martedì 15 maggio 2012

Sulle strade del silenzio


Giorgio Boatti
Il libro di Giorgio Boatti "Sulle strade del silenzio", viaggio per i monasteri d'Italia" sta riscuotendo veramente un grande interesse (Rai Radio 3 ne parla qui).

Mi ha colpito vedere come un giornalista che si è sempre interessato di politica abbia deciso di bussare alle porte dei monasteri per chiedere ospitalità e capire...
Capire cosa? Il senso del mondo monastico, della Regola che lo guida, del nascondimento fatto però di lavoro costante e dedizione alla propria interiorità, di comunità piccole e grandi capaci di dare risposte grandi anche ai piccoli problemi.
Quello con Giorgio è stato un incontro casuale (sempre ammesso che esista il caso) in un corridoio dell'Abbazia di Praglia durante un mio Abbey Programme e da lì è nata una grande amicizia e una profonda stima comune (qui è citato anche Abbey Programme e il libro Ora et labora!!!)

A volte, anche quando si sa di possedere una grande ricchezza si rischia di lasciare che gli occhi e il cuore ci si abituino: con questo viaggio di Giorgio al quale ho partecipato idealmente ricevendo le sue rapide telefonate da un monastero all'altro, ho riscoperto il dono di quella Regola antica di 1500 anni ma oggi tanto attuale per la sete di risposte di cui tutti abbiamo bisogno.

Grazie Giorgio per il tuo libro e per la tua amicizia.

domenica 13 maggio 2012

La chimica dell’amore

La chimica può "spiegare" l'amore? Si possono ricondurre sensazioni romantiche e passionali all'azione di una molecola? E' uno dei temi dell'ultimo congresso di Neuroetica che si è tenuto all'Università di Padova. 

Domenica Bruni del Dipartimento di Scienze cognitive dell'Università di Messina ha spiegato a BrainFactor come la scienza sia oggi in grado di ripercorre le "vie molecolari delle emozioni". Argomento interessante soprattutto se pensiamo che emozioni e sentimenti governano le nostre azioni e reazioni nelle situazioni della vita personale e professionale: capirle può aiutarci ad essere più ricettivi e reattivi, a prevenire i problemi e a risolverli. 

giovedì 10 maggio 2012

L'angolo di Tiziano

Un nuovo appuntamento con Tiziano che oggi ci invita a rifletere su "Quanto siamo liberi".
Cliccate qui per scaricare l'articolo.

martedì 8 maggio 2012

La fiducia



La fiducia è una cosa seria: difficile da conquistare, facile da perdere e impossibile da riconquistare quando è stata tradita. Tutti ne abbiamo bisogno: la pretendiamo e la elargiamo a seconda delle necessità... 

Ne parlo nel mio ultimo articolo su Brainfactor. 

domenica 6 maggio 2012

Una lezione imprenditoriale

"Uno su mille ce la fa", diceva una canzone di un po' datata; oggi purtroppo dati e statistiche evidenziano che farcela, che fare gli imprenditori è ancora più difficile. 

Lo doveva ben sapere anche Cristian Stangalini che nonostante il licenziamento decide di aprire un'attività propria dando di nuovo un lavoro ai colleghi disoccupati come lui. E' una storia controcorrente, di quelle che ridanno fiducia e che potete leggere qui.

Quello che Stangalini ha fatto ci fa ancora credere nel lavoro e nella passione: temerario, folle, fortunato, l'idea del secolo? Forse è solo la voglia di riuscire a farcela per sé e per le persone che con lui lavorano. 

Che dire a Stangalini? Grazie, sicuramente il suo esempio ci può essere di aiuto e stimolo a non mollare, nonostante tutto. Ne abbiamo bisogno. 

Ringrazio anche Monica, amica del blog, che mi ha segnalato questa bella storia.

giovedì 26 aprile 2012

L'angolo di Tiziano

Sentirsi responsabili della bellezza del mondo

Uno dei libri più belli che abbia mai letto, uno di quelli che non si dimenticano, è Le memorie di Adriano,  di Marguerite Yourcenar ....(cliccate qui per continuare a leggere)

domenica 22 aprile 2012

La teoria dei giochi

Tutti ricordiamo il matematico John Nash, magistralmente interpretato da Russel Crowe nel film "A beautiful mind" 




e la sua famosissima teoria dei giochi applicata in numerosi campi e attività.

E' Gianluca Gaggioli, esperto sui temi della qualità, a parlarcene iniziando così un percorso di collaborazione con Formazionezero. Qui trovate l'intervento di Gianluca. Grazie Gianluca e benvenuto tra noi!

venerdì 20 aprile 2012

Pensiero del fine settimana



"L'uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa è possibile che alla fine si diventi realmente incapace di farla"



L'immagine è un'opera di Calina Hiriza

martedì 17 aprile 2012

L'attenzione e la meditazione

Nel numero dello scorso febbraio la rivista Focus ha pubblicato un interessante articolo del prof. Massimo Turatto intitolato "Attenzione". 

E' un tema spinoso in quanto, secondo il prof. Turatto, proprio perché bombardati da informazioni che ci giungono in contemporanea il nostro grado di attenzione cala di continuo a favore della "distrazione patologica" causata dell'accettazione ininterrotta degli stimoli esterni. 

Nell'articolo l'attenzione viene definita come la "più scarsa risorsa umana anche se quella di maggior valore". Mappe mentali che ci aiutino a selezionare le cose più importanti, a definire scale di priorità nel prendere le decisioni sono un ottimo strumento, soprattutto se accompagnato da una pratica continua. Come fare ad allenare la cosiddetta "attenzione volontaria"? Turatto dà diversi suggerimenti ed esercizi e, tra i più efficaci cita la meditazione un "potenziamento che cambia le funzioni cerebrali e consente di vedere anche ciò che solitamente sfugge". 

Sono convinto che una maggiore consapevolezza sul nostro livello di attenzione ci può sicuramente permettere di vivere meglio. Per questo credo, e lo ribadisco, per fare di più e meglio bisogna prima imparare a sapersi fermare e a leggere ciò che ci circonda. 

Se volete saperne di più qui potete leggere l'intervista di BrainFactor al Prof. Turatto.

domenica 15 aprile 2012

Le parole che ti ho detto: adattarsi

L’adattamento è la capacità di ogni essere di adeguarsi ad una nuova situazione diventandone parte attiva, propositiva e proattiva. Al contrario, il non essere adatti ad una situazione, significa non avere capacità o conoscenze o propensioni che si allineano al nuovo scenario. 

Non tutti siamo adatti a tutto e non tutto è adattabile a tutti. Spesso ci adattiamo per necessità primarie (cibo ecc.) anche se nel medio e lungo periodo il nostro adattamento può trasformarsi in una reazione di rigetto: non ci si può adattare per l’intera vita. 
Questo rigetto si manifesta nella fuga, nella reazione esplosiva, nella necessità di cambiamento, nella voglia di migliorare e migliorarsi. 

Nella formazione viene spesso chiesto di aiutare le persone ad adattarsi a nuove situazioni. Niente di più sbagliato. Nessuno dovrebbe adattarsi se non per brevi periodi e per fare semplicemente tesoro di quella limitata esperienza: per esempio ci si può adattare durante un periodo difficile a fare un certo lavoro, ma non si è disposti a sacrificare tutta l’esistenza nel momento in cui si può optare per scelte differenziate: ovviamente queste possibilità ci devono essere per evitare di cadere nella frustrazione più nera. 

Viviamo tempi molto difficili in cui tutte le persone “normali” si adattano nella speranza di grandi cambiamenti: adattarsi è sempre e comunque duro perché comporta rinunce. L’importante, come ogni cosa nella vita, è che i risultati arrivino a fronte delle rinunce fatte.

giovedì 12 aprile 2012

L'angolo di Tiziano

Di questi tempi, con la crisi che impera, molti di noi si trovano ad affrontare seri problemi economici. Moltissimi si sentono impoveriti, si guadagna meno, si spende di più non fosse altro che per le tassazioni che ci vengono imposte, non si ha più possibilità di risparmiare. La cosa non fa piacere a nessuno.
Nell'Angolo di Tiziano, vi invito a leggere il suo nuovo interessante articolo dal titolo "Meglio ricchi o meglio poveri"?

Colgo l'occasione per ringraziare tutti i lettori, e sono stati veramente tanti, che hanno accolto favorevolmente questa nuova rubrica e Tiziano Cornegliani che come sempre ci dà nuovi buoni spunti di riflessione.

martedì 10 aprile 2012

Si può fare



"Si può fare" è una frase che si sente sempre meno, sostituita da un miliardo di scuse e problemi spesso riconducibili alla crisi che ormai sembra essere la scappatoia ideale per "non fare".

"Si può fare" è anche il titolo di un film bellissimo del 2008 in cui un sindacalista che definirei  definirei "innovativo" viene mandato a dirigere una fatiscente cooperativa di lavoro che  ha lo scopo di tenere occupati dei malati mentali. 
Tra assemblee improbabili assemblee dei soci, leggi di mercato applicate in modo assurdo, direzioni di cantiere strampalate e formazioni casual ne uscirà una fantastica cooperativa specializzata nella realizzazione di parquet artistici che vincerà anche una gara d'appalto per la metropolitana di Parigi.
 
Un film che fa sorridere e anche riflettere molto sui sani, sui malati (ma chi non lo è?), su cosa è importante nella vita in un continuo mettersi in discussione da parte di tutti i protagonisti: alla fine prevale la voglia di fare, di sentirsi realizzati
attraverso il lavoro, di trovare punti di incontro con i responsabili sanitari,  tra "malati e sani" il tutto con un unico scopo: si può fare e si farà.

Da vedere perché il lavoro aiuta davvero tutti a ritrovare dignità e perché c'è una dignità anche nel farlo con degli ideali a volte scomodi.
Voto 10

venerdì 6 aprile 2012

mercoledì 4 aprile 2012

Scienza, meditazione e benessere

A quanto pare l'interesse del mondo scientifico per la meditazione si fa sempre più intenso: "Alcune pratiche di meditazione riescono a «spegnere» l'attività di un'area cerebrale responsabile dell'insorgere nella mente di ansietà e preoccupazioni sul futuro e dell'incapacità di concentrarsi semplicemente sul presente". 

Lo indica una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences da parte di un gruppo di studiosi americani guidati dal professor Judson Brewer del Department of Psychiatry della Yale University School of Medicine di New Haven. E ne parla ampiamente un articolo su Corriere Salute.

Addirittura secondo il gruppo di studiosi capitanati dal Prof Weber, la meditazione ha effetti positivi non solo sulla concentrazione ma anche sulla prevenzione dell'Alzheimer. 

Per questo vale la pena imparare a meditare, per noi stessi, per le persone che ci circondano, insegnarlo negli ambienti di lavoro per ridurre lo stato di stress nei momenti di tensione e produrre ambienti più favorevoli alla produzione di idee: strade che sto percorrendo da anni con tante persone e che oggi trovano sempre più conferme del loro profondo valore.

lunedì 2 aprile 2012

"The artist": l'orgoglio muto


Un tempo si diceva che l'orgoglio rende ciechi, ma nel caso di “The Artist”, vincitore quest' anno di 5 premi Oscar, devo dire che rende anche muti.

venerdì 30 marzo 2012

L’angolo di Tiziano


Da oggi incomincia a collaborare con il blog e a discutere con noi Tiziano Cornegliani personaggio eclettico e grande uomo di cultura che ci aiuterà a riflettere e ad animare l'ormai consolidato "Pensiero del fine settimana".
Nel suo primo post ci parla del tempo, la nostra più grande ricchezza.
Buona lettura e benvenuto tra noi Tiziano!

Mi è capitato di riprendere in mano un libro di Seneca, “La brevità della vita”,  (De brevitate vitae, collocabile intorno all’anno 50 d.C.) tanto povero di pagine quanto immensamente ricco di contenuti. Il tema dominante di questo testo è il tempo. Ecco cosa scriveva Seneca:
 “Mi meraviglio ogni volta che vedo alcuni chiedere ad altri il loro tempo e quelli dispostissimi a concederlo… Lo si chiede [il tempo] come cosa da nulla e, come se fosse niente, questo viene accordato. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte senza saperlo, perché è incorporea e non si percepisce con gli occhi, perciò non le si dà alcun valore. Gli uomini stimano doni grandissimi pensioni e premi in denaro; per questo scopo faticano e si impegnano nel lavoro con diligenza, ma nessuno tiene in conto il tempo che usano con liberalità, quasi fosse gratuito. Ma guarda gli stessi quando sono ammalati o si trovano prossimi alla morte … li vedrai pronti a sborsare tutti i loro averi pur di vivere”.

Penso proprio che sia così. Non diamo abbastanza importanza al tempo, eppure è forse la cosa più preziosa che abbiamo. Sono certo che la stragrande maggioranza delle persone, messa alle strette, tra il dover concedere un prestito in denaro o dare un po’ di tempo preferirebbe quest’ultima soluzione....

martedì 27 marzo 2012

Benessere? Lo trovi anche in azienda

Il tempo è sempre poco e questa carenza che ci impedisce di ritagliare dello spazio per noi stessi e per il nostro benessere genera un livello di stress sempre più elevato a discapito della qualità del nostro lavoro e anche della nostra vita. Come riuscire a conciliare benessere e lavoro in azienda?
I due termini sembrano antitetici ma è provato che chi vive bene in azienda lavora anche meglio. Ed è per questo che sono sempre più le aziende piccole e grandi che offrono servizi all'interno dello spazio aziendale che aiutino le persone nel miglioramento della propria vita risparmiando tempo e denaro. 
Le proposte sono le più svariate e vanno dalla consegna dei farmaci, alla "wellness zone" con massaggi, all'apporto di esperti o "premi pagella" per i figli. Finalmente inizia a intravedersi una dimensione più umana del lavoro in cui le persone non sono numeri, ma sono il vero "capitale" dell'impresa.
No, non sto scherzando e se non mi credete leggete qui . 
Brain Whispering ed E-counseling nascono per favorire il benessere in azienda: qui trovi l'e-book gratuito "Brain Whispering il mio counseling in azienda"  e la scheda E-counseling.  Ma se vuoi saperne ancora di più contattami.
Per lavorare bene basta poco, soprattutto bisogna convincersi che sia possibile!

domenica 25 marzo 2012

Dare la parola


Un tempo, nelle campagne, era consuetudine tra i contadini acquistare e vendere bestiame dandosi una semplice stretta di mano e ancora oggi transazioni milionarie avvengono nello stesso modo tra gli ebrei chassidici. Tutto questo è possibile perché è basato su una questione di onore e di rispetto.
Certo oggi “senso dell'onore” e “rispetto degli accordi presi” sono due termini desueti: la gente si impegna senza riflettere poi manda a monte accordi d'affari con leggerezza senza accorgersi delle conseguenze e spesso pensando solo a se stessa.
Nei monasteri benedettini ho imparato il senso della "parola" data e ricevuta: bisogna forse sperimentare il silenzio per capire il significato e l'importanza di quello che diciamo? Penso di si. Per questo credo che anche in questo mondo e in questi tempi soprattutto manager, imprenditori e dirigenti che vogliono essere gli artefici di un vero cambiamento, debbano riscoprire il vero valore del dare la parola e mantenerla come facevano i vecchi contadini nella compravendita di un vitello.

giovedì 22 marzo 2012

martedì 20 marzo 2012

Il cervello zelante

Le persone zelanti piacciono a tutti, ma a volte l'eccesso di zelo può rivelarsi fatale. Perché esiste uno zelo buono e uno no: è lo zelo di chi per esempio ti propina consigli che non hai chiesto o ti insegna qualcosa senza che tu ne sia interessato o è troppo disponibile, tanto da invadere la tua privacy e la tua quiete.

Ne parlo nel mio ultimo articolo su Brainfactor a chiusura della settimana del cervello

domenica 18 marzo 2012

La meditazione rafforza il cervello

Tiziano Cornegliani, un caro amico e collega, mi ha segnalato questo interessante articolo apparso su La Stampa.it nei giorni scorsi dal titolo "La meditazione rafforza il cervello".

E' un ulteriore conferma dell'utilità della meditazione che, da pratica ammantata di misticismo, oggi ritrova il suo spazio tra gli studi scientifici che ne attestano gli indiscutibili effetti benefici. E' l'università della California a sostenerlo e sembra proprio che la meditazione "possa rafforzare le connessioni tra le cellule cerebrali consentendo al cervello di elaborare più velocemente le informazioni". 

La strada già tracciata da lungo tempo con Abbey Programme, Samurai Lab o Brain Whispering porta alla meditazione, al saper riflettere, alla riscoperta di un mondo interiore la cui forza può sicuramente aiutare ad affrontare il presente sul lavoro o nella quotidianità.

Io ci ho sempre creduto e penso che i cambiamenti a cui tutti siamo chiamati ci abbiano fatto capire quanto è importante imparare a meditare: non è più una semplice tendenza religiosa, olistica, zen, o new age, ma una realtà scientifica.

venerdì 16 marzo 2012

mercoledì 14 marzo 2012

Uomini che lavorano con le donne

Oltre ad essere una realtà oggi molto comune negli ambienti di lavoro è anche il titolo del libro di Andrea Bianchi, coach e formatore (nessuna parentela col sottoscritto), presentato di recente nella Sede del Gruppo 24Ore a Milano.
La novità del libro è che è scritto sulle donne da un uomo e per gli uomini: lo scopo è raggiungere la consapevolezza che da entrambe le parti c'è della positività, del "valore" che non può che far bene alla vita dell'azienda.
Una lettura scorrevole, senza grafici o approfondimenti bibliografici per calare i suggerimenti, le riflessioni nella quotidianità di tutti i giorni per chè il binomio uomini-donne funziona, basta crederci e buttarsi nella conoscenza dell'altro senza pregiudizi e con la mente aperta.

domenica 11 marzo 2012

Settimana del cervello 2012



In collaborazione con la Società Italiana di Neurologia (SIN) e con il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche (DNTB) dell'Università di Milano Bicocca, in occasione della Brain Awareness Week che si svolgerà in tutto il mondo dal 12 al 18 Marzo 2012, BrainFactor promuove in Italia “L'Alfabeto del cervello”. L'iniziativa è patrocinata da Dana Foundation.

Ogni giorno, dal lunedì alla domenica, BrainFactor pubblicherà una serie di articoli divulgativi con cadenza di tre al giorno su temi relativi al funzionamento del cervello le cui iniziali corrispondono alle lettere dell'alfabeto, dalla "A" alla "Z". A me è stata affidata la lettera Z: “il cervello zelante” che verrà pubblicato su BrainFactor domenica 18 marzo.

Per conoscere il programma e gli interventi nel dettaglio cliccate qui.

venerdì 9 marzo 2012

Pensiero del fine settimana

"Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, 
ma è molto importante che tu la faccia"
(Gandhi)

l'immagine è un'opera di Kalina Hiriza

mercoledì 7 marzo 2012

A la carte: il gusto della formazione

Il cibo è un fattore di cultura, la sua preparazione trasforma da sempre il mondo e le persone: per questo la cucina e il ristorante sono ottime metafore aziendali. 
Dall'esperienza della mia formazione  "à la carte" e dalla collaborazione di tre anni con la rivista QB, inserto del Messaggero Veneto e, in seguito, Magazine on-line, sono nati una serie di articoli proprio sul rapporto cibo/cucina e formazione che ho voluto raccogliere nell' e-book "Il gusto della formazione" . 
Siamo quello che mangiamo e alimentare bene il nostro corpo fa bene allo spirito, anche a quello d'impresa: buona lettura. 

lunedì 5 marzo 2012

A cosa serve il Counseling


Dopo la positiva esperienza di Lomazzo l'associazione UCM (United Cultures of Milano) nel progetto “PassaParola” e all’interno del ciclo di incontri “Conosci te stesso” ha deciso di replicare. Per questo mi ha invitato a tenere un'altro incontro per fare conoscere l'attività di counseling dal titolo:
"Counseling: ascolto, osservazione, comunicazione, relazione".

L'appuntamento è per sabato 17 marzo alle ore 15 al Villaggio Amico, via della Stazione 2, Gerenzano (Varese).

Visto l’orario pomeridiano, per chi volesse partecipare e ha dei bambini li può affidare al "Laboratorio Artistico", a cura di Tomoko Kitada, che si svolgerà in contemporanea. Entrambe le iniziative sono gratuite.

Per info: Claudia 329 0256408
claudijia@hotmail.com

venerdì 2 marzo 2012

Pensiero del fine settimana

"Pensare con la propria testa 
senza lasciarsi condizionare 
è indice di coraggio"


l'immagine è un'opera di Calina Hiriza

martedì 28 febbraio 2012

Le parole che ti ho detto: assiduità

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di sentirvi dire che non siete fatti per un determinato mestiere o che quell'idea che avete in mente non si potrà mai realizzare; ma vi sarete anche resi conto che esistono molti casi di persone che date per negate siano poi diventate famose proprio in quel campo. Cosa le ha spinte a riuscire proprio dove altri dicevano che non ce l'avrebbero mai fatta? 

Le componenti sono molte, ma a mio avviso quella preponderante è l'assiduità nel perseguire il risultato. Ricordo in una conferenza che l'astronauta Paolo Nespoli  diceva che fin da bambino sognava di fare quella professione e di aver orientato tutta la sua vita per perseguire e realizzare quel sogno. E diceva anche che, nonostante fosse quasi impossibile a molti, la sua assiduità e costanza nel costruire mattone dopo mattone quella vita lo ha fatto arrivare ad essere l'italiano con la più lunga permanenza nello spazio. 

Essere assidui significa vedere chiari gli obiettivi e orientare tutte le scelte verso quella visione, credere in se stessi, ma con sano realismo per saper trarre sempre dalle sconfitte insegnamenti positivi. Essere assidui è capire i propri limiti pur sapendo che nulla è impossibile per noi e per gli altri.

domenica 26 febbraio 2012

E ora dove andiamo?

Una bella domanda che tutti si pongono in questi tempi incerti, soprattutto di fronte alle scelte difficili, ma che è anche il titolo di un film che ho visto di recente.

L’azione si svolge in Medioriente: crogiuolo di culture antiche e religioni differenti. In un piccolo paese lontano da tutto e da tutti e dove gli echi del mondo faticano ad arrivare una comunità cristiana e una musulmana vivono integrate e in pace. A turbare la quiete sono le notizie provenienti dal resto del Paese di scontri e violenze tra cristiani e musulmani che arrivano a fatica tramite l'unica televisione funzionante nel villaggio. La buona volontà dei capi religiosi non basta a placare gli animi che si accendono sempre più alimentando odio e pregiudizi. Sono le donne allora, che da sempre hanno sofferto e soffrono della morte di mariti e figli, a prendere in mano la situazione e, unite dal dolore che le accomuna, combattono contro i loro uomini per evitare che la guerra scoppi tra le diverse fazioni. 
Tra finti miracoli, ballerine russe, cocktail di sonniferi e hashish, alla fine un colpo di scena inaspettato porterà al superamento delle barriere religiose in nome di una pace che è al di sopra di tutto. 

Un film da non perdere, divertente e che fa riflettere. Voto 9

giovedì 23 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

La mano che cura. Dialoghi con i maestri del benessere



"Trenta ritratti. Trenta interviste. Trenta maestri nell'arte del Massaggio che, dialogando con Patrizia Sanvitale, giornalista e sociologa, raccontano le tecniche di un mestiere antico e quasi magico, forte di tradizioni arcaiche e di declinazioni nuovissime.
"Questo è in breve "La mano che cura. Dialoghi con i maestri del Benessere" il libro che vi propongo oggi e che mi ha affascinato attraverso le storie di chi ha deciso di fare del massaggio la propria professione nella consapevolezza che non si tratta di una mera questione meccanica ma qualcosa di più profondo, che penetra l'anima, che rilassa o dà carica, che distende o aiuta a ritrovare pace e sicurezza.

Le tecniche e le tipologie del massaggio sono molto varie e sentirle spiegate da chi le utilizza è molto interessante come la breve storia del massaggio che ci fa capire come le sue origini si perdano nella notte dei tempi.
Paul Valèry diceva che "quello che c'è di più profondo nell'essere umano è la pelle" e dopo aver letto "La mano che cura" ne sono ancora più convinto.

Ringrazio Renato per la segnalazione.

venerdì 17 febbraio 2012

martedì 14 febbraio 2012

Una buona occasione

Hai già una mia offerta per i corsi Abbey Programme, Samurai Lab, Brain Whispering o sulle sessioni personali di counseling e sei ancora interessato a parteciparvi? 
Se entro il 30 Marzo mi invierai via mail all’indirizzo info.studiobianchi@gmail.com la tua conferma di voler effettuare il corso o le sessioni di counseling entro il 2012, ti manterrò invariato il costo preventivato, nessun aumento o adeguamento tariffario. 
Ma non solo: ti offro anche la possibilità di concordare una rateizzazione dell’investimento ai corsi ai quali vuoi partecipare. 
Non hai ancora un’offerta e sei interessato ai miei corsi? 
C’è ancora tempo: contattami prima del 30 Marzo e anche tu potrai usufruire delle stesse agevolazioni. Per gli indecisi: Perché fare formazione esperienziale in tempi di crisi. Scarica qui il mio e-book

domenica 12 febbraio 2012

Sindacato Networkers: una nuova collaborazione

E’ online da pochi giorni il mio primo articolo  per SindacatoNetworkers.it  “la prima piattaforma sindacale interamente online rivolta ai professionisti e ai lavoratori dell'ICT”.
E’ l’inizio di una nuova interessante collaborazione che mi vedrà impegnato in riflessioni su varie tematiche inerenti il lavoro nel campo della formazione e del counseling aziendale.

“Lo scopo di SindacatoNetworkers.it è quello di supportare i professionisti e i lavoratori dell'ICT nel mercato del lavoro attraverso una serie di servizi dedicati quali: la consulenza individuale online su tutte le problematiche relative al rapporto di lavoro, corsi di formazione online, (gratuiti per tutti gli iscritti) sulle professionalità e gli skills dell'ICT, offerte e annunci di lavoro del settore”.

giovedì 9 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

Abbey Programme: la mail di un amico

MRP Abate Dom Norberto Villa OSB
Mi è giunta in questi giorni la mail di P. Norberto Villa, Abate dell’Abbazia di Praglia (Padova) in riferimento al mio articolo "Un chiostro contro la crisi"

Ringrazio il caro amico per il suo sostegno e il suo appoggio oltre a quello di tutta la Comunità di Praglia, per i miei corsi Abbey Programme.
Qui potete leggere il testo della mail.

sabato 4 febbraio 2012

Paura: c’è di mezzo il mare

Due uomini si parlano al telefono, la conversazione è concitata, la situazione è di pericolo: alcune persone sono già morte. Uno dei due uomini impartisce ordini chiari e determinati, l’altro sembra non capire, lascia prevalere la paura ed ha già abbandonato la nave e i passeggeri...
Cos’è la paura e come spinge le persone a reagire in modo così differente? Ne parlo nell’articolo di questo mese su BrainFactor pensando a tutti coloro che vogliono vincere le piccole paure quotidiane per vivere meglio e ottenere più risultati da se stessi e dagli altri.

venerdì 3 febbraio 2012

Pensiero del fine settimana

 
 
Quando cesserai di voler riempire la
tua coppa di felicità, ed inizierai a
riempire quella degli altri,
scoprirai, con meraviglia,
che la tua sarà sempre piena.
(Paramansa Yogananda)

Questo pensiero del fine settimana mi è stato suggerito da Stella che ringrazio e saluto

domenica 29 gennaio 2012

Life Vest Inside


Guardate questo video

Siamo ciò che seminiamo e raccogliamo quanto abbiamo seminato, sia questo un semplice gesto o una grande impresa. Ma forse, proprio come nel video sono i piccoli gesti quotidiani a compiere i grandi cambiamenti e per partire basta solo guardarsi attorno e lasciare parlare ancora una volta il cuore. 
Buonismo? No, voglia di tornare ad essere umani. Nel Talmud (libro sacro per gli Ebrei) si dice “Chi salva una vita salva il mondo intero”, a volte basta un piccolo gesto per rendere migliore una giornata e il resto verrà da solo.


Ringrazio Antonio per la segnalazione del video e del sito da cui è tratto.

giovedì 26 gennaio 2012

Pensiero del fine settimana

Cari amici del blog a partire da oggi e fino all'inizio dell'estate ho deciso di dedicare lo spazio del pensiero del fine settimana a Gandhi.
 
Inizio proprio dal motto del mio blog con l'auspicio che queste riflessioni generino benessere e tanta motivazione al cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno. Buon cammino.



"Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere" 
 (Gandhi)


Continuate comunque a segnalarmi le frasi, gli aforismi che più vi piacciono e che più hanno ispirato la vostra vita, continuerò a pubblicarle anche durante il percorso "gandhiano".

martedì 24 gennaio 2012

Il sistema distorto


Non sono io a dirlo ma il sociologo Luciano Gallino, e non posso che trovarmi perfettamente d’accordo. Vedo troppe persone che smettono di credere nel lavoro che hanno amato fino a ieri solo perché sono i loro “capi” i primi a non dimostrarlo; mentre altre persone che vorrebbero avere un lavoro fatto anche di valori, condivisione etica e solidarietà, spesso non trovano spazi di fronte all’arrivismo e alle dure leggi dell’economia.
La formazione e il counseling in azienda possono ridurre questa forbice che allontana l’uomo dal lavoro: fare incontrare le aspettative personali con quelle aziendali. Mi accorgo sempre più che le aziende che investono sulla crescita delle persone sono quelle che ottengono di più dai loro dipendenti. Ciò che facciamo lo facciamo per noi stessi, per le nostre famiglie per la nostra soddisfazione: il lavoro è solo il mezzo per raggiungere questo e tale deve rimanere, il mezzo più sublime per dare dignità autentica.

ringrazio l'amico e collega Massimo per la segnalazione del pensiero di Gallino

domenica 22 gennaio 2012

La vita comincia a 40 anni

Un tempo si diceva così, forse per consolarsi dell’avanzare dell’età, forse per autoconvincersi che dopotutto a 40 anni si possono ancora fare molte cose; ma il British Medical Journal  riportando i risultati di una ricerca durata 10 anni e che ha coinvolto più di 7000 persone, ha completamente ribaltato la situazione. Infatti se da una parte l’età media si è alzata, gli scienziati ci dicono che già a 45 anni si cominciano a perdere i colpi partendo proprio dal cervello. E anche se le donne se la cavano meglio e i ricercatori invitano a distinguere sempre tra disturbi cognitivi minori e demenza major il dato di fatto è innegabile: le funzioni cognitive iniziano presto a declinare.

Purtroppo l’articolo non dà soluzioni immediate ma sicuramente una sana alimentazione, un po’ di moto e, come ci insegnano i più longevi, tanto ottimismo e una sana dose di autoironia, possono aiutarci a vivere meglio e più a lungo.

martedì 17 gennaio 2012

L'inquieto vivere

"Da bambino quando ero irrequieto e non riuscivo a stare fermo ricordo che mio nonno oltre al rimprovero mi chiedeva sempre in dialetto veneto: “Hai l’inquieto vivere?”. Oggi sento ancora questa domanda (evidentemente tipica di quella zona d’Italia) rivolta da mia madre e mia zia alle nipotine ancora in tenera età".

"L'inquieto vivere " è il titolo dell'articolo che mi è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista on line BrainFactor (a molti di voi già nota), testata scientifica dedicata alla ricerca sul cervello e alle neuroscienze, registrata al Tribunale di Milano, certificata HONcode dalla Fondazione Health On the Net per l'affidabilità dell'informazione medica e indicizzata come rivista scientifica peer-reviewed nella Directory of Open Access Journals (DOAJ).

Potete leggere l'intero articolo cliccando qui.

Oppure vedere tutti i miei articoli su BrainFactor cliccando qui o sull'immagine "ARTICOLI COUNSELING" che trovate a destra.

domenica 15 gennaio 2012

Il futuro incerto

Quest’anno sono riuscito ad evitare il bombardamento di oroscopi e previsioni e, francamente, in questo momento, non mi importa molto della previsione dei Maja che non mangeremo più il prossimo panettone. Quello che mi colpisce di più all’inizio di questo 2012 è come il clima di incertezza politica ed economica generale stia creando ansia e paura. Certo è che i tempi non sono da ballo in maschera, ma da qui alla catastrofe credo vi siano molti ponti da passare. 

I saggi cinesi dicevano di concentrarsi sempre sul presente, i monaci benedettini addirittura nell’attimo che scorre: cosa possiamo fare per vincere la paura che ci sta paralizzando? Credo la prima mossa sia distinguere ciò che dipende da noi in modo diretto da quello che invece non lo è. Visto che non possiamo influenzare se non marginalmente le grandi strategie internazionali, quello che possiamo fare è concentrarci sulla vita di tutti giorni distinguendo tra fabbisogni reali e aggiuntivi e verificando quali sono le cose alle quali possiamo realmente rinunciare. 

Tutto questo non farà scomparire la paura, ma abbiamo la possibilità di esorcizzarla e vivere meglio nel presente. Chi vive in uno stato di grande abbandono sa che deve fare fronte ai bisogni primari, ma la maggior parte delle persone che incontro nelle sessioni di counseling non ha questa necessità: la paura piuttosto è quella di vedere un mondo diverso da quello che si era prospettata. Forse la vera rivoluzione è ritornare ad essere meno complessi e a godere di più delle piccole cose e dei piccoli successi giornalieri. Ricordate? “Un piccolo passo per un uomo…” per arrivare alla luna e oltre.

venerdì 13 gennaio 2012

Pensiero del fine settimana


“Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”, domandò il samurai. “A chi ha tentato di regalarlo”, rispose uno dei discepoli.
“Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, disse il maestro: “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé”.
(Storia Zen) 
Questo pensiero del fine settimana mi è stato suggerito da M.Cristina che ringrazio e saluto

martedì 10 gennaio 2012

L’anno che verrà

Nessuno può sapere con certezza come sarà il 2012 e, al di là delle previsioni più o meno buone, qui a Formazionezero abbiamo deciso di fare delle piccole modifiche a partire dallo sfondo del blog, in mezzo a tanti scenari bui forse un po’ di colore aiuta!. Poi abbiamo aggiunto nella testata “Cosa posso fare per voi” e “10 motivi per scegliermi”  che pensiamo possano essere utili ai nuovi e vecchi lettori per conoscere meglio il mio metodo di lavoro. Abbiamo completato le rassegne stampa Abbey Programme  e Samurai Lab, inserito un link diretto ai miei articoli pubblicati da BrainFactor e aggiunto “Dicono di me”

Infine, non da ultimo, è in via di completamento il nuovo E-book “Il gusto della formazione”.
Grazie per la vostra assiduità nel seguirmi e auguri per un anno davvero felice per tutti.

martedì 3 gennaio 2012

Nel chiostro contro la crisi

“Nel chiostro contro la crisi” è il titolo dell’articolo che ho scritto per “Luoghi dell’Infinito” mensile di itinerari arte e cultura uscito oggi, 3 gennaio 2012, in allegato al quotidiano Avvenire.

L’articolo fa parte dello speciale “Benedetto e l’Europa”: come nel medioevo i monasteri hanno aiutato l’Europa distrutta a risollevarsi, così anche oggi possono dare risposte concrete ai nostri problemi dentro e fuori le aziende.

Qui potete scaricare il mio articolo, ma vi invito comunque ad acquistare in edicola la rivista per gli ulteriori interessanti contributi di Enzo Bianchi, Anna Maria Cànopi, Franco Cardini, Maria Antonietta Crippa.