Oggi voglio raccontarvi una storia che mi ha molto
colpito.
“Attraverso il buchino del muro il topolino
guardava il contadino e la moglie che stavano aprendo un pacchetto. "Che
cibo ci sarà?" - si chiedeva il topolino che rimase sconvolto nel vedere
che era una trappola per topi.
Il topolino fece il giro della fattoria
avvisando tutti: - "C'è una trappola per topi in casa! C'è una trappola
per topi in casa!"
Il pollo alzò la testa e disse:
"Signor Topo, capisco che è una cosa grave per te, ma non mi riguarda. Non
mi preoccupa affatto."
Il topolino andò dal maiale dicendogli, "C'è la
trappola per topi in casa! C'è la trappola per topi in casa!" Il maiale con empatia disse: -"Mi dispiace molto,
Signor Topo, ma non c'è nulla che io possa fare, eccetto pregare. Ti assicuro
che sarai fra le mie preghiere."
Il topolino allora andò dalla mucca: -"C'è una trappola
per topi in casa! C'è una trappola per topi in casa!" La mucca disse,
"Ohh.. Sig. Topo, mi dispiace per te ma a me non disturba."
Quindi, il topolino tornò in casa, con la testa bassa, molto scoraggiato, per affrontare da solo la fatidica trappola.
Durante la notte uno strano rumore echeggiò per la
casa, come quello di una trappola che afferra la sua preda. La moglie del
contadino si alzò subito per vedere cosa avrebbe trovato nella trappola. Nel
buio, non vide che era un serpente velenoso con la coda bloccata nella
trappola. Il serpente morsicò la moglie del contadino che dovette portarla
d'urgenza all'ospedale, con la febbre alta.
Come molti sanno, nella cultura contadina, la febbre
si cura con una zuppa di pollo fresco, quindi il contadino con il suo
coltellone uscì nel pollaio per rifornirsi con l'ingrediente principale della
zuppa.
La malattia della moglie però non passava e così tanti amici vennero a
trovarla per starle vicino.
La casa era
piena e per nutrire tutti, il contadino dovette macellare il maiale. Ben presto
la moglie morì e tanta gente venne al suo funerale tanto che il contadino
dovette macellare la mucca per offrire il pranzo a tutti.
Il topolino dal buchino del muro guardò il tutto con
grande tristezza.
La prossima volta che sentite che qualcuno sta
affrontando un qualche problema e pensate che non vi riguardi, ricordate che
quando uno di noi viene colpito, siamo tutti a rischio.
Siamo tutti coinvolti in questo viaggio chiamato vita.
Prendersi cura gli uni degli altri è un modo per incoraggiarci
e sostenerci a vicenda.
"Quando senti suonare la campana non chiederti per chi suona. Essa suona anche per te".
(Ernest Hemingway - Per chi suona la campana).
Cosa ci insegna questa
storia?
In questo periodo di
emergenza COVID 19 ho sentito molte richieste di aiuto. Ho sentito persone con
gravi difficoltà economiche, altre preoccupate per il lavoro o per la famiglia,
altre ancora per il contagio, altre per la privazione della loro libertà, altre
per il distacco familiare e sociale, altre perché bisognose di una parola buona.
Aiuto!!!
Durante questa emergenza
COVID19 ho visto tanta solidarietà, ho sentito medici che mi raccontavano le
loro ore in ospedale tra paura di contagi e decisioni ferali; ho visto
volontari portare cibo ai bisognosi o medicinali agli anziani chiusi in casa.
Materialmente, spiritualmente o anche dando la propria disponibilità
professionale gratuitamente ho visto e sentito tante risposte affermative alle
grida di aiuto. Mi hanno dato nuova speranza per il futuro.
Sempre durante questa emergenza COVID19 ho visto anche tante persone chiuse nel loro
egoismo, poco attente alle necessità degli altri, critiche verso chi esprimeva
scontento o preoccupazione.
Come in ogni guerra il
meglio e il peggio dell’uomo fuoriesce con tutte le sue svariate sfaccettature.
Siamo tutti come il
topolino abbiamo paure e chiediamo aiuto. Stiamo attenti a come rispondiamo
perché, come nella storia, questo aiuto riguarda tutti, nessuno ne è escluso.
Voglio continuare a
sperare che il numero di chi si adopera per un cambiamento positivo sia sempre
maggiore di chi non agisce, deride o non vuole ascoltare e capire le esigenze
degli altri.
Ringrazio Raffaella
Zanellato per aver condiviso questa storia: possa essere di insegnamento.
Cambiare si può, si deve! Subito.
“TI
ASCOLTO, PARLAMI”
servizio di counseling gratuito emergenza
COVID19
Paolo G. Bianchi
cell. 328 8755091
skype: paolo giuseppe bianchi
Lomazzo
(CO), via Unione 2,
Buttrio
(UD), c/o Romina Tulissi, Via Divisione Julia 14/2
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2 commenti:
Grazie Paolo! Gocciole di saggezza su cui tutti dobbiamo riflettere
Grazie Paolo! Gocciole di saggezza su cui tutti dobbiamo riflettere
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