lunedì 25 maggio 2020

IPPOCRATE, OLISTICA


Ippocrate, tutti sanno, è il padre della medicina (460 a.C. - 377 a.C,): è stato lui a stabilirla come vera e propria professione distinguendola dalla filosofia e dalla teurgia. 

Sono state le sue opere, misto delle conoscenze mediche fino allora utilizzate, a identificare le modalità  di approccio e cura dei pazienti sperimentate fino ad allora.

Non è un caso che ancora oggi i medici, giurino con le sue parole, accettandole come codice etico e comportamentale e promettendo per il bene dei loro pazienti, onestà, integrità, riservatezza e soprattutto disponibilità.

Ippocrate non cosiderava la malattia in sè, ma la persona malata nella sua interezza  (così come facevano già anche molte medicine orientali): corpo, mente e spirito non dovevano essere trattati come parti separate e distinte. 

L'approccio che ne nasce è il prendersi cura del paziente e non interessari solo della malattia.

Per questo è una figura fondamentale anche per chi opera nel campo olistico dove si sostiene e si energizza la parte "sana" della persona" in modo da avviare i processi di "autoguarigione"(che ogni persona naturalmente possiede), verso la parte "malata" e agevolandone così le cure in atto.





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