martedì 28 ottobre 2008

Diversità e scienza


Da sempre esiste in ogni gregge una pecora nera, ma non per questo il pastore la isola dal gruppo.

“Diversità” è la tematica che sta animando il "Festival della scienza" di Genova (fino al 4 novembre 08).
Dietro al semplice concetto di diversità, in effetti, si nascondono tante implicazioni e il programma del Festival ne propone sei legate a tecnologia, mente, linguaggi, vita, materia ed idee.
Da sempre è la scienza che ci dice che non esiste un'unica e assoluta verità; forse sarà proprio la scienza a trasformare i nostri preconcetti e farci capire che dalla diversità possono nascere opportunità.
La scienza infatti, nel suo pluralismo, può insegnarci a vincere l'indifferenza e la resistenza al cambiamento perché il metodo di ricerca empirico che la caratterizza non prevede mai dogmi assoluti. Ne è un esempio il fatto ogni legge scientifica è discutibile fino alla scoperta successiva.

Spero che questo Festival ci aiuti a migliorare nella comunicazione interpersonale, nell'ascolto reciproco perché l'uomo ha ancora molte sfide aperte che possono essere vinte con la creatività e la voglia di fare.

domenica 26 ottobre 2008

Consapevolezza ed Ebraismo

Anche oggi mi piace continuare con voi il viaggio nella consapevolezza proponendovi il pensiero del rabbino Levi Brackman, autore del libro “Jewish wisdom for business success

Secondo Levi la Torah (il libro sacro per eccellenza degli Ebrei in cui però ha radici anche la fede cristiana) può insegnare lo spirito della positività, dote indispensabile per portare a termine buoni affari perchè “la via più facile per il successo è scoprire la gioia e l’appagamento in ogni cosa che facciamo”.

Le azioni positive che noi stessi creiamo ci ritornano tramite un cerchio portando benefici a tutte le persone coinvolte.
In questo la Torah rende consapevoli dei loro pregi e difetti coloro che si confrontano con essa e con la storia del popolo di Israele.

Attraverso una fede che passa di mano in mano come una pietra preziosa l’uomo può avere la conoscenza e la consapevolezza di sé visualizzando in questo percorso gli aspetti da rivalorizzare e quelli da condividere coi propri compagni di viaggio.

Questa storia antica di popolo e di valori scritti nella pietra ci insegna come nella vita per avere consapevolezza del presente siano importanti l’aiuto reciproco e la speranza nel futuro.

martedì 21 ottobre 2008

Consapevolezza e Cristianesimo

Continuo il percorso iniziato nel precedente post proponendovi due libri, non recentissimi, ma sempre attuali del gesuita indiano Antony de Mello: “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” e “Il sogno”.

Secondo Padre Antony è importante ritrovare l’intimità con noi stessi in quella che il cristianesimo definisce coscienza. “Scopri te stesso e riprenditi la vita” perché “La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti”.

Nei brevi capitoli, con tanto umorismo e pillole di cristianesimo, l’autore ci guida in questo viaggio e, grazie a numerosi esercizi, ci insegna a sognare per ritrovare gioia ed entusiasmo.

Un sistema pratico per chi ha difficoltà a ritrovarsi in filosofie lontane: perché la consapevolezza è già dentro casa nostra basta saperla cercare.

domenica 19 ottobre 2008

Consapevolezza e Buddhismo

Il 15 ottobre scorso lo scienziato cognitivo Jon Kabat-Zinn, pioniere delle applicazioni cliniche della “Mildfulness - Consapevolezza”, ha ricevuto all’Università di Torino il premio “Mente e Cervello per le Scienze Cognitive”.

Raggiungere la Consapevolezza significa ridurre ansia e depressione, migliorare le proprie performance o il benessere. Come arrivarci?
Secondo Jon attraverso la meditazione quotidiana e regolare. Questa attenzione che parte da pratiche altamente sofisticate allena vari aspetti della mente e del cuore sviluppando le facoltà di una mente posta a un livello superiore: la mente consapevole. La parola mente e cuore nelle lingue asiatiche, non a caso, si traduce con un unico termine. Jon si riferisce soprattutto alla meditazione Buddhista ma nei prossimi post vedremo che anche altre filosofie e religioni ne parlano.

Il merito di Jon è quello di avere utilizzato queste tecniche di meditazione in contesti clinici e medici con risultati strabilianti.

La felicità non è una pillola, ma si può raggiungere: lo sforzo è sempre quello di essere costanti e di mettere in discussione se stessi.

giovedì 16 ottobre 2008

Pensiero del fine settimana

Un grande re bandì un concorso:"Artisti di tutto il mondo, premierò chi di voi mi farà un bel ritratto!"
Alcuni prepararono i colori più vivi, altri scelsero la creta più plasmabile, altri il marmo più bello.

Giunse anche un piccolo gruppo di estrosi artisti greci con sacchi pieni di arena.
A ciascuno fu assegnata una delle stanze del palazzo reale e tutti si misero al lavoro.

Venne finalmente il giorno della sospirata premiazione. Il re ammirò ritratti dai vivaci colori, statue plasmate con arte, marmi che sembravano vivi.


Poi entrò nella sala dei greci, che con la sabbia avevano semplicemente lucidato le pareti di marmo così da renderle riflettenti come uno specchio.

"Dov'è il mio ritratto?" chiese il re agitandosi.

Sembrava che non ci fosse, eppure su ogni parete si rifletteva un'immagine viva: portava proprio il volto del re e aveva le sue stesse sembianze e movenze.
Gli estrosi artisti greci furono premiati

(leggenda orientale)

martedì 14 ottobre 2008

La Cassiera scrittrice

“Le tribolazioni di una cassiera” di un supermercato è il titolo di un best seller che arriverà in Italia a gennaio. In Francia è già al top delle classifiche di vendita proprio nei supermercati.
L’autrice è Anna Sam, una laurea in lettere in tasca, una donna che terminati gli studi si vede costretta, come tante altre in questi tempi difficili, a ripiegare su un posto da cassiera.
“All’inizio era un blog dove le cassiere si scambiavano commenti e aneddoti” dice Anna, “ora diventerà anche un racconto per bambini e un film”.
Un bel successo per chi ha subito per tanti anni le umiliazioni dei clienti prepotenti in fila alla cassa.
Secondo Anna, la cosa peggiore è che la cassiera è un’entità invisibile: diventa una persona solo quando la carta di credito non funziona o quando chiede il pagamento dei sacchetti. Ed è altrettanto vero che quando ci muoviamo tra scaffali zeppi di ogni ben di dio, plastiche colorate, super offerte imperdibili, alla cassiera spetta il ruolo più sgradevole: farci pagare dopo che abbiamo fatto la fila.

Nei miei corsi di formazione, soprattutto nei supermercati, ho conosciuto tante donne come Anna, anche con lauree che, sebbene autorevoli, risultano poco richieste dal mercato. Molte hanno fatto proposte per migliorare il loro lavoro ma quasi sempre gli è stato impedito facendole ripiombare nella routine del “buongiorno, arrivederci e grazie”.

Se sentite una madre dire al figlio: “Vedi, se sei bravo a scuola, lavorerai a una cassa come quella signorina là” (fatto veramente accaduto ad Anna) ora potete commentare che nulla è così scontato perché dietro alla cassa potrebbe esserci una scrittrice famosa.

domenica 12 ottobre 2008

Dedizione al lavoro

Ho rivisto da poco il flm del regista giapponese Yoki Yamada “The Twilight Samurai”.
Il protagonista, Saibei, nonostante l’appartenenza ad un prestigioso clan di samurai, è costretto dalla morte prematura della moglie a lavorare i campi e a prendersi cura delle figlie e dell’anziana madre”. E’ un samurai apparentemente privo di ambizioni, un uomo semplice e triste (il suo soprannome è “crepuscolo”, Twilight Samurai appunto).
Eppure dietro a questa immagine priva di esteriorità si cela un guerriero fedele all’etica dei samurai che emergerà nel momento in cui gli verrà ordinato di battersi contro un pericoloso nemico.

È un film che fa riflettere sul senso del dovere e su come i sentimenti possano avere un ruolo predominante anche nelle prove estreme.
E’ molto bello, la sua unica pecca è di essere in giapponese (sottotitoli in italiano) il che prevede una certa predisposizione.
Lo consiglio a tutti coloro che svolgono il loro lavoro con amore pur sapendo di non essere schiavi della carriera, perché essere samurai al giorno d’oggi significa soprattutto dedizione, in particolar modo nelle difficoltà.
Voto 10

giovedì 9 ottobre 2008

Pensiero del fine settimana

Due bonzi camminavano per una strada. Videro una ragazza giovane e bella esitante nell'attraversare una grande pozzanghera.
"Vuoi che ti aiuti?" le disse uno dei due. Ella annuì e senza esitazioni il bonzo gentile la prese tra le braccia e la depose pulita al di là del pantano.

L'altro bonzo rimase muto e stupito. Ma la sera, rientrando nel tempio, si fece coraggio e rimproverò il compagno così: "La nostra regola ci vieta simili cortesie. Le donne devono stare lontano da noi, soprattutto se giovani e belle".

L'altro rispose sereno: "Io la ragazza graziosa l'ho lasciata al di là della pozza; non aveva più bisogno di me. Tu invece la porti ancora, inutilmente, con te, nel tuo cuore".

(antica storia zen)

martedì 7 ottobre 2008

Crisi mutui: colpa del testosterone

Il 30 settembre scorso l’Ansa ha battuto questa notizia – “Per una psicologa inglese, Julia Noakes, che ha molti clienti della City, il problema della finanza mondiale e' il testosterone dei maschi. Julia sostiene che c'e' troppo individualismo aggressivo e troppa poca femminilita' nella gestione delle banche. Anche Heather McGregor, cacciatrice di teste alla City, e' d'accordo e sottolinea che in Inghilterra le banche meno toccate dalla crisi sono quelle dove le donne sono state promosse ai vertici”.

Pensavo che il mondo anglosassone avesse superato le barriere del maschilismo tipico dei paesi latini, evidentemente sbagliavo.
Questo mi fa riflettere ulteriormente su come la formazione debba portare ad un profondo cambiamento di tendenza non solo nel campo delle pari opportunità, ma soprattutto in quello della leadership.

Noi uomini, abituati a vederci manager e capi sin da bambini dobbiamo imparare a ad avere in cordata anche delle valide compagne o a mettere in conto di avere un capo donna. Del resto sono i fatti a parlare chiaro anche in Italia e le aziende governate da donne sopravvivono più a lungo.

sabato 4 ottobre 2008

A scuola da Alain Ducasse

“Esattamente un anno fa, durante un Abbey Programme®, decisi di lasciare il “posto fisso” e diventare imprenditrice di me stessa. Ora ho anche il diploma della Scuola di Alta Cucina di Alain Ducasse”.
E’ Gabriella Pecchia, di cui vi ho già parlato in un precedente post, che ha raggiunto questo traguardo importante per la sua professione e che mi chiede di pubblicare la sua testimonianza per gli amici del blog. La potete scaricare qui.

giovedì 2 ottobre 2008

Pensiero del fine settimana

Pallido e tremante un servo arabo, di ritorno dal mercato di Baghdad, supplica il suo padrone: "Salvatemi signore mio! Devo fuggire lontano. Al mercato ho urtato per caso una donna, l'ho guardata per bene: era la Morte! Purtroppo quella mi ha fissato a lungo con meraviglia e mi ha fatto un gesto quasi di minaccia".
Il padrone gli diede un cavallo e il servo volò verso la città di Samarra, lontano dalla Morte.
Ma il padrone, prima di sera, volle vederci chiaro e si recò lui pure al mercato.
Incontrò la Morte.
Le chiese: "Perchè stamani hai fatto un gesto di minaccia al mio servo?"
"Non era un gesto di minaccia" rispose la Morte "Era solo un gesto di meraviglia. Ero molto sorpresa di trovare a Baghdad uno che Allah mi aveva comandato di prendere a Samarra, questa notte!"
(antica leggenda araba)