Stavolta la Francia ci ha battuto. E' stato
sindacalmente sancito che dopo le 18 nessun dipendente è costretto a rispondere alle mail su tablet e simili.
La notizia è stata definita "rivoluzione
francese" perchè impone la non reperibilità dopo un certo orario e quindi la
libertà di gestire la propria vita al meglio, senza lo stress della “mancata
risposta”. Certo i maniaci dell'essere sempre indispensabili ne verranno
colpiti, ma credo sia un modo per renderci conto che non si vive di solo lavoro
e il fatto di essere in un periodo di crisi, tra tagli e diminuzioni di personale,
non significa che chi lavora debba essere schiavizzato.
E’ un richiamo al quel sano equilibrio che tutti
dovremmo coltivare e difendere ogni giorno.
Per quanto mi riguarda il rispondere al telefono
o alle mail dopo le 18 non è un problema: molti dei miei clienti riescono a contattarmi proprio dopo quell'ora, quando smesso il lavoro cominciano a pensare
a se stessi, alla loro crescita personale, al loro benessere. A loro dico
"non preoccupatevi" perchè da sempre ritaglio i miei tempi personali
in altre ore della giornata e, rispettando le loro abitudini e il valore che danno a
questi momenti, possono continuare a trovarmi anche se condivido la scelta
francese di un sano silenzio dopo una certa ora.