lunedì 16 marzo 2020

SI SALVI CHI PUO’





Sembra un grido disperato, ma siamo già giunti a questo?
Non lo so, ma sono concorde con una frase che tutti attribuiscono a Darwin: “Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.

Siamo riottosi al cambiamento, anche se ci viene chiesto per pochi giorni e, anche se ci viene chiesto per salvarci o salvare chi ci sta vicino.

C’è ancora qualcosa da salvare oltre alle nostre vite?

E se la risposta è affermativa chi si salverà?

Semplice, chi saprà adattarsi e trovare un giusto spazio in ciò che ci sta accadendo.

Mi vengono in mente a Genova i Palazzi dei Rolli ed anche i palazzi nobiliari padovani: esternamente austeri non danno adito al pensare che all’interno esistano stanze lussuose o magnifici giardini, atrii imponenti che preannunciano qualcosa di bello e di inatteso, qualcosa già da respirare nel profondo. Tu entri e poi piano ti si rivela tutto lo splendore.

Non sappiamo quanto durerà questa pandemia, stiamo provando a demolirla impedendone il diffondersi così come nel passato si faceva per la peste, il colera o altri contagi.

Ci consigliano di proteggerci con l’igiene, la cura della persona, l’alimentazione, l’isolamento, tenendo alta l’attenzione su noi stessi in modo da stimolare il nostro essere a creare difese immunitarie più potenti. Tutto sacrosanto.

SI SALVI CHI PUO’



COME POSSIAMO SALVARCI?

Ci hanno dato delle regole alle quali attenerci. Facciamolo.

Ricostruiamo il nostro carattere.

E’ il momento per pensare, leggere, studiare, dedicarci al riposo (noi che possiamo e che non siamo in prima linea a combattere… e qui va il mio GRAZIE ai tanti medici, paramedici, operatori, volontari, forze dell’ordine, ma anche chi ci permette di avere - direttamente e indirettamente - i nostri viveri…).

Ci salveremo veramente se sapremo ritrovare noi stessi, la nostra identità più profonda, alimentare la voglia di ricostruire. Saremo insomma come quei palazzi di Genova o Padova sopravvissuti a secoli di lotte, guerre e carestie: magnificamente tutti da scoprire.

Come e cosa possiamo fare?

Possiamo meditare insieme, parlare delle tue paure e dei tuoi sogni, di cosa faremo quando tutto sarà finito perché quando tutto sarà finito avremo tanto da fare e dobbiamo essere pronti per noi stessi e per le persone a cui vogliamo bene. 

“Ti ascolto, parlami”: è il mio contributo completamente gratuito come counselor a questa emergenza.

“TI ASCOLTO, PARLAMI”.
Paolo G. Bianchi
cell. 328 8755091
skype: paolo giuseppe bianchi

Lomazzo (CO), via Unione 2,
Buttrio (UD), c/o Romina Tulissi Via Divisione Julia 14/2 


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