È venerdì mattina. Le strade brulicano di persone con carrelli pieni e occhi brillanti di desiderio. Il Black Friday è arrivato, e con esso la promessa di abbondanza, sconti irresistibili e la frenesia collettiva di chi vuole “avere di più”. Ma cosa si nasconde davvero dietro a questo rituale moderno? Dietro il luccichio dei cartelloni e il frastuono dei consumi, c’è una storia antica: la tensione eterna tra desiderio e equilibrio, tra fame di possesso e bisogno di armonia interiore.
Il Black Friday può essere visto come un moderno mercato rituale. Come nei villaggi antichi, dove la festa del raccolto trasformava il consumo in rito e comunità, oggi il consumo di massa diventa celebrazione e tensione allo stesso tempo. “Non c’è amore più sincero di quello per l’oggetto desiderato”, scriveva Erich Fromm (L’arte di amare), e in questa frase si legge il senso profondo del nostro impulso: non solo bisogno, ma anche un vuoto da colmare, un’energia emotiva da saziare.
In termini di Medicina Tradizionale Cinese, l’abbuffata di sconti stimola il Meridiano dello Stomaco e della Milza, organi che regolano non solo la digestione fisica, ma anche la nostra capacità di nutrirci emotivamente.
Il desiderio compulsivo di acquistare può essere interpretato come un eccesso di energia “Yang” superficiale, un fuoco che cerca appagamento fuori da noi stessi. Lao Tzu ci ricorda: “La natura non ha fretta, eppure tutto si realizza” (Tao Te Ching), un invito a rallentare, osservare e ritrovare il ritmo naturale dentro di noi.
Il filosofo Aristotele ci guida con la sua saggezza occidentale: “La virtù sta nel mezzo” (Etica Nicomachea). Applicata al Black Friday, questa frase diventa monito: non è il possesso smisurato a darci felicità, ma l’equilibrio tra ciò che vogliamo e ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Anche Confucio, con la sua calma ponderata, ci ammonisce: “Non importa quanto lentamente procedi, finché non ti fermi” (Analetti). Fermarsi, riflettere, osservare i propri desideri: ecco il segreto per trasformare la frenesia del consumo in pratica di consapevolezza.
Il Black Friday, dunque, non è solo shopping: è uno specchio del nostro rapporto con l’abbondanza, con il desiderio e con la nostra energia vitale. Ogni acquisto diventa un’occasione per osservare il flusso di Yin e Yang dentro di noi, per chiedersi se stiamo nutrendo il corpo e lo spirito o solo l’ego momentaneo.
La prossima volta che ti troverai davanti a un cartellone rosso con scritto “Sconto 70%”, fermati. Respira. Chiediti: sto comprando per vero bisogno o per il desiderio di riempire un vuoto? Trasforma la corsa agli sconti in un esercizio di equilibrio interiore. Inizia oggi: osserva, scegli, equilibra.
Il vero tesoro non è ciò che metti nel carrello, ma ciò che coltivi dentro di te. PARLIAMONE!!!
Bibliografia essenziale:
- Fromm, E. (1956). L’arte di amare.
- Lao Tzu. Tao Te Ching.
- Aristotele. Etica Nicomachea.
- Confucio. Analetti.
- Kaptchuk, T. J. (2000). The Web That Has No Weaver.

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