“Essere felici è un'arte, che disimpariamo ogni giorno: quando mettiamo il piede in una pozzanghera e invece di ridere ci preoccupiamo delle scarpe, quando non guardiamo un arcobaleno, perché dobbiamo guidare e non possiamo fermarci.
Quando una falena diventa un fastidio e non più qualcosa di cui meravigliarsi.
Quando lasciamo che il mondo diventi una preoccupazione e non qualcosa da guardare, con curiosità e gioia.
La felicità arriva così, ogni giorno e se non la si riconosce, diventa rimpianto.
Rimpianto per tutte quelle volte in cui, avremmo potuto essere felici, ma non lo abbiamo fatto.
Ad essere felici, ci vuole allenamento.”
- Simona Barè Neighbors
IPHM Paolo G. Bianchi
International Practitioner of Holistic Medicine - Terapie Olistiche e
Bionaturali
Lomazzo (CO) - Buttrio (UD) - 328 8755091
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2 commenti:
Bellissimo pensiero.
Mi ha fatto venire in mente Pascoli quando parla del fanciullino che è in noi. Finché siamo bambini siamo noi il fanciullino che si affascina alla visione di un fiore o dell'arcobaleno, ma una volta che si diventa adulti non riusciamo più a sentire la sua voce perché la nostra mente è affollata da pensieri riguardanti cose che consideriamo più importanti, come il lavoro. Spesso se vediamo un fiore non ci affasciniamo più o anche solo alla visione del cielo.
Ormai siamo abituati a fare tutto di fretta e con tempi di scadenza a causa della società capitalistica...come fai a goderti la visione di un arcobaleno se sai che tra 5 minuti sarai lì da troppo tempo e dovrai riprendere a fare le cose che fai sempre, quelle che ormai consideriamo importanti rispetto al resto. Se ti fermi ad osservare un fiore rimani indietro mentre tutto il mondo va avanti. Forse a volte rimanere indietro vale la pena.
Cara Noemi,
le cose belle richiedono tempo e non è mai tempo perso, anzi...
Grazie
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