano...
“In ferie quando ti va” è un meccanismo tutto da
scoprire, da verificare e da costruire e, come sempre, la grande differenza è
fatta dalla testa e dal cuore delle persone e non dai sistemi.
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