giovedì 31 gennaio 2013

Pensiero del fine settimana

"Se prima di tutto potessimo sapere 
dove siamo e dove stiamo andando, 
potremmo meglio decidere 
cosa fare e come farlo".



L'immagine è un'opera di Kalina Hiriza

martedì 29 gennaio 2013

L'angolo di Tiziano

Parlare di crisi ci aiuta a superarla, a temerla meno, a esorcizzarla o addirittura a sfruttarla per ottenere cambiamenti positivi perché diventiamo più proattivi. Tiziano nel suo Angolo ci aiuta a riflettere su questo argomento stavolta citando Einstein. Clicca qui per leggere tutto.
 
E visto che alla mia conferenza di stasera parlerò proprio di crisi vi aspetto numerosi a Monza anche per discuterne insieme. Clicca qui per scaricare l'invito.

domenica 27 gennaio 2013

Il mio coach? Johann Sebastian Bach



Che la musica, come tante altre forme d’arte, aiuti a ritrovarsi e a sprigionare energie nascoste è ormai noto: ogni giorno leggiamo di persone che hanno tra le loro passioni studiare o “fare” arte per sfuggire dallo stress della vita e ritrovare un po’ di pace.
Non è stato molto diverso l’approccio del giovane e ormai famoso pianista Ramin Bahrami


Nato a Teheran nel 1976 ha sempre avuto in Johann Sebastian Bach il suo punto di riferimento non solo musicale, ma esistenziale. "Frequenta Bach, non ti lascerà mai solo" gli aveva detto il padre e proprio la passione di Ramin e il suo grande amore per Bach lo aiuteranno a crescere profugo in Italia, a  studiare a Milano al conservatorio Verdi e a collocarsi tra gli interpreti più acclamati del musicista tedesco.
Nel suo libro "Come Bach mi ha salvato la vita" (ed Mondadori) Ramin si racconta in tutta la sua umanità e fragilità di uomo ed artista.
La musica di Bach, dice in queste pagine, con il suo messaggio universale di libertà, armonia e bellezza "assomiglia al mondo che immagino ancora possibile".

martedì 22 gennaio 2013

L'arte che ci mette in comunicazione

Che l'arte sia "curativa" ormai è risaputo. Emozioni e sentimenti affiorano di fronte ad un quadro come ad una statua o ascoltando un brano musicale. E proprio da questo è possibile trarre un aiuto per vivere meglio la realtà di tutti i giorni. Quando poi si crea un'opera d'arte le emozioni che emergono sono ancora maggiori e la parte più profonda di sé viene messa a nudo per essere vista, toccata, ammirata. 
Laboratorio  Emotivo ha utilizzato questa immensa potenzialità  dell'arte in una mostra che ha lo scopo di mettere in comunicazione due mondi spesso distanti ma che possono avvicinarsi e dialogare attraverso le emozioni. Questi sono il mondo "normale", di tutti i giorni, e quello delle persone che soffrono di disturbi psichiatrici. Credo sia un esperimento importante perché comprendendo il disagio psichico profondo, che è sempre più presente nella nostra società, forse potremo capire di più noi stessi e i nostri processi, in una autoformazione senza troppe parole, ma solo attraverso lo spazio degli occhi e del cuore dove ognuno di noi è sempre, finalmente, libero.

Per chi volesse saperne di più:
Laboratorio Emotivo
Inaugurazione 1 febbraio, ore 18.30
Cenacolo di Bagutta, via Mauro Macchi 28, Milano
Dall'1 al 15 febbraio, mar.-sab. 11-12/14-17
cenacolodibagutta.it - lidea.mi.it

domenica 20 gennaio 2013

Le parole che ti ho detto: orizzonte

La parola orizzonte deriva dal greco horizōn (kyklos), "(cerchio) che delimita". Oggi è spesso usata, soprattutto nella formazione, per indicare una linea da raggiungere, una meta, un obiettivo.
Quello che mi piace maggiormente ricordare è che l’orizzonte essendo quella linea immaginaria che delimita la terra dal cielo, ci rende evidente che dobbiamo sempre essere concreti, anche quando aspiriamo a cose superiori.

A volte però l’orizzonte scompare (mi è capitato vedere questo fenomeno nel delta del Po) divenendo tutt’uno. È un effetto bellissimo nel quale ci si sente immersi in uno spazio infinito, luminoso e in uno stato di "stasi-dinamica".
L’orizzonte è però anche un divenire, più si avanza e più se ne presenta uno nuovo ricordandoci del nostro cammino di miglioramento continuo.

giovedì 17 gennaio 2013

Pensiero del fine settimana


“ (…) Mi riferisco alla riscoperta e alla realizzazione dell’unità fondamentale dell’uomo; la ricostituzione del senso unitario della vita tra corpo, psiche, mente riferiti alla coscienza. In particolare in Occidente, all’incirca negli ultimi ventiquattro secoli, essi sono stati tenuti separati, il che ha anche consentito di realizzare il grande impianto della nostra civiltà. Soprattutto sono stati separati mente, corpo, spirito e materia, la psiche oscillante fra i due e la coscienza ridotta di fatto ad attività censoria; una sorta di grillo parlante dei buoni e cattivi comportamenti”.

Gian Carlo Calza* da Diverso, eccentrico, straordinario, Ed. Quaderni di MaieuticaCentro Coscienza Milano 

* Professore universitario, curatore di mostre e Presidente di Centro Coscienza
L'immagine è un'opera di Calina Hiriza

domenica 13 gennaio 2013

La meditazione

Un amico del blog mi ha segnalato un interessante articolo apparso sul Corriere della Sera dal titolo "Meditazione in ospedale? Il cervello trae profitto dal diradarsi dei pensieri". L'esperimento è interessante perché affianca alle cure avanzate di un reparto oncologico dell'ospedale di Bologna un percorso di meditazione tibetana.
E' ormai fuori dubbio che chi medita ha una vita più serena, sa ascoltare di più se stesso e gli altri e quindi, in quel percorso di autoguarigione tanto auspicato dalle medicine orientali, parte avvantaggiato.

Sarà interessante poter testare in modo serio e scientifico questa esperienza e condivido appieno quanto proposto proprio nell'articolo: cercare di verificarne i  benefici non solo in termini generali, ma anche percentuali. Certo è che ogni persona è diversa e ha reazioni differenti proprio sulla base del proprio carattere, delle sensibilità e di come sa vivere le emozioni. I parametri da tenere presenti sono molti, ma di una cosa sono certo: la meditazione porta l'aumento della consapevolezza e una maggiore capacità di astrazione quindi anche l'accettazione da una parte e la voglia di migliorarsi dall'altra. Aspettiamo quindi i risultati della ricerca nella speranza che siano positivi prima di tutto per le persone che vi si sottopongono diventando così patrimonio di tutti.

giovedì 10 gennaio 2013

L'angolo di Tiziano

"L’anno nuovo mi ha riportato alla mente la famosa Operetta morale “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere”, di Giacomo Leopardi".
Tiziano come sempre nel suo "Angolo" ci invita alla riflessione, questa volta apre le porte alla speranza, virtù di cui tutti abbiamo un infinito bisogno.

martedì 8 gennaio 2013

Attraversare le acque della crisi: imprenditori e imprese tra presente, passato e futuro

Cosa significa "cultura d'Impresa" ed "essere imprenditori" in tempo di crisi? Quali sono i fattori di maggior rischio per un imprenditore alle prese con un mercato incerto al quale si deve fare fronte con coraggio, motivazione e soprattutto tanta speranza? Si può pensare di attraversare le acque della crisi, come?
Sono alcune delle domande su cui rifletterò con voi durante la serata "Attraversare le acque della crisi: imprenditori e imprese tra presente, passato e futuro" organizzata dall' Associazione San Giuseppe Imprenditore, Eco-Network e Imprese che Resistono per martedì 29 gennaio 2012 allo Sporting Club di Monza, ore 20:30.
Per chi fosse interessato l'ingresso è gratuito e qui trovate il modulo di adesione
Qui invece la locandina della serata.

giovedì 3 gennaio 2013

2013: un e-book tra antropologia, counseling e neuroscienze

Iniziamo il nuovo anno con un regalo per tutti i lettori del blog: il mio nuovo e-book "Due anni con BrainFactor tra antropologia, counseling e neuroscienze" che raccoglie due anni di lavoro con BrainFactor.

Un sentito ringraziamento al Dott. Ambrogio Pennati, al Dott. Massimiliano Zonza e al Prof. Marco Mozzoni per quanto hanno voluto scrivere come introduzione all'e-book.