martedì 14 maggio 2024

TU DI CHE SONNO SEI? ALIMENTI ANTISONNO


 

Evitare certi alimenti prima di dormire può migliorare la qualità del sonno? Assolutamente si.

Tutti i cibi piccanti possono causare bruciore di stomaco e disagio, ostacolando il sonno.

I cibi ricchi di grassi possono rendere la digestione più difficile e causare bruciore di stomaco o indigestione.

Bevande come caffè, tè nero, cioccolato e alcuni soft drink possono interferire con il sonno a causa del loro effetto stimolante.

Sebbene possano far sentire sonnolenti inizialmente, l'alcol può interrompere il sonno durante la notte e ridurre la qualità complessiva del riposo.

I cibi ad alto contenuto di zucchero possono causare picchi di energia seguiti da cali, disturbando il ciclo del sonno.

I cibi che causano acidità come agrumi e pomodori possono aumentare il rischio di reflusso acido e disturbare il sonno.

Una cena troppo abbondante può richiedere più tempo per digerire, disturbando il sonno e causando sensazione di gonfiore o disagio.

Formaggi stagionati o salumi, possono contenere tiramina, un amminoacido che può stimolare il cervello e interferire con il sonno.

Preferire invece cibi leggeri, come una piccola porzione di carboidrati complessi o proteine magre, e limitare l'assunzione di liquidi (esclusa l'acqua) nelle ore precedenti il sonno può favorire un riposo migliore.

Migliora la qualità del tuo sonno: la biorisonanza aiuterà nel tuo riequilibrio bio-energetico e i nostri programmi naturopatici basati sulle esperienze millenarie della Medicina Tradizionale Cinese e delle sue tecniche potranno essere personalizzati sulle tue specifiche esigenze.

 

IPHM Paolo G. Bianchi
International Practitioner of Holistic Medicine - Terapie Olistiche e Bionaturali
Lomazzo (CO) - Buttrio (UD) - 328 8755091

professionista disciplinato legge 4/2013

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giovedì 9 maggio 2024

TU DI CHE SONNO SEI? GLI OLII ESSENZIALI




Come per i rimedi naturali ci sono diversi oli essenziali che possono aiutare a favorire il sonno e a rilassarsi prima di coricarsi.

Tra questi la lavanda è uno dei più noti per le sue proprietà rilassanti: il suo aroma è conosciuto fin dall'antichità per calmare la mente e favorire il sonno.

Altrettanto noto è l'olio essenziale di Camomilla; le sue proprietà calmanti possono aiutare ad alleviare lo stress e l'ansia accumulato durante le giornate e contribuendo a favorire il sonno.

L' olio di Ylang Ylang ha un aroma dolce e floreale e le sue proprietà favoriscono soprattutto la riduzione dell'insonnia.

L'aroma fresco e agrumato dell'arancia dolce può aiutare a rilassare mente e corpo non solo per il sonno, ma anche per aiutarci ad affrontare le giornate più difficili soprattutto aprendoci alle relazioni con gli altri.

Il Vetiver, contenuto anche in numerosi profumi ha un aroma terroso molto calmante che riconduce per la sua peculiarità proprio al contatto con la terra riequilibrando molti aspetti pratici.

L' incenso è da sempre utilizzato anche nelle cerimonie religiose per la sua particolarità calmante e per la sua capacità di elevazione spirituale adatta a riportare calma e serenità.

La menta piperita è famosa per lenire il mal di testa e le tensioni muscolari e quindi creare senso di rilassatezza.

L'utilizzo degli olii essenziali, come quello dei rimedi naturali implica comunque conoscenza e soprattutto "personalizzazione" per questo ti invitiamo a venirci a trovare per scoprire di che sonno sei e conoscere il rimedio più utile al tuo benessere psicofisico



IPHM Paolo G. Bianchi
International Practitioner of Holistic Medicine - Terapie Olistiche e Bionaturali
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martedì 7 maggio 2024

E TU DI CHE SONNO SEI? ALCUNI RIMEDI NATURALI

 

 


 

 

 

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo del sonno…

Il precedente post ha aperto a molte domande. Quali possono essere dei rimedi naturali per aiutare il sonno?

Cominciamo con alcuni dei prodotti più conosciuti:

Camomilla: Conosciuta per le sue proprietà calmanti, la camomilla è comunemente usata come tisana prima di dormire per favorire il rilassamento.

Valeriana: Questa pianta è nota per le sue proprietà sedative e può essere utilizzata sotto forma di tisana o integratore per favorire il sonno.

Lavanda: L'olio essenziale di lavanda è famoso per il suo profumo rilassante. Può essere diffuso nell'ambiente o aggiunto all'acqua del bagno per favorire il relax prima di coricarsi.

Melatonina: Questo ormone è naturalmente prodotto dal corpo per regolare il ciclo sonno-veglia. Gli integratori di melatonina possono essere utili per coloro che hanno problemi di sonno, soprattutto per regolare il ritmo sonno-veglia.

Magnesio: Un integratore di magnesio può favorire il rilassamento muscolare e nervoso, contribuendo a migliorare la qualità del sonno.

Tè alla menta piperita: La menta piperita ha un effetto rinfrescante e può aiutare a ridurre lo stress e l'ansia, favorendo così il sonno.

Passiflora: Anche conosciuta come fiore della passione, la passiflora è utilizzata tradizionalmente per trattare l'insonnia e favorire il rilassamento.

Magnolia: L'estratto di magnolia è stato studiato per le sue proprietà ansiolitiche e sedative, che possono aiutare a migliorare la qualità del sonno.

L-teanina: Trovata nel tè verde, la L-teanina è un aminoacido che può favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno.

Ricorda sempre di consultare un professionista prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione, specialmente se stai già assumendo altri farmaci o hai condizioni mediche preesistenti.

Se vuoi provare i nostri rimedi naturali per aiutarti ad avere un sonno migliore contattaci.

IPHM Paolo G. Bianchi
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giovedì 2 maggio 2024

E TU DI CHE SONNO SEI?

 

 


 

 

 

 

La qualità del tuo sonno influenza la qualità delle tue giornate

 

Tu di che sonno sei?

 “ I ricercatori, della Pennsylvania State University, hanno identificato 4 categorie di dormienti in base alle loro abitudini notturne.

Alla prima categoria appartiene chi dorme bene e ha una routine del sonno sana, regolare nei tempi e nella quantità, soddisfacente, che non lascia stanchi durante il giorno e prevede orari adeguati per andare a letto, rapidità nell’addormentarsi e nello svegliarsi e rare, ma non importanti, interruzioni.

Poi ci sono quelli che dormono meno della media, ma recuperano nei fine settimana o nei giorni non lavorativi.

La terza categoria raccoglie gli insonni, che hanno sintomi come difficoltà a dormire, stanchezza durante il giorno e difficoltà ad addormentarsi: non pochi coloro che hanno un basso grado di scolarizzazione o che stanno affrontando un periodo di insicurezza lavorativa.

Ecco poi gli amanti del pisolino, con un sonno per lo più buono ma la necessità di frequenti sonnellini diurni (al gruppo appartengono soprattutto, ma non solo, pensionati e anziani)” (https://journals.lww.com/psychosomaticmedicine/abstract/9900/10_year_stability_of_an_insomnia_sleeper_phenotype.193.aspx)

 

Non tutti dormono allo stesso modo, ma un buon riposo può essere aiutato da sane abitudini.

Crea una routine serale rilassante che ti aiuti a prepararti per il sonno. Questo potrebbe includere attività come leggere un libro, fare stretching leggero o meditare.

Riduci l'esposizione alla luce blu emessa da dispositivi elettronici come smartphone, tablet e computer almeno un'ora prima di coricarti. La luce blu può interferire con la produzione di melatonina, un ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

Assicurati che la tua camera da letto sia fresca, silenziosa e buia. Usa tende oscuranti se necessario e considera l'uso di tappi per le orecchie o una macchina per il rumore bianco per ridurre i disturbi.

Limita il consumo di caffeina e altri stimolanti nelle ore pomeridiane e serali, poiché possono interferire con il sonno. Sii consapevole anche del consumo di alcol, che può disturbare il sonno anche se inizialmente ti fa sentire sonnolento.

L'esercizio fisico regolare può aiutare a migliorare la qualità del sonno. Cerca di fare attività fisica durante il giorno, evitando però di esercitarti troppo vicino all'ora di coricarsi.

Se soffri di problemi di sonno durante la notte, evita di fare sonnellini troppo lunghi durante il giorno, in modo da favorire il sonno notturno.

Lo stress e l'ansia possono interferire con il sonno. Pratica tecniche di gestione dello stress come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per rilassarti prima di coricarti.

Evita pasti pesanti o piccanti poco prima di coricarti, in quanto possono causare disagio e interferire con il sonno. Opta per uno spuntino leggero se hai fame prima di andare a letto.

Cerca di andare a letto e svegliarti alla stessa ora ogni giorno, anche nei giorni festivi. Questo aiuta a regolare il tuo ritmo sonno-veglia.

Se hai problemi persistenti di sonno, potrebbe essere utile consultare un medico o un esperto del sonno per individuare e trattare eventuali disturbi del sonno sottostanti.

Possiamo scoprire insieme quali abitudini sono più adatte a te, come attuarle e individuare i rimedi più adatti a te e alle tue abitudini.

 

 

IPHM Paolo G. Bianchi
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martedì 30 aprile 2024

COSA SIGNIFICA BENESSERE?

 


Cosa significa benessere?

Il concetto di benessere può essere interpretato in diversi modi a seconda del contesto e delle prospettive culturali, sociali, economiche e personali. Tuttavia, in generale, il benessere si riferisce a uno stato di salute e felicità, sia fisica che mentale, che porta ad una sensazione di soddisfazione e appagamento nella vita di una persona.

Il Benessere fisico riguarda la salute del corpo, che può essere influenzata da fattori come l'alimentazione, l'attività fisica, il riposo e l'igiene.

Il Benessere emotivo si riferisce alla capacità di gestire le emozioni in modo sano ed equilibrato, sviluppando la resilienza e mantenendo uno stato emotivo positivo.

Il Benessere mentale coinvolge la salute della mente, inclusi aspetti come la chiarezza mentale, la capacità di concentrarsi, la gestione dello stress e il mantenimento di uno stato di benessere psicologico.

Il Benessere sociale riguarda la qualità delle relazioni interpersonali e la sensazione di appartenenza a una comunità o a un gruppo sociale.

Il Benessere spirituale si riferisce alla ricerca di significato e scopo nella vita, così come alla connessione con valori e principi personali o spirituali.

In sintesi, il benessere è un concetto olistico che abbraccia molteplici dimensioni della vita umana e implica il perseguimento di uno stato di equilibrio e felicità in ciascuna di esse.

 

IPHM Paolo G. Bianchi
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martedì 23 aprile 2024

LE VOSTRE DOMANDE: QUANTO DEVO PERDONARE?

 


Quanto è importante perdonare, chiede Francesca...

La questione del perdono è complessa e dipende da molti fattori, tra cui la natura dell'offesa, le circostanze coinvolte e le convinzioni personali della persona coinvolta. Per molte persone, il perdono può essere un atto liberatorio che porta pace interiore e permette di lasciare andare rancore e risentimento. Allo stesso tempo, perdonare non significa necessariamente dimenticare o giustificare ciò che è stato fatto. Può essere un processo che richiede tempo e riflessione, e non è sempre facile.

Per alcune persone, il perdono può essere un passo importante per la propria guarigione emotiva e per mantenere relazioni significative. Tuttavia, per altre persone, potrebbe non essere possibile o desiderabile perdonare completamente, e questo è anche accettabile.

In ultima analisi, la decisione di perdonare dipende dall'individuo e dalla sua situazione specifica. Ci sono persone che trovano il perdono come una via verso la pace interiore e la crescita personale, mentre altre potrebbero trovare la pace in altri modi.

Il perdono può portare a una serie di benefici psicologici significativi. 

Il perdono può ridurre lo stress emotivo associato al risentimento, alla rabbia e alla vendetta. Lasciare andare la rabbia e il risentimento può portare a una maggiore sensazione di pace interiore.

Il perdono può contribuire a una migliore salute mentale, riducendo sintomi come depressione, ansia e stress post-traumatico. L'accettazione e il superamento dei sentimenti negativi possono migliorare il benessere emotivo complessivo.

Perdonare può aiutare a liberare il peso emotivo che si porta dietro a causa del risentimento, il che può portare a un aumento dell'autostima e della fiducia in sé stessi.

Il perdono può migliorare le relazioni interpersonali, in quanto favorisce la comunicazione aperta, la fiducia e la comprensione reciproca. È più facile costruire e mantenere relazioni positive quando si è disposti a perdonare gli errori altrui.

Il perdono può aiutare le persone a superare gli eventi stressanti o traumatici in modo più efficace. Accettare e superare il dolore può rendere più facile affrontare le sfide future.

Alcune ricerche suggeriscono che il perdono può essere associato a una migliore salute fisica, inclusa una pressione sanguigna più bassa, un sistema immunitario più forte e una maggiore longevità. L'eliminazione del rancore e del risentimento può ridurre la tensione fisica e favorire un benessere generale.

In generale, il perdono è un processo che porta benefici sia alla mente che al corpo, consentendo alle persone di liberarsi dall'amaro passato e di vivere in modo più pieno e soddisfacente nel presente. Tuttavia, è importante notare che il perdono non è sempre facile e può richiedere tempo e sforzo, ma soprattutto bisogna partire da se stessi e imparare a perdonarsi.

ll perdono comincia qui, il perdono è un'arma potente, libera l'anima (Mandela)


 

IPHM Paolo G. Bianchi
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giovedì 18 aprile 2024

LE VOSTRE DOMANDE: ABRA KADABRA, REALIZZARE I PROPRI DESIDERI




La parola "desiderio" deriva dal latino "desiderium", che a sua volta è composto dal prefisso "de-" (che indica separazione o privazione) e dalla radice "sider-" che significa "stella" o "cielo". In latino, il termine "desiderium" originariamente significava "mancanza di una stella" o "mancanza del cielo", ma nel corso del tempo ha acquisito il significato più ampio di "sentimento di mancanza" o "bisogno di qualcosa". In italiano, "desiderio" continua ad indicare un forte impulso emotivo o un sentimento di voler ottenere qualcosa che si desidera.

E’ forse per questo che quando desideriamo qualcosa guardiamo al cielo, come a cercare quella stella che manca nel firmamento o chiudiamo forti gli occhi ricercandola dentro di noi, nel nostro cuore.

La frase "Abra Kadabra" è spesso usata come incantesimo o formula magica nelle tradizioni popolari. Si dice che derivi dall'aramaico o dall'ebraico, con significati variabili come "Io creerò mentre parlerò" o "Come ho parlato, così ho creato". È comunemente associata all'immaginario delle illusioni e della magia, spesso utilizzata nei media come parte delle rappresentazioni dei maghi o dei prestigiatori durante gli spettacoli di magia.

Come realizzare i desideri del proprio cuore? Questa la domanda di Sabina...

Trasportandoli dal cielo alle parole e rendendole fatti: “abra-kadabra, come parlo creo".

Realizzare i propri desideri può essere un processo complesso e soggettivo, ma ci sono alcuni passaggi che possono essere utili nel perseguirli.

Prima di tutto, è importante capire cosa realmente si desidera. Concretizzarlo scrivendolo aiuta a renderci maggiormente conto di ciò che vogliamo e a prenderne coscienza.

Una volta identificati i propri desideri, bisogna trasformali in obiettivi chiari e specifici. Ad esempio, se si desidera una nuova carriera, definire esattamente che tipo di lavoro si vorrebbe e quali passi sarebbero necessari per arrivarci.

 

Creare un piano d'azione dettagliato su come raggiungere i propri obiettivi. Scomporli in passaggi più piccoli e soprattutto realistici. Questo renderà più facile monitorarne i progressi e rimanerne motivati.

 

Il raggiungimento dei desideri richiede impegno e perseveranza. Essere disposto a lavorare duramente e a superare gli ostacoli che si incontreranno lungo il percorso.

 

La propria mentalità può avere un grande impatto sul successo nel realizzare i propri desideri. Mantenere una mentalità positiva, focalizzarsi sulle soluzioni piuttosto che sui problemi.

 

Immaginare se stessi raggiungere i propri desideri. La visualizzazione può aiutare a rimanere motivati e concentrati sulle proprie aspirazioni.

Non temere di chiedere aiuto quando se ne ha bisogno. Parlare con amici, familiari o professionisti che possono offrire sostegno, consigli ed esperienza.

 

Essere flessibili e pronti a modificare il proprio piano se necessario. La vita è piena di imprevisti, e si potrebbe dover rivedere i propri obiettivi o le proprie strategie in base alle circostanze.

 

Riconoscere e celebrare ogni progresso che si fa verso il raggiungimento dei tuoi desideri. Questo aiuterà a mantenere alta la propria motivazione e a continuare a spingersi avanti.

 

Apprezzare ciò che si ha mentre si lavora per ciò che si desidera. Essere grati per le cose buone nella propria vita può aiutare a mantenere una prospettiva positiva e a rimanere motivati durante il processo di realizzazione dei propri desideri.

Ricordare che il viaggio verso il raggiungimento dei propri desideri può essere tanto gratificante quanto il risultato finale.

Essere gentili con se stessi e godere soprattutto il processo! Qualunque sia il risultato.

 

IPHM Paolo G. Bianchi
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