giovedì 26 aprile 2012

L'angolo di Tiziano

Sentirsi responsabili della bellezza del mondo

Uno dei libri più belli che abbia mai letto, uno di quelli che non si dimenticano, è Le memorie di Adriano,  di Marguerite Yourcenar ....(cliccate qui per continuare a leggere)

domenica 22 aprile 2012

La teoria dei giochi

Tutti ricordiamo il matematico John Nash, magistralmente interpretato da Russel Crowe nel film "A beautiful mind" 




e la sua famosissima teoria dei giochi applicata in numerosi campi e attività.

E' Gianluca Gaggioli, esperto sui temi della qualità, a parlarcene iniziando così un percorso di collaborazione con Formazionezero. Qui trovate l'intervento di Gianluca. Grazie Gianluca e benvenuto tra noi!

venerdì 20 aprile 2012

Pensiero del fine settimana



"L'uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa è possibile che alla fine si diventi realmente incapace di farla"



L'immagine è un'opera di Calina Hiriza

martedì 17 aprile 2012

L'attenzione e la meditazione

Nel numero dello scorso febbraio la rivista Focus ha pubblicato un interessante articolo del prof. Massimo Turatto intitolato "Attenzione". 

E' un tema spinoso in quanto, secondo il prof. Turatto, proprio perché bombardati da informazioni che ci giungono in contemporanea il nostro grado di attenzione cala di continuo a favore della "distrazione patologica" causata dell'accettazione ininterrotta degli stimoli esterni. 

Nell'articolo l'attenzione viene definita come la "più scarsa risorsa umana anche se quella di maggior valore". Mappe mentali che ci aiutino a selezionare le cose più importanti, a definire scale di priorità nel prendere le decisioni sono un ottimo strumento, soprattutto se accompagnato da una pratica continua. Come fare ad allenare la cosiddetta "attenzione volontaria"? Turatto dà diversi suggerimenti ed esercizi e, tra i più efficaci cita la meditazione un "potenziamento che cambia le funzioni cerebrali e consente di vedere anche ciò che solitamente sfugge". 

Sono convinto che una maggiore consapevolezza sul nostro livello di attenzione ci può sicuramente permettere di vivere meglio. Per questo credo, e lo ribadisco, per fare di più e meglio bisogna prima imparare a sapersi fermare e a leggere ciò che ci circonda. 

Se volete saperne di più qui potete leggere l'intervista di BrainFactor al Prof. Turatto.

domenica 15 aprile 2012

Le parole che ti ho detto: adattarsi

L’adattamento è la capacità di ogni essere di adeguarsi ad una nuova situazione diventandone parte attiva, propositiva e proattiva. Al contrario, il non essere adatti ad una situazione, significa non avere capacità o conoscenze o propensioni che si allineano al nuovo scenario. 

Non tutti siamo adatti a tutto e non tutto è adattabile a tutti. Spesso ci adattiamo per necessità primarie (cibo ecc.) anche se nel medio e lungo periodo il nostro adattamento può trasformarsi in una reazione di rigetto: non ci si può adattare per l’intera vita. 
Questo rigetto si manifesta nella fuga, nella reazione esplosiva, nella necessità di cambiamento, nella voglia di migliorare e migliorarsi. 

Nella formazione viene spesso chiesto di aiutare le persone ad adattarsi a nuove situazioni. Niente di più sbagliato. Nessuno dovrebbe adattarsi se non per brevi periodi e per fare semplicemente tesoro di quella limitata esperienza: per esempio ci si può adattare durante un periodo difficile a fare un certo lavoro, ma non si è disposti a sacrificare tutta l’esistenza nel momento in cui si può optare per scelte differenziate: ovviamente queste possibilità ci devono essere per evitare di cadere nella frustrazione più nera. 

Viviamo tempi molto difficili in cui tutte le persone “normali” si adattano nella speranza di grandi cambiamenti: adattarsi è sempre e comunque duro perché comporta rinunce. L’importante, come ogni cosa nella vita, è che i risultati arrivino a fronte delle rinunce fatte.

giovedì 12 aprile 2012

L'angolo di Tiziano

Di questi tempi, con la crisi che impera, molti di noi si trovano ad affrontare seri problemi economici. Moltissimi si sentono impoveriti, si guadagna meno, si spende di più non fosse altro che per le tassazioni che ci vengono imposte, non si ha più possibilità di risparmiare. La cosa non fa piacere a nessuno.
Nell'Angolo di Tiziano, vi invito a leggere il suo nuovo interessante articolo dal titolo "Meglio ricchi o meglio poveri"?

Colgo l'occasione per ringraziare tutti i lettori, e sono stati veramente tanti, che hanno accolto favorevolmente questa nuova rubrica e Tiziano Cornegliani che come sempre ci dà nuovi buoni spunti di riflessione.

martedì 10 aprile 2012

Si può fare



"Si può fare" è una frase che si sente sempre meno, sostituita da un miliardo di scuse e problemi spesso riconducibili alla crisi che ormai sembra essere la scappatoia ideale per "non fare".

"Si può fare" è anche il titolo di un film bellissimo del 2008 in cui un sindacalista che definirei  definirei "innovativo" viene mandato a dirigere una fatiscente cooperativa di lavoro che  ha lo scopo di tenere occupati dei malati mentali. 
Tra assemblee improbabili assemblee dei soci, leggi di mercato applicate in modo assurdo, direzioni di cantiere strampalate e formazioni casual ne uscirà una fantastica cooperativa specializzata nella realizzazione di parquet artistici che vincerà anche una gara d'appalto per la metropolitana di Parigi.
 
Un film che fa sorridere e anche riflettere molto sui sani, sui malati (ma chi non lo è?), su cosa è importante nella vita in un continuo mettersi in discussione da parte di tutti i protagonisti: alla fine prevale la voglia di fare, di sentirsi realizzati
attraverso il lavoro, di trovare punti di incontro con i responsabili sanitari,  tra "malati e sani" il tutto con un unico scopo: si può fare e si farà.

Da vedere perché il lavoro aiuta davvero tutti a ritrovare dignità e perché c'è una dignità anche nel farlo con degli ideali a volte scomodi.
Voto 10

venerdì 6 aprile 2012

mercoledì 4 aprile 2012

Scienza, meditazione e benessere

A quanto pare l'interesse del mondo scientifico per la meditazione si fa sempre più intenso: "Alcune pratiche di meditazione riescono a «spegnere» l'attività di un'area cerebrale responsabile dell'insorgere nella mente di ansietà e preoccupazioni sul futuro e dell'incapacità di concentrarsi semplicemente sul presente". 

Lo indica una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences da parte di un gruppo di studiosi americani guidati dal professor Judson Brewer del Department of Psychiatry della Yale University School of Medicine di New Haven. E ne parla ampiamente un articolo su Corriere Salute.

Addirittura secondo il gruppo di studiosi capitanati dal Prof Weber, la meditazione ha effetti positivi non solo sulla concentrazione ma anche sulla prevenzione dell'Alzheimer. 

Per questo vale la pena imparare a meditare, per noi stessi, per le persone che ci circondano, insegnarlo negli ambienti di lavoro per ridurre lo stato di stress nei momenti di tensione e produrre ambienti più favorevoli alla produzione di idee: strade che sto percorrendo da anni con tante persone e che oggi trovano sempre più conferme del loro profondo valore.

lunedì 2 aprile 2012

"The artist": l'orgoglio muto


Un tempo si diceva che l'orgoglio rende ciechi, ma nel caso di “The Artist”, vincitore quest' anno di 5 premi Oscar, devo dire che rende anche muti.