martedì 9 settembre 2025

E TU SEI CONNESSO?

 







Scegliere la Connessione: l’Arte di Ritornare alla Vita

 “Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.” — Carl Gustav Jung

Cosa succede quando ci si sveglia davvero?
Forse si sente il vuoto. Il rumore del silenzio. Il battito del cuore dimenticato.
Oppure ci si accorge che, pur circondati da messaggi, notifiche, reti e satelliti, non si è più connessi a nulla.

Viviamo in un paradosso digitale: mai così raggiungibili, mai così soli. Mai così informati, mai così smarriti.
Eppure, una parte di noi lo sa: l’unica connessione che conta è quella che ci riconduce a noi stessi, agli altri, alla natura, al respiro.

 “Tutto si tiene”, scrive Italo Calvino ne Le città invisibili, ed è in questa invisibile rete di relazioni che la nostra salute, la nostra anima e la nostra stessa identità prendono forma.

Viviamo in un’epoca in cui siamo sempre connessi, ma raramente connessi veramente. I nostri dispositivi si sincronizzano in millisecondi, ma noi disimpariamo ogni giorno la connessione più antica e vitale: quella con noi stessi, con l’altro, con il cosmo.

La Medicina Tradizionale Cinese (MTC), da millenni, ci invita a riconoscere i legami profondi tra corpo e spirito, tra Cielo e Terra, tra l’Uomo e l’Universo. È la scienza dell’interrelazione, la filosofia della connessione consapevole. Ogni sintomo, nella visione orientale, è segnale di una disarmonia, di una rottura del dialogo tra le parti: tra organi, emozioni, stagioni, pensieri. E ogni guarigione comincia proprio dal riconnettere.

Il filosofo Martin Buber parlava di relazione come fondamento dell’esistenza: “L’uomo diventa Io nel momento in cui dice Tu”. Senza l’altro, non siamo. Anche nella fisiologia moderna, si osserva che cellule isolate degenerano più velocemente: senza un ambiente, senza comunicazione cellulare, perdono funzione e identità. Allo stesso modo, noi esseri umani privi di relazioni autentiche perdiamo coerenza, ci infiammiamo, ci ammaliamo.

Ecco che il cuore, in MTC, non è solo organo fisico, ma è il “Palazzo dello Shen”, la dimora della coscienza e della connessione empatica. Quando il Cuore è vuoto, confuso o agitato, la persona è sradicata. Quando invece è sereno, calmo e centrato, siamo capaci di relazioni profonde, autentiche e nutrienti. Il cuore è la nostra antenna, il ponte tra cielo e terra.

Nel Tao Te Ching, Lao Tzu afferma:

L’uomo segue la Terra. La Terra segue il Cielo. Il Cielo segue il Tao. Il Tao segue ciò che è naturale.”

Essere connessi significa quindi seguire il ritmo delle cose, non opporsi al fluire, ma entrarvi come goccia nel fiume. 

In MTC, ogni organo è in relazione con uno spirito-emozione (Hun per il Fegato, Po per il Polmone, Shen per il Cuore...) e ogni relazione che instauriamo con l’esterno trova un’eco nei nostri organi.

Ogni rottura è anche un danno interno.

Ogni legame guarito è una riparazione fisiologica.

L’intervento olistico, allora, non cura “il problema”, ma riattiva i circuiti, restituisce senso e sinergia. Una seduta di riflessologia, un trattamento con campi elettromagnetici pulsati, un riequilibrio con i fiori vibrazionali sui punti energetici... tutto questo è un modo per rimettere in comunicazione i vari livelli dell’essere.

Persino le parole possono guarire, quando sono dette nel momento giusto, con la giusta vibrazione. Ogni suono, ogni contatto, ogni presenza è potenzialmente una cura connettiva. Come nei monasteri buddisti o nei cori benedettini, il suono e la vibrazione diventano ponte tra l’umano e il divino, tra il visibile e l’invisibile.

Scegliere la connessione non è un gesto poetico: è un atto di sopravvivenza. In un mondo di iperstimolazione, isolamento e disgregazione interiore, riconnettersi è la più alta forma di medicina. È un atto rivoluzionario.

E tu, che leggi, vuoi restare in ascolto del rumore o sentire il tuo battito?

Vuoi “funzionare” o vivere?

Vuoi guarire sintomi o ritrovare la tua armonia originaria?

È il momento di scegliere, di interrompere l’automatismo, la distanza, la superficialità.

Ti invito a fermarti, a respirare, a riconnetterti. Con il tuo corpo. Con il tuo sentire. Con chi può accompagnarti in un cammino di vera integrazione.

La porta è aperta. La connessione è qui, ora. Sceglila.

 

Bibliografia essenziale:

  • Wang, Y., et al. (2022). Heart–Brain Communication in Traditional Chinese Medicine. Frontiers in Integrative Neuroscience.
  • Capra, F. & Luisi, P. L. (2021). The Systems View of Life: A Unifying Vision. Cambridge University Press.
  • Zhao, L. et al. (2023). Acupuncture and Heart-Brain Communication: From Theory to Mechanisms. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.
  • Rosenberg, M. B. (2020). La comunicazione nonviolenta: un linguaggio di vita. Esserci Edizioni.

 


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