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Nel celebre verso che apre la Divina Commedia, Dante Alighieri scrive: “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita” (Inferno I, 1–3).
La selva oscura, metafora di smarrimento e disorientamento, si configura come il punto di partenza di un viaggio che è sia spirituale che terapeutico, riflettendo un processo di recupero e trasformazione.
Questo smarrimento non è solo esistenziale, ma secondo la visione della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), è l’indicazione di uno squilibrio energetico che interrompe il fluire armonioso del Qi, l’energia vitale che attraversa il corpo e la mente.
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2 commenti:
Trovo questa rilettura della Divina Commedia un' analisi molto veritiera e soprattutto contemporanea.
Grazie all' autore dell' articolo per questi interessanti spunti di riflessione.
grazie per la paziente lettura
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