mercoledì 6 agosto 2025

Il cuore silenzioso del cavallo. Quando la biofisica incontra l’anima


 




dedicato a Federica e al suo fedele destriero Cinabelle, un unico grande cuore selvaggio...

"‘Il vento del cielo soffia tra le orecchie di un cavallo’ – recita un proverbio arabo. Forse è per questo che, accanto a lui, il peso dell’anima si alleggerisce."

"Da sempre, il cavallo accompagna l’uomo non solo nel cammino sulla terra, ma nel viaggio dentro sé stesso: simbolo di forza silenziosa, nobile ascolto e guarigione profonda."

Succede spesso nei luoghi dove la natura conserva ancora il suo respiro: un uomo entra nel recinto, stressato, irrequieto, distratto. Davanti a lui un cavallo. Non succede nulla. Nessuna parola. Nessun gesto eclatante. Solo presenza. Eppure, dopo pochi minuti, quell’uomo respira più lento. Il cuore batte con più calma. L’agitazione si scioglie. La mente si svuota. Cos’è successo?

Chi è abituato a vivere vicino a questi animali lo sa bene: c’è un silenzioso potere nel loro stare. Ma oggi la scienza inizia a spiegare ciò che per secoli è stato intuito solo poeticamente.

Il cuore del cavallo genera un campo elettromagnetico cinque volte più potente di quello umano. Secondo le ricerche dell’HeartMath Institute, questo campo si estende fino a 9 metri e interagisce attivamente con il nostro sistema nervoso autonomo.

Durante il contatto, il nostro ritmo cardiaco tende ad armonizzarsi con quello del cavallo in un fenomeno chiamato coerenza cardiaca interspecifica (McCraty et al., 2021).

Come un diapason biologico, il cuore del cavallo “accorda” il nostro sistema, stimolando uno stato di calma, presenza e equilibrio.

Ma perché questo fenomeno ci commuove tanto?
Forse perché il cavallo non parla, non giudica, non invade. Eppure, agisce su di noi più profondamente di tante parole.

Non stupisce che culture antiche, orientali e occidentali, abbiano sempre visto nel cavallo un simbolo archetipico di forza, libertà e guarigione.

Nella tradizione taoista, il cuore (Xin) non è solo un organo, ma la sede della coscienza spirituale (Shen). È il “sovrano” degli organi, il centro che deve restare in pace perché tutto il sistema funzioni. 

Quando il Shen è disturbato, emergono ansia, insonnia, agitazione. Il contatto con il campo armonico del cavallo può essere visto, secondo i principi della MTC, come una forma esterna di “agopuntura energetica”, capace di riportare l’ordine del cuore.

Platone, nella sua allegoria del carro alato, descrive l’anima come un auriga che guida due cavalli: uno impetuoso e ribelle, l’altro docile e nobile. Il lavoro dell’anima è trovare equilibrio tra questi due poli.


Nel cavallo esterno, reale, possiamo forse vedere il riflesso di quello interiore: una forza che, quando ben diretta, può elevarci.

Anche nel pensiero cristiano il cavallo è simbolo ambiguo, ma spesso connesso alla rivelazione interiore

Sant’Agostino parlava del cuore come di un “occhio nascosto” capace di vedere la verità. E se fosse proprio l’animale, con il suo cuore potente e non filtrato dalla mente, ad aprire quello sguardo?

Oggi la equiterapia  è riconosciuta in ambito psicologico, neurodivergente, motorio e relazionale.

Le sue basi sono meccaniche, comportamentali, ma anche biofisiche. Il cavallo, con la sua massa cardiaca, esercita un’influenza ritmica e una presenza regolatrice.

Una ricerca pubblicata su Frontiers in Veterinary Science (Beetz et al., 2020) ha dimostrato che la presenza dei cavalli riduce significativamente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumenta l’ossitocina, favorendo stati emotivi più calmi e relazionali.
In un certo senso, il cavallo ci “ricalibra”, come un agopunto che, invece di essere stimolato da un ago, viene risvegliato da una frequenza vivente.

In MTC, ogni organo è legato a un elemento, una stagione, un’emozione.

Il cuore appartiene al Fuoco, stagione estate, emozione gioia. Ma attenzione: non la gioia euforica, bensì quella serena, centrata, aperta. Il cavallo, con la sua naturale regalità e calma, incarna proprio questa qualità.

Come i monaci tibetani intonano mantra per armonizzare l’interno, così il battito del cavallo è un mantra incarnato, una vibrazione naturale che ci ricorda chi siamo.

La prossima volta che ti sentirai sopraffatto, prova a cercare un cavallo. Non serve cavalcarlo. Basta esserci. Respirare accanto a lui.

Perché forse, prima ancora della parola, ciò che cura è la frequenza.
E in un mondo frenetico e dissonante, il cuore del cavallo ci ricorda un ritmo antico, più vicino alla terra e più vicino a noi stessi.

Vuoi esplorare come il potere vibrazionale delle frequenze può armonizzare anche il tuo sistema energetico?

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Il cuore sa. Ascoltalo.

Bibliografia 

  • McCraty R., Shaffer F. (2021). Heart rate variability: New perspectives on physiological mechanisms, assessment of self-regulatory capacity, and health risk. Global Advances in Health and Medicine, 10.

  • Beetz A., et al. (2020). The effect of horse-assisted therapy on anxiety and stress in children: a systematic review. Frontiers in Veterinary Science, 7:544.

  • Kemp M. (2022). Biofield science and healing: clinical applications of energy medicine. Journal of Integrative Medicine, 20(1).

  • Kaptchuk T.J. (2021). The Web That Has No Weaver: Understanding Chinese Medicine. McGraw-Hill.

  • Wang Y. et al. (2020). The role of Shen (spirit) in diagnosis and treatment in traditional Chinese medicine. Chinese Journal of Integrative Medicine, 26(3), 219–225.


lunedì 4 agosto 2025

Delle cose nuove: l'enciclica e la MTC




Nel maggio del 1891, Papa Leone XIII firmava la sua enciclica Rerum Novarum, destinata a segnare una svolta epocale nel pensiero sociale della Chiesa. Un uomo erudito e lucido, profondamente immerso nei fermenti dell’epoca post-rivoluzionaria, capace di cogliere l’urgenza di un mondo nuovo che si affacciava – spesso tragicamente – alla modernità.

Ma cosa succede quando esso degenera in alienazione o sfruttamento? Quando il ritmo vitale viene distorto da dinamiche di squilibrio?

In questo crocevia si collocano due visioni: la Rerum Novarum (1891), enciclica sociale che riflette sulle condizioni degli operai durante la rivoluzione industriale, e la Medicina Tradizionale Cinese, che nei suoi millenni di storia ha sviluppato una visione dell’essere umano come microcosmo inserito in un sistema di relazioni naturali e sociali.

ne parlo nel mio ultimo articolo sulla rivista scientifica BRAINFACTOR

clicca qui per leggere l'intero articolo

oppure qui

<Delle cose nuove: giustizia, equilibrio e dignità nella Rerum Novarum e nella Medicina Tradizionale Cinese - BRAINFACTOR>

venerdì 1 agosto 2025

Gravidanza, sole e mare e la MTC


 

“D’estate si partorisce luce.” Così scrive Marguerite Duras, cogliendo, in una frase sola, il mistero della creazione e la sua coincidenza con la stagione della massima espansione. 

L’estate non è solo tempo di vacanza: è tempo di fuoco, di apertura, di respiro profondo. Ma cosa accade quando nel corpo di una donna si accende la vita, proprio mentre il mondo esterno brucia di luce solare? 

Come accompagna la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) questa sincronia tra il Fuoco del Cielo e il Fuoco interiore della gravidanza? 

Secondo la MTC, ogni stagione corrisponde a un elemento, un organo, un’emozione. L’estate è il tempo dell’elemento Fuoco, che governa il Cuore, sede dello Shen, lo Spirito. Il Cuore si apre alla Gioia e ama la leggerezza. 

Ma proprio in estate, se il Fuoco è eccessivo, possono manifestarsi insonnia, agitazione, irrequietezza emotiva. Per una donna in gravidanza, questi segni possono essere amplificati dalla profonda trasformazione energetica in atto. Sole e mare: nutrimento o dispersione? 

Nel pensiero cinese, il sole non è solo luce e calore, ma anche yang puro: movimento, espansione, azione. Esporsi al sole durante la gravidanza, con saggezza e misura, può aiutare a tonificare il Qi difensivo, rafforzare lo Yang e migliorare l’umore. 

Purtroppo un’eccessiva esposizione può condurre alla dispersione del Qi e alla perdita dei fluidi corporei, essenziali nella gestazione. Anche il mare ha un valore energetico preciso: simbolo dell’acqua e della profondità dello Yin, è terapeutico per la donna gravida, poiché aiuta a riequilibrare lo Yang estivo. Nuotare dolcemente, immergersi, lasciarsi sostenere, significa nutrire i Reni, sede dell’Essenza (Jing) che la donna trasmette al feto. Il contatto con l’acqua calma il Cuore, armonizza lo Shen e sostiene l’energia prenatale del bambino. 

Durante la gravidanza estiva, la MTC suggerisce di seguire il ritmo naturale del giorno: camminare lentamente al mattino presto, quando l’energia Yang inizia a salire, e dedicare la sera a pratiche di calma come la respirazione consapevole, il Qi Gong dolce, la riflessologia plantare su punti rilassanti come Yin Tang, Shen Men e San Yin Jiao. In questo modo si accompagna la gravidanza come si accompagna una fioritura: con cura, ascolto e silenzio. 

L’alimentazione in gravidanza deve tenere conto del calore estivo, ma senza cadere nell’estremo opposto. Bevande ghiacciate o frutta troppo cruda possono indebolire la Milza, che in MTC è responsabile della produzione del Qi. Meglio privilegiare cotture leggere, verdure dal sapore dolce e rinfrescante (zucchine, cetrioli, insalate), frutti di stagione maturi, pesce azzurro e brodi tiepidi con erbe come menta o crisantemo. 

Troppo spesso le donne incinte nei mesi caldi vengono invitate solo a “resistere”, a sopportare gonfiori, stanchezza, caldo. Ma la MTC ci invita a trasformare la visione: l’estate è il momento perfetto per aprirsi alla creazione, perché Cuore e Utero – legati da un meridiano straordinario – comunicano più facilmente. Il mare, la luce, il respiro, le piante, la musica: tutto può diventare parte di un rituale di accompagnamento alla nuova vita. 

Se sei in dolce attesa e stai vivendo la tua gravidanza d’estate, ricorda che questa stagione ti offre strumenti meravigliosi per connetterti con la vita che cresce in te. 

Non si tratta solo di proteggersi dal caldo, ma di accogliere il Fuoco, regolarlo, armonizzarlo, e lasciare che diventi luce interiore. 

Vuoi approfondire come vivere al meglio la gravidanza secondo la Medicina Tradizionale Cinese? Ti aspetto per una consulenza personalizzata nei miei studi di Buttrio (UD) e Lomazzo (CO): trattamenti energetici, riflessologia, MTC,  e molto altro per accompagnare ogni fase della gestazione con dolcezza e saggezza. 

Contattami ora: la vita ha già cominciato a danzare.

 

BIBLIOGRAFIA

Basile, L. et al. (2022). Sun exposure and pregnancy: benefits and risks. International Journal of Environmental Research and Public Health, 19(3), 1201.

De-Regil, L.M. et al. (2020). Vitamin D supplementation for women during pregnancy. Cochrane Database of Systematic Reviews, 8.

Weller, R.B. et al. (2021). Sunlight and health: shifting the focus from vitamin D to nitric oxide. Journal of Investigative Dermatology, 141(4), 939–944.

Furlanetto, T.W. et al. (2023). Seawater bathing during pregnancy: a safe and potentially beneficial habit? Frontiers in Public Health, 11, 1190021.

American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG). (2021). Guidelines for exercise and environmental exposures in pregnancy.

Leone, C. et al. (2020). Heat and pregnancy: maternal and fetal effects of environmental heat exposure. Environmental Health Perspectives, 128(9).

Couto, S. & Araújo, J. (2024). Therapeutic effects of thalassotherapy in pregnancy: an integrative review. Journal of Integrative Medicine, 22(1), 55–63.

Romagnoli, F. (2021). Nascere con la natura. Rimedi naturali e benessere durante la gravidanza. Edizioni Mediterranee.

Gladstar, R. (2020). Herbal Healing for Women: Medicinal Herbs for Healing, Hormones, and Reproductive Health. Storey Publishing.

McGrath, J. et al. (2021). Sunlight, vitamin D and pregnancy outcomes. In: Integrative Medicine (Rakel D., ed.), Elsevier.  

martedì 29 luglio 2025

“Guarire oltre la Materia: Medicina Tradizionale Cinese e Medicina Quantistica per una Salute Integrale”

 



Quando l’energia diventa cura, la scienza si unisce all’antica sapienza e il corpo torna ad ascoltarsi. Un viaggio tra i meridiani invisibili e le onde quantiche che plasmano la nostra salute.

 

 “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia.”
Shakespeare, Amleto

 

Ti sei mai chiesto perché, nonostante esami clinici perfetti, continui a sentirti stanco, ansioso o bloccato?
Hai mai sentito che qualcosa dentro di te non è allineato, ma non sai dare un nome a quel disagio?

 

La medicina occidentale ha messo il microscopio sulla materia, ma forse ha perso di vista il campo invisibile che la sostiene. Un campo fatto di frequenze, emozioni, energia.


È in quel campo che la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e la fisica quantistica stanno tracciando nuove mappe della guarigione.

 

In questo articolo, ti invito a uscire dagli schemi, a rileggere il tuo malessere non come errore, ma come messaggio. Ti invito a lasciarti guidare da due visioni apparentemente distanti — l’una millenaria, l’altra d’avanguardia — ma profondamente intrecciate nel modo in cui comprendono il vivente.

  

Oltre il corpo: siamo onde, non solo organi

 

Nel XX secolo, la fisica quantistica ha frantumato la certezza newtoniana della materia solida. Particelle che si comportano come onde, osservatori che modificano la realtà osservata, campi informazionali che regolano i fenomeni.

 

“L’universo non è fatto di cose, ma di possibilità.”
Werner Heisenberg

 

Questo principio — oggi alla base di tecnologie come la risonanza magnetica o la meccanica dei semiconduttori — sta finalmente incontrando la saggezza energetica della Medicina Tradizionale Cinese, che da millenni afferma:

Il corpo è energia in movimento.
La malattia è uno squilibrio della corrente vitale, il Qi.

 

La MTC non guarda solo al cuore come pompa, ma come casa dello Shen, lo spirito. 

 

Il fegato non è solo un filtro biologico, ma l’organo che regola la rabbia e la progettualità.
I meridiani — invisibili alla TAC — conducono l’energia vitale lungo percorsi precisi. E quando uno di questi si blocca, si apre la porta alla malattia.

 

Curiosamente, negli ultimi anni, studi di biofotoni, elettromagnetismo cellulare e biofrequenze iniziano a mappare reti di comunicazione intracorporee che ricordano da vicino i meridiani cinesi.

 

“La biologia non è altro che la fisica di sistemi molto complessi.”
Erwin Schrödinger

 

Cosa fa la medicina quantistica?
In parole semplici, legge e riequilibra l’informazione energetica del corpo, aiutandolo a “ricordare” come guarire. Tecnologie come la biorisonanza, i campi elettromagnetici pulsati (PEMF), e i dispositivi quantici agiscono non sulla materia, ma sull’ordine informazionale delle cellule.

 

Questo è il vero ponte con la MTC: entrambe non trattano il sintomo, ma l’equilibrio.

 

Guarire non è riparare, ma risonare

 

Nel Timeo, Platone scriveva che la malattia nasce dalla disarmonia tra le parti dell’anima e del corpo.


Oggi, le frequenze usate in medicina quantistica (spesso vicine alle oscillazioni naturali del corpo sano) lavorano esattamente in questa direzione: non curare, ma “accordare”.

 
Proprio come un diapason restituisce alla corda la sua nota giusta, così un impulso energetico restituisce alla cellula il suo linguaggio naturale.

 

“Il corpo umano è uno strumento musicale. La salute è una sinfonia ben accordata.”
Paracelso

 

Chi sperimenta un trattamento integrato (MTC + medicina quantistica) riferisce spesso:

  • senso di leggerezza inspiegabile
  • emozioni liberate dopo anni
  • sonno profondo e rigenerante
  • dolori cronici attenuati o spariti

Non si tratta di miracoli, ma di riconnettersi a un ordine naturale che il nostro corpo conosce perfettamente, ma che la mente ha dimenticato.

 

L’OMS riconosce da tempo l’efficacia della MTC per numerose patologie.
In Svizzera e in Germania, la medicina complementare è inclusa nei servizi sanitari.


La sfida di oggi non è scegliere tra Oriente e Occidente, ma costruire ponti reali tra biologia e coscienza, tra scienza e intuizione.

 

“Ciò che chiamiamo magia è solo una scienza che non abbiamo ancora compreso.”
Arthur C. Clarke

 

Ora tocca a te.

Se senti che qualcosa in questo articolo ha “vibrato” dentro di te, non è un caso.
Ascoltalo.
Non serve più aspettare una diagnosi per occuparsi della propria energia.
Inizia un percorso di consapevolezza: chiedi un consulto, leggi, approfondisci, sperimenta.

 

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📚 Bibliografia

  1. Zhang, W., & Li, H. (2021). Traditional Chinese Medicine in the Era of Integrative Medicine. Frontiers in Pharmacology.
  2. Rubik, B. (2020). Biofield Science and Healing: Toward a New Paradigm in Medicine. Global Advances in Health and Medicine.
  3. Yan, Z. et al. (2023). Electromagnetic Fields and Meridians: A New Vision for Acupuncture. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine.
  4. Lipton, B. (2020). La biologia delle credenze (edizione aggiornata). Macro Edizioni.
  5. Capra, F. (2021). Vita e natura: una nuova visione della scienza. Aboca Edizioni.
  6. Huang, Y. et al. (2024). Mechanisms of Traditional Chinese Medicine in Modulating Bioenergetics. Chinese Journal of Integrative Medicine.
  7. Pettersson, J. (2023). Biofrequencies in Cellular Healing: The Missing Link in Integrative Health. Journal of Integrative Medicine.

8.     Ventura, C. (2022). Quantum Biology and Health. Springer.

 

 

sabato 26 luglio 2025

Sei in balia degli eventi o nel flusso dell’Essere?




 

“Chi non sa governare sé stesso, sarà sempre in balìa di chi sa governare.”
Lucio Anneo Seneca

C’è una linea sottile, eppure sostanziale, tra chi è travolto dalla corrente della vita e chi, invece, si lascia trasportare con consapevolezza, fluttuando nel flusso dell’esistenza.

Viviamo tempi in cui le parole “controllo” e “incertezza” si combattono ininterrottamente nella psiche collettiva. Ma cosa significa veramente "essere nel flusso"? E qual è la differenza tra il fluire e l’essere in balìa?

Questa riflessione ci chiama a confrontarci con antiche filosofie, simboli letterari e mappe energetiche che da secoli guidano l’uomo verso una comprensione più profonda di sé e del mondo.

Nella filosofia taoista, fondamento spirituale della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), il concetto di Wu Wei 無為 – “non agire” o meglio “agire senza forzare” – indica un modo di essere nel mondo che non resiste al corso naturale delle cose.

Il Tao Te Ching di Laozi recita: “Il saggio non si oppone al corso degli eventi. Egli si adatta, come l'acqua che prende la forma del recipiente.” (Tao Te Ching, cap. 8)

Seguire il flusso, nel senso taoista, non è passività ma profonda sintonia con l’ordine cosmico. È un'arte sottile che richiede ascolto, osservazione, pazienza. È comprendere quando è il momento di agire e quando di attendere, quando spingere e quando retrocedere.

La non-azione attiva del saggio è frutto di radicamento, di equilibrio interno, non di apatia.

La letteratura classica ci offre figure iconiche che incarnano entrambe le polarità.

Ulisse, l’eroe omerico, affronta venti contrari, naufragi, inganni. Ma non è forse egli stesso, a volte, in balìa degli dèi e dei propri desideri? Eppure, nel suo continuo viaggiare, egli matura, trasforma la sofferenza in sapienza. Non si arrende al fato: lo piega, lo ascolta, lo attraversa.

In Siddhartha di Hermann Hesse, ispirato alla filosofia orientale, il protagonista abbandona l’ascetismo e la mondanità, trovando la pace solo quando si arrende al fiume. È nel fluire delle acque che intuisce l’unità del tutto: “Il fiume è dappertutto allo stesso tempo, alla sorgente e alla foce, alla cascata e al traghetto, al mare e alla montagna.”

La vera libertà non risiede nel dominio degli eventi, ma nella capacità di restare centrati dentro l’impermanenza.

In Medicina Tradizionale Cinese, l’essere “in balìa” ha una corrispondenza energetica: è lo stato di squilibrio tra i movimenti di Shen (mente-cuore), Hun (anima eterea), e Po (anima corporea).

Quando il Cuore non governa più gli spiriti, si genera agitazione, ansia, perdita di direzione.

Il Qi si disperde, il Fegato – legato alla pianificazione e alla visione – si blocca o va in eccesso, la Milza – legata alla centratura – si svuota. I soggetti che “subiscono la vita” spesso presentano questi schemi: Vuoto del Cuore, Stasi del Fegato, Umidità interna.

Il trattamento non è solo fisico, ma anche energetico e spirituale: si lavora su punti riflessi come Shenmen (Cuore 7), Yintang, Zusanli (Stomaco 36), si usano piante che armonizzano l’umore e tecniche come Qi Gong, Tuina.

Non esiste una formula unica.

A volte è necessario resistere per difendere un valore, un confine, un’identità. Altre volte è necessario cedere, per non spezzarsi. È in questo continuo movimento che si rivela la saggezza: saper ascoltare la corrente per decidere quando nuotare, quando galleggiare, quando lasciarsi trasportare.

In epoca moderna, il concetto di flow è stato ripreso dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi, che lo descrive come quello stato in cui mente e corpo sono immersi in un’attività significativa, perdendo la nozione del tempo e accedendo al benessere più autentico (Csikszentmihalyi, 2021).

È un modo occidentale per descrivere ciò che i maestri orientali già sapevano: la presenza è l’unico antidoto al caos.

Non possiamo controllare gli eventi esterni, ma possiamo imparare a coltivare la presenza, la centratura, il respiro, la connessione con il nostro Qi profondo. Pratiche come il Qi Gong, la meditazione, la riflessologia e la fitoterapia cinese possono essere strumenti potenti per armonizzare l’essere e imparare l’arte del fluire.

Se ti senti spesso in balìa degli eventi, inizia da un respiro consapevole. Un passo, un punto, una pratica possono riportarti nel flusso dell’esistenza.


Contattami per iniziare un percorso di riequilibrio energetico personalizzato, tra saggezza orientale e cura del presente: i miei studi di Lomazzo (CO) e Buttrio (UD) sono pronti ad accoglierti.

 

Bibliografia 

  • Csikszentmihalyi, M. (2021). Flow: The Psychology of Optimal Experience. Harper Perennial Modern Classics.
  • Zhu, Y., et al. (2021). “Traditional Chinese Medicine: A comprehensive review of its philosophy, therapy, and evidence.” Integrative Medicine Research, 10(2), 100541.
  • Li, S. et al. (2020). “A New Perspective for Traditional Chinese Medicine-Based Hypertension Therapy: Focusing on the Gut Microbiota.” Frontiers in Pharmacology, 11, 559996.
  • Wang, Y. et al. (2023). “Herbal Medicine in Mental Health: From Traditional Use to Modern Evidence.” Chinese Medicine, 18(1), 1-14.
  • Sun, Y., et al. (2022). “Mind–Body Practice, Flow State, and Mental Health: A Comparative Study Between Qi Gong and Mindfulness.” Frontiers in Psychology, 13, 875692.
  • Jiang, J., et al. (2020). “Traditional Chinese Medicine and Mind–Body Interventions: A New Approach for Preventing Mental Disorders.” Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, 2020, 1–9.

 


giovedì 24 luglio 2025

Il circolo vizioso dell’infanzia digitale, “terapie” utili

 

 


 

Nell’era dello schermo, il tempo dell’infanzia si sta contraendo, come se l’aria sottile del digitale comprimesse i polmoni del gioco, dell’immaginazione e del contatto. I bambini di oggi, nati con un dito già proteso verso il touchscreen, rischiano di crescere in stanze illuminate da pixel e non da tramonti.

Gli strumenti tecnologici – TV, tablet, smartphone – diventano compagni silenziosi e onnipresenti, ma non neutri. Non sono finestre aperte sul mondo, ma specchi deformanti, che riflettono immagini senza profondità emotiva.

Molti genitori riferiscono che, una volta avviati all’uso di uno schermo, i figli sembrano non poterne più fare a meno.

ne parlo in questo articolo su rigeneraINFORMA

per leggere l'articolo clicca qui 

 

https://www.rigeneralife.com/consigli-utili/10711/il-circolo-vizioso-dellinfanzia-digitale-terapie-utili/

martedì 22 luglio 2025

Il cuore che parla: quando la parola è specchio dell’anima

 




“La bocca parla dalla pienezza del cuore.” — Vangelo secondo Matteo, 12:34

“Ciò che si dice è figlio del cuore; ciò che non si dice, lo è ancor di più.” — Proverbio cinese

Quando una persona ci racconta qualcosa con sincerità, spesso diciamo che "parla col cuore". Ma cosa significa davvero questa espressione? È solo una metafora poetica, o esiste una corrispondenza reale tra il cuore e la parola?

In Occidente, il cuore è simbolo di sentimento, ma raramente viene collegato al linguaggio. Eppure, nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), questa connessione è molto più profonda e concreta: il cuore governa la parola, ed è l’organo che ospita lo Shen, la coscienza, la mente, lo spirito.

Nel sistema della MTC, ogni organo ha una funzione fisiologica e una emotiva-energetica. Il cuore (Xin) è l'Imperatore del corpo, colui che guida, ma non con la forza: con la luce della consapevolezza. 

Quando lo Shen è in equilibrio, la parola è chiara, diretta, armoniosa. Quando lo Shen è disturbato — da emozioni represse, traumi, preoccupazioni eccessive — la parola può diventare confusa, logorroica, oppure silenziosa fino al mutismo.

La voce — intonazione, ritmo, flusso — è dunque il suono del cuore. Non a caso, la MTC collega il cuore alla lingua, non solo come organo fisico, ma come strumento del parlare e del dire la verità interiore. 

Nei testi classici, si dice che “il cuore si apre nella lingua”. Nei disturbi cardiaci cronici (non solo fisici ma energetici), si osservano frequentemente alterazioni del linguaggio: balbuzie, parole sconnesse, difficoltà a esprimersi, oppure un parlare eccessivo, incontenibile. 

La medicina moderna osserva che chi ha subito un trauma cardiaco può perdere la capacità di parlare correttamente, mentre in MTC si considera che lo Shen scosso non riesca più ad attraversare liberamente il canale del linguaggio.

E non è un caso che in MTC molte valutazioni energetiche vengano fatte anche e soprattutto attraverso l’osservazione della lingua. (shé zhěn)  (a noi nota come semeiotica) fa parte della tecnica chiamata (wàng zhěn), cioè l'osservazione visiva, una delle quattro diagnosi fondamentali della MTC.

In questo contesto, "shé zhěn" è l’osservazione sistematica della lingua per valutarne:

  • Colore della lingua e della patina
  • Forma (gonfia, sottile, con segni laterali)
  • Movimento (tremori, rigidità)
  • Distribuzione e qualità della patina
Ma non è solo una questione clinica. 

Nella prospettiva taoista, la parola è  creazione!

Ogni parola pronunciata in disequilibrio crea realtà disarmoniche. Ogni parola detta con cuore centrato è un atto di armonizzazione. Non si tratta di parlare sempre con gentilezza — ma con verità, quella che emerge da un cuore lucido e pacificato. In questo senso, la parola è medicina.

Lavorare sul cuore, quindi, significa anche lavorare sulla nostra capacità di parlare.

E viceversa: parlare consapevolmente — meditare prima di dire, usare parole che uniscono anziché dividere — può essere un esercizio per nutrire il Cuore.

Tecniche come la meditazione sul respiro, la digitopressione su punti come HT7 (Shenmen) o REN14 (Juque), o il suono vocalico A prolungato (associato al cuore), possono aiutare a ristabilire l’equilibrio.

Nel counseling olistico, nei trattamenti energetici, nella medicina poetica e simbolica della MTC, si lavora sempre più con questo asse cuore-lingua, cuore-parola. Perché guarire non è solo “stare meglio”, ma tornare a dire sé stessi con autenticità.

“Le parole giuste al momento giusto sono gemme preziose.” — Proverbio ebraico

Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ Λόγος - “In principio era la Parola, e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio.” — Giovanni 1:1

 

Se senti che le parole non ti appartengono più, se a volte ti sorprendi a dire troppo o troppo poco, forse è tempo di ascoltare il tuo cuore.

Nei nostri percorsi olistici, uniamo antiche tecniche energetiche e pratiche moderne per aiutarti a ritrovare l’equilibrio tra ciò che senti e ciò che dici.

Perché il benessere comincia da un cuore che può esprimersi.

 

Contattaci per un colloquio conoscitivo e inizia il tuo cammino verso una parola autentica.

 

Bibliografia 

·    Zhou, J., Zhang, X., & Wang, Y. (2021). The Heart Governs the Mind: A Review of the Heart–Brain Axis in Traditional Chinese Medicine and Modern Science. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, 2021, 1–10.

·    Xiong, J., et al. (2022). Understanding Shen Disturbances in Chinese Medicine: A Narrative Review. Journal of Integrative Medicine, 20(3), 217–225.

·    Kaptchuk, T.J., & Miller, F.G. (2020). Views of the Mind–Body Relationship in East Asian Medicine: Implications for Clinical Practice. The Lancet Psychiatry, 7(6), 469–470.

·    Ma, X., et al. (2021). Clinical Study on Shen-based Syndromes in Patients with Insomnia and Emotional Dysregulation. Chinese Medicine, 16(1), 22.

·    Zhou, Y., & Zhao, L. (2023). Traditional Chinese Medicine Understanding of Psychosomatic Disorders: A Focus on Speech Disturbances. Journal of Chinese Integrative Medicine, 21(2), 101–108.

·    Zhang, R., & Feng, B. (2022). Heart and Language: A Neurolinguistic Perspective Inspired by Chinese Medicine. Integrative Medicine Research, 11(3), 100940.

·    Focks, C. (2020). Atlas of Acupuncture (2nd ed.). Elsevier.

·    Scheid, V. (2021). Currents of Tradition in Chinese Medicine 1626–2006. Routledge (ed. aggiornata).

·    Lu, A., & Lao, L. (2020). Shen in Chinese Medicine: The Mind-Body-Spirit in Balance. Traditional and Integrative Medicine, 5(4), 211–219.

·    Tang, W., et al. (2023). The Role of the Heart in Speech and Expression: Bridging TCM and Cognitive Science. Journal of Ethnopharmacology, 320, 115082.

 

 

venerdì 18 luglio 2025

Tra Pelle e Spirito: Medicina Tradizionale Cinese, Tatuaggi, Orecchini e Piercing

 


 

Là dove si posa l’ago, si risveglia l’energia.” — Aforisma della Medicina Tradizionale Cinese

Nel gesto millenario dell’agopuntura, l’ago entra nel corpo non per ferire, ma per guarire, per riequilibrare ciò che è in eccesso o in difetto. Allo stesso modo, anche un tatuaggio o un piercing toccano la pelle e la attraversano. Ma a differenza dell’ago terapeutico (praticato dai medici esperti di agopuntura), che segue meridiani invisibili tracciati dallo spirito del mondo, le moderne pratiche estetiche spesso ignorano la mappa energetica dell’essere umano. 

Eppure, possono risvegliare — consciamente o no — potenze profonde, archetipi, memorie cellulari.

Questo post, dove penso di attirarmi le inimicizie di molti,  ha lo scopo di esplorare la relazione, sottile e mai neutra, tra le filosofie orientali, la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e le modificazioni corporee come tatuaggi e piercing: gesti estetici, ma anche rituali contemporanei che talvolta entrano in risonanza (o in contrasto) con il paesaggio invisibile del Qi.

Il corpo è un tempio per molte religioni e filosofie, ma anche una mappa.

Nel pensiero orientale, il corpo non è solo materia. È sacro, vivo, percorso da correnti di energia vitale (Qi), che fluiscono lungo canali chiamati meridiani. Ogni punto del corpo è in risonanza con un organo, un’emozione, un ciclo cosmico.

Per la MTC, bucare o incidere la pelle non è mai neutro. Ogni punto è come un’intersezione in una rete autostradale: colpirla può attivare o bloccare il flusso.

I piercing, ad esempio, spesso colpiscono zone ricche di punti riflessi: la lingua (collegata a Cuore e Milza), l’ombelico (punto centrale dell’energia ancestrale), il naso (punto del meridiano di Vescica o Stomaco, secondo il lato). I tatuaggi invece permanendo sulla pelle possono — secondo alcune scuole taoiste — interferire con lo scambio tra interno ed esterno, alterando il “respiro della pelle” (pi qi), importante per l’equilibrio di Wei Qi, l’energia difensiva.

Ma può un tatuaggio, se realizzato con consapevolezza, diventare invece simbolo di guarigione? In alcune culture orientali, sì.

I tatuaggi rituali e simboli sacri a volte possono diventare sulla pelle il racconto del proprio spirito.

In molte culture asiatiche antiche (come i Dayak del Borneo o le tribù Thai del nord), il tatuaggio era un rito sacro, non estetico. Il Sak Yant tailandese, ad esempio, è un tatuaggio eseguito da monaci buddisti che incorpora mantra e geometrie sacre. È creduto proteggere, rafforzare, guidare. In questo caso, il simbolo inciso sulla pelle è un sigillo: lo yin e lo yang, la tigre e l’Hanuman, diventano spiriti guida.

Questa visione risuona con i principi taoisti: l’intenzione (Yi), che guida il gesto, è più importante del gesto stesso. Se il tatuaggio è carico di significato, se nasce da un bisogno dell’anima, può persino attivare un processo trasformativo.

Ma come? Dipende prima di tutto da chi te lo pratica, dalla scelta del luogo dove la rappresentazione viene emanata e anche dal momento preciso in cui viene realizzata sia in termini di periodo che di cicli circadiani.

Il piercing, invece, è spesso vissuto come atto di ribellione, di affermazione, talvolta di dolore catartico

Ma la medicina cinese chiede: “dove?” e “perché lì?” 

Facciamo alcune riflessioni.

Il sopracciglio attraversa il meridiano della Vescicola Biliare: energia decisionale, coraggio, ma anche rancore.

Il capezzolo è una zona ricca di punti del meridiano dello Stomaco e del Cuore: il piercing può interferire con l’equilibrio emozionale, soprattutto in donne con cicli irregolari o difficoltà affettive.

L’ombelico è considerato il centro del corpo (Shenque): bucarlo potrebbe alterare l’equilibrio dell’energia prenatale, secondo alcune scuole di MTC e Qi Gong (ho conosciuto una nota agopuntrice che basa tutto il suo lavoro quasi esclusivamente su pochi punti intorno all’ombelico).

Il rischio non è solo fisico (infiammazioni, cicatrici), ma energetico. Tuttavia, alcune pratiche tribali usavano i piercing in contesti rituali, per passaggi iniziatici, liberazione da traumi o blocchi. Il dolore era mezzo di risveglio, non moda.

Secondo poi l’auricoloterapia — branca della MTC e medicina riflessa — l’orecchio rappresenta l’intero corpo umano in miniatura, come un feto capovolto. Ogni sua zona corrisponde a un organo, una funzione, un’emozione. Non è un caso che nell’antichità l’orecchio fosse oggetto di particolare attenzione: la MTC ci insegna ad applicarvi semi, aghi, pressione, per modulare funzioni profonde come il sonno, la digestione, l’ansia.

Il punto Shen Men, uno dei principali calmanti del sistema nervoso, viene spesso attraversato dai piercing nella cartilagine superiore.

I punti del rene, del fegato e del polmone, localizzati nel padiglione centrale, possono essere compromessi da piercing o orecchini multipli.

Il punto Zero, punto di riequilibrio generale, vicino al trago, è spesso soggetto a stimolazioni inconsapevoli tramite orecchini decorativi.

Un orecchino o un piercing, se posizionato in una zona sensibile, può dunque alterare — anche cronicamente — la funzione riflessa. Alcune persone riportano insonnia, agitazione o disturbi digestivi inspiegabili che migliorano una volta rimosso il gioiello e trattata la zona con tecniche riequilibranti (magneti, cromoterapia auricolare, moxa o digitopressione).

In medicina orientale, l’orecchio è anche sede dell’energia del Rene — radice della vita — e riceve il riflesso dell’energia prenatale. Per questo i taoisti considerano l’orecchio una zona da proteggere, non da forare.

Dunque il corpo è una pergamena o un tempio inviolabile?

Il buddhismo, in molte sue correnti (soprattutto Mahayana e Zen), tende a scoraggiare le modificazioni corporee non necessarie. Il corpo è un veicolo: non va né idolatrato né mutilato.

Il taoismo è più fluido, ma invita a mantenere il corpo come lo si è ricevuto, perché ogni parte ha uno scopo nella circolazione del Qi e nel processo alchemico interiore.

Eppure, nelle correnti contemporanee del pensiero orientale, si fa strada una lettura più libera: se un simbolo sulla pelle aiuta a trasformare un dolore in un percorso, allora ha valore: non il segno in sé, ma il viaggio che rappresenta. E questo apre a riflessioni contemporanee che possano andare a braccetto con le mode.

In alcune terapie integrate, come la riflessologia energetica, la cromopuntura o l’uso dei diapason, si è osservato che tatuaggi o piercing in specifici punti possono alterare la risposta del corpo. Un tatuaggio su Ren Mai (il meridiano anteriore centrale) può influenzare l’energia sessuale e creativa. Un piercing sulla lingua può disturbare la comunicazione profonda, il dialogo con sé.

In questi casi, si possono usare trattamenti complementari: biorisonanza, trattamenti auricolari, campi elettromagnetici pulsati, oppure tecniche di Qi Gong per riequilibrare.

Serve consapevolezza, prima di tutto.

In definitiva, la MTC non demonizza. Osserva. Interroga. Chiede: “perché hai scelto quel simbolo?”, “perché quel punto del corpo?”. Se la risposta è profonda, il gesto può essere integrato. Se, al contrario, nasce solo dalla moda, potrebbe squilibrare.

La medicina orientale invita a trasformare il corpo in un mandala: ogni atto, ogni segno, ogni foro diventa sacro solo se consapevole.

La pelle è sempre la  frontiera tra visibile e invisibile, tra esteriore ed interiore, come scriveva Italo Calvino, “tutto ciò che tocca la superficie è solo l’inizio di un viaggio sotterraneo.”

La pelle, per l’Oriente, è un confine sottile tra mondo interno ed esterno, tra l’essere e il divenire; tatuarla, forarla, modificarla non è mai un gesto banale.

È un atto rituale, che merita ascolto e rispetto.

Unire saggezza antica e libertà moderna richiede attenzione. Ma può aprire, se fatto in consapevolezza, la porta a una nuova forma di cura: quella che passa attraverso il segno, il simbolo, il dolore che si fa medicina.

In un’epoca che ci spinge a imprimere sull’esterno ciò che forse non sappiamo ancora nominare dentro, tatuaggi e piercing diventano mappe di un viaggio interiore, segni visibili di domande invisibili. Ma ogni segno inciso sulla pelle risuona, amplifica o disturba una nota profonda del nostro organismo sottile.

La Medicina Tradizionale Cinese come abbiamo già detto, non giudica, ma invita all’ascolto. Non nega il simbolo, ma chiede consapevolezza: quale energia stai attivando? quale memoria stai risvegliando?

La pelle, confine tra il mondo e il sé, può essere portale di guarigione o barriera al fluire del Qi.

Forse non è il tatuaggio a curare o ferire, ma l’intento che lo guida. Forse non è il piercing a squilibrare, ma il silenzio con cui lo attraversiamo.

Tra pelle e spirito, tra ago e segno, resta una domanda antica: cosa vuoi davvero raccontare al tuo corpo?

Vuoi capire se un tatuaggio o un piercing stanno interferendo con il tuo equilibrio energetico?

Scopri come la Medicina Tradizionale Cinese può aiutarti a leggere i segni sulla pelle come messaggi del corpo.

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Il corpo ha memoria. Ascoltarlo è il primo passo verso la guarigione.

 

Bibliografia

  • Zhang, Y., et al. (2021). The Meridian System and Biofield Hypothesis: A Review of Empirical Evidence. Journal of Integrative Medicine, 19(2), 87–94.
  • Ma, L., & Wang, X. (2022). Acupuncture Points and Energetic Modulation in Body Art Practices. Chinese Medicine Modernization Review, 7(4), 233–240.
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  • Rossi, E., & Da Lio, G. (2020). Le mappe del corpo: MTC e pratiche somatiche. Edizioni Mediterranee.
  • Nakamura, T. (2024). Modern Aesthetics Meets Ancient Energy Systems. Asian Body-Mind Integration Journal, 9(3), 74–89.