Danzaterapia: l’Arte del
Movimento Come Cura tra Neuroscienze e Medicina Tradizionale Cinese
“Il corpo dice ciò che le
parole non possono.” — Martha Graham
Nell’epoca della iperconnessione digitale e dell’alienazione emotiva, il corpo viene spesso relegato a un semplice contenitore della mente, un veicolo da ottimizzare, potenziare o correggere. Eppure, esso resta il primo e più autentico mediatore della nostra esperienza nel mondo. La danzaterapia, disciplina che coniuga movimento, espressione corporea e ascolto interiore, si propone come un ponte tra emozione e consapevolezza, tra sofferenza e trasformazione.
Pur non occupandomi di danza mi ha incuriosito l'approccio in particolare di una scuola e quindi ritengo dover valutare l’importanza della danzaterapia nella società contemporanea, il suo impatto
sulla salute mentale e fisica, il riconoscimento da parte della medicina
occidentale e il suo profondo radicamento nei principi della Medicina Tradizionale
Cinese (MTC), dove il corpo è percepito come strumento di armonia energetica.
Nel mondo odierno, contraddistinto da un ritmo accelerato e da un diffuso senso di disconnessione, la danzaterapia assume un valore sociale crescente. Essa consente di:
- Ristabilire un contatto autentico con sé stessi.
- Esprimere emozioni non verbalizzabili.
- Ridurre lo stress e migliorare la qualità della
vita.
Numerosi studi dimostrano come la
danzaterapia sia particolarmente utile nel trattamento di disturbi d’ansia,
depressione, disturbi post-traumatici da stress, problematiche relazionali e
disordini psicosomatici (Koch et al., 2021). Inoltre, essa promuove inclusione
e coesione, soprattutto in contesti educativi, riabilitativi e multiculturali.
In ambito clinico, la
danzaterapia è oggi utilizzata come supporto nei seguenti ambiti:
- Oncologia (miglioramento della qualità della vita
nei pazienti oncologici).
- Psichiatria (riduzione dei sintomi nei pazienti con
schizofrenia o disturbi dell’umore).
- Geriatria (prevenzione del decadimento cognitivo e
supporto alla mobilità).
- Riabilitazione neurologica (es. Parkinson, ictus).
In MTC, il corpo è il veicolo dell’energia (Qi) e della coscienza. Ogni movimento, emozione o disequilibrio è espressione di una dinamica energetica che coinvolge i Meridiani e gli Zang-Fu (organi energetici). Il concetto di danzaterapia, pur non essendo presente nella forma occidentale, è profondamente coerente con le pratiche della MTC:
- Il Movimento come Cura: Il Qi Gong, ad
esempio, è una forma di ginnastica energetica che unisce movimento,
respiro e intenzione per armonizzare l’energia interna.
- Le Emozioni e i Cinque Elementi: Ogni
emozione in MTC è legata a un organo. La rabbia al Fegato, la gioia al
Cuore, la tristezza ai Polmoni, la paura ai Reni, la rimuginazione alla
Milza. Attraverso la danzaterapia è possibile esprimere, trasformare e
riequilibrare queste emozioni bloccate.
- Il Corpo come Campo di Risonanza: La MTC
riconosce che il corpo può risuonare con frequenze sottili, con i suoni
(come nel metodo dei sei suoni terapeutici del Qi Gong), con il respiro e
con i movimenti naturali. La danza, in questo senso, diventa veicolo di
armonizzazione profonda.
Secondo quanto analizzato la danzaterapia può essere utile in molteplici situazioni per esempio:
- Nei disturbi psicosomatici per il rilascio delle tensioni corporee ed emotivi
- Nei traumi per la rielaborazione attraverso il ritmo e il corpo
- Nell’adolescenza per la costruzione dell’identità e autostima
- In menopausa per la riconnessione con il corpo e il femminile
- In oncologia per l’aumento della vitalità e la riduzione del dolore percepito
- Negli anziani per la stimolazione cognitiva e la prevenzione dell’isolamento
In particolare, la danza facilita la reintegrazione di parti frammentate dell’identità, favorendo un processo di guarigione profondo, spesso inaccessibile tramite la sola parola.
L’unione tra danzaterapia e Medicina Tradizionale Cinese (parte che mi tocca più direttamente) rappresenta un’opportunità unica per sviluppare un approccio terapeutico completo. La danza può essere vista come una forma spontanea di Qi Gong emozionale, dove il corpo si muove secondo la saggezza del Cuore (Shen) e la risonanza dei Meridiani.
Integrare queste due visioni
significa:
- Utilizzare la diagnosi energetica della MTC per
personalizzare la danzaterapia (es. movimenti che “liberano il Fegato” per
pazienti con stasi di Qi).
- Combinare tecniche come la digitopressione o la
cromopuntura su punti specifici con il movimento consapevole.
- Sviluppare protocolli terapeutici
interdisciplinari, con équipe integrate di terapeuti corporei, psicologi e
operatori in MTC.
La danzaterapia non è solo una tecnica espressiva, ma un linguaggio terapeutico che reintegra il corpo come strumento di conoscenza e cura.
Il dialogo tra medicina occidentale e MTC ne esalta il potenziale trasformativo, permettendo una cura che va oltre il sintomo e tocca l’essere nella sua interezza.
In un mondo che ha bisogno di
riconnettersi con la propria umanità, danzare può diventare atto politico,
spirituale e terapeutico insieme.
Bibliografia
- Koch, S. C., Riege, R. F. F., Tisborn, K., Biondo,
J., Martin, L., & Beelmann, A. (2021). Effects of dance movement
therapy and dance on health-related psychological outcomes: A
meta-analysis update. Frontiers in Psychology, 12, 648621.
https://doi.org/10.3389/fpsyg.2021.648621
- Czernochowski, D., Pfeifer, L., Herold, F., et al.
(2022). Dancing for cognition: A meta-analysis of cognition and brain
function in healthy older adults and MCI patients. Neuroscience &
Biobehavioral Reviews, 132, 1–16.
https://doi.org/10.1016/j.neubiorev.2021.11.020
- Chen, X., Xu, Y., Guo, H., et al. (2020). Qi Gong
exercise and subjective well-being in older adults: A systematic review
and meta-analysis. Complementary Therapies in Medicine, 49, 102293.
- Wang, Q., Wang, L., & Zhang, X. (2023). The
integration of Traditional Chinese Medicine in mental health care: A
review. Chinese Journal of Integrative Medicine, 29(2), 89–97.
- Pylvänäinen, P. M., Muotka, J. S., &
Lappalainen, R. (2020). A dance movement therapy group for depression:
Participants’ experiences and clinical outcomes. Arts in Psychotherapy,
67, 101603.
Nessun commento:
Posta un commento