Quando la scuola diventa fonte d’ansia: come aiutare i bambini con approccio naturopatico e tanto cuore
L’ansia scolastica è un fenomeno sempre più diffuso tra i bambini in età scolare soprattutto ora che siamo a fine corsi.
A volte si presenta come un dolore alla pancia al mattino, altre volte come insonnia, irritabilità o crisi di pianto prima di andare a scuola.
Il bambino non sempre riesce a verbalizzare le sue emozioni, ma il corpo parla per lui. In questi casi, è fondamentale che il genitore non minimizzi il disagio, ma lo accolga e lo accompagni, con dolcezza e fermezza, verso una nuova sicurezza.
In una società frenetica e iperstimolata, la figura materna ha ancora oggi un ruolo insostituibile come radice emotiva.
Non è un caso che molti episodi di ansia si manifestino proprio nei momenti di separazione: al mattino, nel distacco per andare a scuola, o la sera, quando si elabora la giornata.
La madre è la prima figura di attaccamento e il suo sguardo, il suo tocco, la sua voce possono calmare il sistema nervoso del bambino.
Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby (1988), un bambino che si sente visto, contenuto e ascoltato dalla madre svilupperà nel tempo un “sé sicuro” capace di affrontare le sfide scolastiche con maggiore responsabilità e sicurezza.
Molti genitori offrono inconsapevolmente lo smartphone come “antistress” per calmare i figli.
Tuttavia, diversi studi hanno evidenziato che l'uso precoce e prolungato del cellulare nei bambini può peggiorare l’ansia, disturbare il sonno e compromettere le funzioni cognitive (Twenge et al., 2020).
Il cellulare non dovrebbe mai essere usato come strumento per distrarre il bambino dall’ansia. Meglio costruire rituali rassicuranti: disegnare insieme, leggere un libro, fare una passeggiata nella natura. Il contatto umano e reale è la miglior medicina per l’insicurezza.
L’approccio naturopatico può essere un valido alleato per sostenere i bambini in modo naturale. Ogni rimedio va sempre personalizzato e preparato da un professionista del settore e assunto per almeno 3 settimane con regolarità: i risultati si vedono quasi subito, ma vanno mantenuti nel tempo!
Se ciò non bastasse è importante un consulto adeguato con una ricerca più approfondita delle cause.
Spesso il bambino non chiede soluzioni, ma semplicemente di essere ascoltato.
Parlare della scuola non solo per analizzare i voti o i comportamenti, ma per scoprire emozioni, gioie e fatiche, crea uno spazio relazionale in cui il bambino può sentirsi accolto, senza giudizio.
Superare l’ansia scolastica non significa cancellare la paura, ma aiutare il bambino a conviverci con più fiducia.
La presenza costante e rassicurante della madre, l’eliminazione di stimoli eccessivi (come il cellulare), e il sostegno di tecniche dolci come la floriterapia o un professionista specializzato nel settore (psicoterapeuta infantile/pediatrico), rappresentano un cammino sinergico verso l’equilibrio.
Ogni bambino è unico, e anche l’ansia, se ascoltata e accolta, può diventare occasione di crescita e consapevolezza.
Bibliografia essenziale
- Bowlby, J. (1988). A secure base: Clinical applications of attachment theory. Routledge.
- Twenge, J.M., Spitzberg, B.H., & Campbell, W.K. (2020). Less in-person social interaction with peers among U.S. adolescents in the 21st century and links to loneliness. Journal of Social and Personal Relationships, 37(6), 1892–1913.
- Siegel, D. J. (2020). The Power of Showing Up. Ballantine Books.
- Brown, N., & Gerbarg, P. (2021). Non-Drug Treatments for Childhood Anxiety, ADHD and Depression. W.W. Norton.
- Australian Bush Flower Essences official site: www.ausflowers.com.au
- Bach Centre: www.bachcentre.com
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