giovedì 22 marzo 2012

martedì 20 marzo 2012

Il cervello zelante

Le persone zelanti piacciono a tutti, ma a volte l'eccesso di zelo può rivelarsi fatale. Perché esiste uno zelo buono e uno no: è lo zelo di chi per esempio ti propina consigli che non hai chiesto o ti insegna qualcosa senza che tu ne sia interessato o è troppo disponibile, tanto da invadere la tua privacy e la tua quiete.

Ne parlo nel mio ultimo articolo su Brainfactor a chiusura della settimana del cervello

domenica 18 marzo 2012

La meditazione rafforza il cervello

Tiziano Cornegliani, un caro amico e collega, mi ha segnalato questo interessante articolo apparso su La Stampa.it nei giorni scorsi dal titolo "La meditazione rafforza il cervello".

E' un ulteriore conferma dell'utilità della meditazione che, da pratica ammantata di misticismo, oggi ritrova il suo spazio tra gli studi scientifici che ne attestano gli indiscutibili effetti benefici. E' l'università della California a sostenerlo e sembra proprio che la meditazione "possa rafforzare le connessioni tra le cellule cerebrali consentendo al cervello di elaborare più velocemente le informazioni". 

La strada già tracciata da lungo tempo con Abbey Programme, Samurai Lab o Brain Whispering porta alla meditazione, al saper riflettere, alla riscoperta di un mondo interiore la cui forza può sicuramente aiutare ad affrontare il presente sul lavoro o nella quotidianità.

Io ci ho sempre creduto e penso che i cambiamenti a cui tutti siamo chiamati ci abbiano fatto capire quanto è importante imparare a meditare: non è più una semplice tendenza religiosa, olistica, zen, o new age, ma una realtà scientifica.

venerdì 16 marzo 2012

mercoledì 14 marzo 2012

Uomini che lavorano con le donne

Oltre ad essere una realtà oggi molto comune negli ambienti di lavoro è anche il titolo del libro di Andrea Bianchi, coach e formatore (nessuna parentela col sottoscritto), presentato di recente nella Sede del Gruppo 24Ore a Milano.
La novità del libro è che è scritto sulle donne da un uomo e per gli uomini: lo scopo è raggiungere la consapevolezza che da entrambe le parti c'è della positività, del "valore" che non può che far bene alla vita dell'azienda.
Una lettura scorrevole, senza grafici o approfondimenti bibliografici per calare i suggerimenti, le riflessioni nella quotidianità di tutti i giorni per chè il binomio uomini-donne funziona, basta crederci e buttarsi nella conoscenza dell'altro senza pregiudizi e con la mente aperta.

domenica 11 marzo 2012

Settimana del cervello 2012



In collaborazione con la Società Italiana di Neurologia (SIN) e con il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche (DNTB) dell'Università di Milano Bicocca, in occasione della Brain Awareness Week che si svolgerà in tutto il mondo dal 12 al 18 Marzo 2012, BrainFactor promuove in Italia “L'Alfabeto del cervello”. L'iniziativa è patrocinata da Dana Foundation.

Ogni giorno, dal lunedì alla domenica, BrainFactor pubblicherà una serie di articoli divulgativi con cadenza di tre al giorno su temi relativi al funzionamento del cervello le cui iniziali corrispondono alle lettere dell'alfabeto, dalla "A" alla "Z". A me è stata affidata la lettera Z: “il cervello zelante” che verrà pubblicato su BrainFactor domenica 18 marzo.

Per conoscere il programma e gli interventi nel dettaglio cliccate qui.

venerdì 9 marzo 2012

Pensiero del fine settimana

"Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, 
ma è molto importante che tu la faccia"
(Gandhi)

l'immagine è un'opera di Kalina Hiriza

mercoledì 7 marzo 2012

A la carte: il gusto della formazione

Il cibo è un fattore di cultura, la sua preparazione trasforma da sempre il mondo e le persone: per questo la cucina e il ristorante sono ottime metafore aziendali. 
Dall'esperienza della mia formazione  "à la carte" e dalla collaborazione di tre anni con la rivista QB, inserto del Messaggero Veneto e, in seguito, Magazine on-line, sono nati una serie di articoli proprio sul rapporto cibo/cucina e formazione che ho voluto raccogliere nell' e-book "Il gusto della formazione" . 
Siamo quello che mangiamo e alimentare bene il nostro corpo fa bene allo spirito, anche a quello d'impresa: buona lettura. 

lunedì 5 marzo 2012

A cosa serve il Counseling


Dopo la positiva esperienza di Lomazzo l'associazione UCM (United Cultures of Milano) nel progetto “PassaParola” e all’interno del ciclo di incontri “Conosci te stesso” ha deciso di replicare. Per questo mi ha invitato a tenere un'altro incontro per fare conoscere l'attività di counseling dal titolo:
"Counseling: ascolto, osservazione, comunicazione, relazione".

L'appuntamento è per sabato 17 marzo alle ore 15 al Villaggio Amico, via della Stazione 2, Gerenzano (Varese).

Visto l’orario pomeridiano, per chi volesse partecipare e ha dei bambini li può affidare al "Laboratorio Artistico", a cura di Tomoko Kitada, che si svolgerà in contemporanea. Entrambe le iniziative sono gratuite.

Per info: Claudia 329 0256408
claudijia@hotmail.com

venerdì 2 marzo 2012

Pensiero del fine settimana

"Pensare con la propria testa 
senza lasciarsi condizionare 
è indice di coraggio"


l'immagine è un'opera di Calina Hiriza

martedì 28 febbraio 2012

Le parole che ti ho detto: assiduità

Vi sarà capitato almeno una volta nella vita di sentirvi dire che non siete fatti per un determinato mestiere o che quell'idea che avete in mente non si potrà mai realizzare; ma vi sarete anche resi conto che esistono molti casi di persone che date per negate siano poi diventate famose proprio in quel campo. Cosa le ha spinte a riuscire proprio dove altri dicevano che non ce l'avrebbero mai fatta? 

Le componenti sono molte, ma a mio avviso quella preponderante è l'assiduità nel perseguire il risultato. Ricordo in una conferenza che l'astronauta Paolo Nespoli  diceva che fin da bambino sognava di fare quella professione e di aver orientato tutta la sua vita per perseguire e realizzare quel sogno. E diceva anche che, nonostante fosse quasi impossibile a molti, la sua assiduità e costanza nel costruire mattone dopo mattone quella vita lo ha fatto arrivare ad essere l'italiano con la più lunga permanenza nello spazio. 

Essere assidui significa vedere chiari gli obiettivi e orientare tutte le scelte verso quella visione, credere in se stessi, ma con sano realismo per saper trarre sempre dalle sconfitte insegnamenti positivi. Essere assidui è capire i propri limiti pur sapendo che nulla è impossibile per noi e per gli altri.

domenica 26 febbraio 2012

E ora dove andiamo?

Una bella domanda che tutti si pongono in questi tempi incerti, soprattutto di fronte alle scelte difficili, ma che è anche il titolo di un film che ho visto di recente.

L’azione si svolge in Medioriente: crogiuolo di culture antiche e religioni differenti. In un piccolo paese lontano da tutto e da tutti e dove gli echi del mondo faticano ad arrivare una comunità cristiana e una musulmana vivono integrate e in pace. A turbare la quiete sono le notizie provenienti dal resto del Paese di scontri e violenze tra cristiani e musulmani che arrivano a fatica tramite l'unica televisione funzionante nel villaggio. La buona volontà dei capi religiosi non basta a placare gli animi che si accendono sempre più alimentando odio e pregiudizi. Sono le donne allora, che da sempre hanno sofferto e soffrono della morte di mariti e figli, a prendere in mano la situazione e, unite dal dolore che le accomuna, combattono contro i loro uomini per evitare che la guerra scoppi tra le diverse fazioni. 
Tra finti miracoli, ballerine russe, cocktail di sonniferi e hashish, alla fine un colpo di scena inaspettato porterà al superamento delle barriere religiose in nome di una pace che è al di sopra di tutto. 

Un film da non perdere, divertente e che fa riflettere. Voto 9

giovedì 23 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

La mano che cura. Dialoghi con i maestri del benessere



"Trenta ritratti. Trenta interviste. Trenta maestri nell'arte del Massaggio che, dialogando con Patrizia Sanvitale, giornalista e sociologa, raccontano le tecniche di un mestiere antico e quasi magico, forte di tradizioni arcaiche e di declinazioni nuovissime.
"Questo è in breve "La mano che cura. Dialoghi con i maestri del Benessere" il libro che vi propongo oggi e che mi ha affascinato attraverso le storie di chi ha deciso di fare del massaggio la propria professione nella consapevolezza che non si tratta di una mera questione meccanica ma qualcosa di più profondo, che penetra l'anima, che rilassa o dà carica, che distende o aiuta a ritrovare pace e sicurezza.

Le tecniche e le tipologie del massaggio sono molto varie e sentirle spiegate da chi le utilizza è molto interessante come la breve storia del massaggio che ci fa capire come le sue origini si perdano nella notte dei tempi.
Paul Valèry diceva che "quello che c'è di più profondo nell'essere umano è la pelle" e dopo aver letto "La mano che cura" ne sono ancora più convinto.

Ringrazio Renato per la segnalazione.

venerdì 17 febbraio 2012

martedì 14 febbraio 2012

Una buona occasione

Hai già una mia offerta per i corsi Abbey Programme, Samurai Lab, Brain Whispering o sulle sessioni personali di counseling e sei ancora interessato a parteciparvi? 
Se entro il 30 Marzo mi invierai via mail all’indirizzo info.studiobianchi@gmail.com la tua conferma di voler effettuare il corso o le sessioni di counseling entro il 2012, ti manterrò invariato il costo preventivato, nessun aumento o adeguamento tariffario. 
Ma non solo: ti offro anche la possibilità di concordare una rateizzazione dell’investimento ai corsi ai quali vuoi partecipare. 
Non hai ancora un’offerta e sei interessato ai miei corsi? 
C’è ancora tempo: contattami prima del 30 Marzo e anche tu potrai usufruire delle stesse agevolazioni. Per gli indecisi: Perché fare formazione esperienziale in tempi di crisi. Scarica qui il mio e-book

domenica 12 febbraio 2012

Sindacato Networkers: una nuova collaborazione

E’ online da pochi giorni il mio primo articolo  per SindacatoNetworkers.it  “la prima piattaforma sindacale interamente online rivolta ai professionisti e ai lavoratori dell'ICT”.
E’ l’inizio di una nuova interessante collaborazione che mi vedrà impegnato in riflessioni su varie tematiche inerenti il lavoro nel campo della formazione e del counseling aziendale.

“Lo scopo di SindacatoNetworkers.it è quello di supportare i professionisti e i lavoratori dell'ICT nel mercato del lavoro attraverso una serie di servizi dedicati quali: la consulenza individuale online su tutte le problematiche relative al rapporto di lavoro, corsi di formazione online, (gratuiti per tutti gli iscritti) sulle professionalità e gli skills dell'ICT, offerte e annunci di lavoro del settore”.

giovedì 9 febbraio 2012

martedì 7 febbraio 2012

Abbey Programme: la mail di un amico

MRP Abate Dom Norberto Villa OSB
Mi è giunta in questi giorni la mail di P. Norberto Villa, Abate dell’Abbazia di Praglia (Padova) in riferimento al mio articolo "Un chiostro contro la crisi"

Ringrazio il caro amico per il suo sostegno e il suo appoggio oltre a quello di tutta la Comunità di Praglia, per i miei corsi Abbey Programme.
Qui potete leggere il testo della mail.

sabato 4 febbraio 2012

Paura: c’è di mezzo il mare

Due uomini si parlano al telefono, la conversazione è concitata, la situazione è di pericolo: alcune persone sono già morte. Uno dei due uomini impartisce ordini chiari e determinati, l’altro sembra non capire, lascia prevalere la paura ed ha già abbandonato la nave e i passeggeri...
Cos’è la paura e come spinge le persone a reagire in modo così differente? Ne parlo nell’articolo di questo mese su BrainFactor pensando a tutti coloro che vogliono vincere le piccole paure quotidiane per vivere meglio e ottenere più risultati da se stessi e dagli altri.

venerdì 3 febbraio 2012

Pensiero del fine settimana

 
 
Quando cesserai di voler riempire la
tua coppa di felicità, ed inizierai a
riempire quella degli altri,
scoprirai, con meraviglia,
che la tua sarà sempre piena.
(Paramansa Yogananda)

Questo pensiero del fine settimana mi è stato suggerito da Stella che ringrazio e saluto

domenica 29 gennaio 2012

Life Vest Inside


Guardate questo video

Siamo ciò che seminiamo e raccogliamo quanto abbiamo seminato, sia questo un semplice gesto o una grande impresa. Ma forse, proprio come nel video sono i piccoli gesti quotidiani a compiere i grandi cambiamenti e per partire basta solo guardarsi attorno e lasciare parlare ancora una volta il cuore. 
Buonismo? No, voglia di tornare ad essere umani. Nel Talmud (libro sacro per gli Ebrei) si dice “Chi salva una vita salva il mondo intero”, a volte basta un piccolo gesto per rendere migliore una giornata e il resto verrà da solo.


Ringrazio Antonio per la segnalazione del video e del sito da cui è tratto.

giovedì 26 gennaio 2012

Pensiero del fine settimana

Cari amici del blog a partire da oggi e fino all'inizio dell'estate ho deciso di dedicare lo spazio del pensiero del fine settimana a Gandhi.
 
Inizio proprio dal motto del mio blog con l'auspicio che queste riflessioni generino benessere e tanta motivazione al cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno. Buon cammino.



"Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere" 
 (Gandhi)


Continuate comunque a segnalarmi le frasi, gli aforismi che più vi piacciono e che più hanno ispirato la vostra vita, continuerò a pubblicarle anche durante il percorso "gandhiano".

martedì 24 gennaio 2012

Il sistema distorto


Non sono io a dirlo ma il sociologo Luciano Gallino, e non posso che trovarmi perfettamente d’accordo. Vedo troppe persone che smettono di credere nel lavoro che hanno amato fino a ieri solo perché sono i loro “capi” i primi a non dimostrarlo; mentre altre persone che vorrebbero avere un lavoro fatto anche di valori, condivisione etica e solidarietà, spesso non trovano spazi di fronte all’arrivismo e alle dure leggi dell’economia.
La formazione e il counseling in azienda possono ridurre questa forbice che allontana l’uomo dal lavoro: fare incontrare le aspettative personali con quelle aziendali. Mi accorgo sempre più che le aziende che investono sulla crescita delle persone sono quelle che ottengono di più dai loro dipendenti. Ciò che facciamo lo facciamo per noi stessi, per le nostre famiglie per la nostra soddisfazione: il lavoro è solo il mezzo per raggiungere questo e tale deve rimanere, il mezzo più sublime per dare dignità autentica.

ringrazio l'amico e collega Massimo per la segnalazione del pensiero di Gallino

domenica 22 gennaio 2012

La vita comincia a 40 anni

Un tempo si diceva così, forse per consolarsi dell’avanzare dell’età, forse per autoconvincersi che dopotutto a 40 anni si possono ancora fare molte cose; ma il British Medical Journal  riportando i risultati di una ricerca durata 10 anni e che ha coinvolto più di 7000 persone, ha completamente ribaltato la situazione. Infatti se da una parte l’età media si è alzata, gli scienziati ci dicono che già a 45 anni si cominciano a perdere i colpi partendo proprio dal cervello. E anche se le donne se la cavano meglio e i ricercatori invitano a distinguere sempre tra disturbi cognitivi minori e demenza major il dato di fatto è innegabile: le funzioni cognitive iniziano presto a declinare.

Purtroppo l’articolo non dà soluzioni immediate ma sicuramente una sana alimentazione, un po’ di moto e, come ci insegnano i più longevi, tanto ottimismo e una sana dose di autoironia, possono aiutarci a vivere meglio e più a lungo.

martedì 17 gennaio 2012

L'inquieto vivere

"Da bambino quando ero irrequieto e non riuscivo a stare fermo ricordo che mio nonno oltre al rimprovero mi chiedeva sempre in dialetto veneto: “Hai l’inquieto vivere?”. Oggi sento ancora questa domanda (evidentemente tipica di quella zona d’Italia) rivolta da mia madre e mia zia alle nipotine ancora in tenera età".

"L'inquieto vivere " è il titolo dell'articolo che mi è stato pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista on line BrainFactor (a molti di voi già nota), testata scientifica dedicata alla ricerca sul cervello e alle neuroscienze, registrata al Tribunale di Milano, certificata HONcode dalla Fondazione Health On the Net per l'affidabilità dell'informazione medica e indicizzata come rivista scientifica peer-reviewed nella Directory of Open Access Journals (DOAJ).

Potete leggere l'intero articolo cliccando qui.

Oppure vedere tutti i miei articoli su BrainFactor cliccando qui o sull'immagine "ARTICOLI COUNSELING" che trovate a destra.

domenica 15 gennaio 2012

Il futuro incerto

Quest’anno sono riuscito ad evitare il bombardamento di oroscopi e previsioni e, francamente, in questo momento, non mi importa molto della previsione dei Maja che non mangeremo più il prossimo panettone. Quello che mi colpisce di più all’inizio di questo 2012 è come il clima di incertezza politica ed economica generale stia creando ansia e paura. Certo è che i tempi non sono da ballo in maschera, ma da qui alla catastrofe credo vi siano molti ponti da passare. 

I saggi cinesi dicevano di concentrarsi sempre sul presente, i monaci benedettini addirittura nell’attimo che scorre: cosa possiamo fare per vincere la paura che ci sta paralizzando? Credo la prima mossa sia distinguere ciò che dipende da noi in modo diretto da quello che invece non lo è. Visto che non possiamo influenzare se non marginalmente le grandi strategie internazionali, quello che possiamo fare è concentrarci sulla vita di tutti giorni distinguendo tra fabbisogni reali e aggiuntivi e verificando quali sono le cose alle quali possiamo realmente rinunciare. 

Tutto questo non farà scomparire la paura, ma abbiamo la possibilità di esorcizzarla e vivere meglio nel presente. Chi vive in uno stato di grande abbandono sa che deve fare fronte ai bisogni primari, ma la maggior parte delle persone che incontro nelle sessioni di counseling non ha questa necessità: la paura piuttosto è quella di vedere un mondo diverso da quello che si era prospettata. Forse la vera rivoluzione è ritornare ad essere meno complessi e a godere di più delle piccole cose e dei piccoli successi giornalieri. Ricordate? “Un piccolo passo per un uomo…” per arrivare alla luna e oltre.

venerdì 13 gennaio 2012

Pensiero del fine settimana


“Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”, domandò il samurai. “A chi ha tentato di regalarlo”, rispose uno dei discepoli.
“Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, disse il maestro: “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé”.
(Storia Zen) 
Questo pensiero del fine settimana mi è stato suggerito da M.Cristina che ringrazio e saluto

martedì 10 gennaio 2012

L’anno che verrà

Nessuno può sapere con certezza come sarà il 2012 e, al di là delle previsioni più o meno buone, qui a Formazionezero abbiamo deciso di fare delle piccole modifiche a partire dallo sfondo del blog, in mezzo a tanti scenari bui forse un po’ di colore aiuta!. Poi abbiamo aggiunto nella testata “Cosa posso fare per voi” e “10 motivi per scegliermi”  che pensiamo possano essere utili ai nuovi e vecchi lettori per conoscere meglio il mio metodo di lavoro. Abbiamo completato le rassegne stampa Abbey Programme  e Samurai Lab, inserito un link diretto ai miei articoli pubblicati da BrainFactor e aggiunto “Dicono di me”

Infine, non da ultimo, è in via di completamento il nuovo E-book “Il gusto della formazione”.
Grazie per la vostra assiduità nel seguirmi e auguri per un anno davvero felice per tutti.

martedì 3 gennaio 2012

Nel chiostro contro la crisi

“Nel chiostro contro la crisi” è il titolo dell’articolo che ho scritto per “Luoghi dell’Infinito” mensile di itinerari arte e cultura uscito oggi, 3 gennaio 2012, in allegato al quotidiano Avvenire.

L’articolo fa parte dello speciale “Benedetto e l’Europa”: come nel medioevo i monasteri hanno aiutato l’Europa distrutta a risollevarsi, così anche oggi possono dare risposte concrete ai nostri problemi dentro e fuori le aziende.

Qui potete scaricare il mio articolo, ma vi invito comunque ad acquistare in edicola la rivista per gli ulteriori interessanti contributi di Enzo Bianchi, Anna Maria Cànopi, Franco Cardini, Maria Antonietta Crippa.

venerdì 23 dicembre 2011

Auguri 2011

Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la mosca.
Considero valore il regno minerale,
l'assemblea delle stelle....
Erri De Luca



Ringrazio Assunta per avermi segnalato questo bellissimo augurio tratto dalla poesia Valore di Erri De Luca.

martedì 20 dicembre 2011

Come l'empatia e le relazioni sociali creano business

Un caro amico mi ha consigliato di scrivere questo pezzo, dopo aver toccato con mano (beh, direi più tramite email) come l’amicizia crei una rete empatica che possa generare una rete di connessioni professionali. Siamo sempre condizionati dalle esperienze negative di chi, mettendosi in società con un amico, abbia poi rovinato tutto, legame personale compreso. “Il rapporto societario è difatti regolato dalla testa, quello di amicizia dal cuore”, spiega il web . Noi corriamo dietro ad un capo per farci notare, collezioniamo lettere di raccomandazioni, ma ci scordiamo che i migliori venditori della nostra vita, dopo noi stessi, sono gli amici. Loro conoscono meglio alcuni lati del nostro carattere, che noi stessi rifiutiamo di vedere, che potrebbero rendere una scelta professionale più consona, o lontana, al nostro modo di essere. Ricordiamoci di loro quando sono in difficoltà, segnalando offerte di lavoro e siti web su cui affidare una buona ricerca. Anche questo è un modo per tenerci strette le persone che contano per noi, che rischiamo di perdere a causa delle priorità che si rimescolano in questo periodo difficile. 

Per questo, ad accompagnare i migliori auguri a voi per un sereno Natale, allego questo pensiero rivolto a chi vi sta a fianco, a volte stampella per sorreggervi e bicchiere di cristallo per brindare ai vostri successi. Auguri e grazie… a Tiziano e agli Amici di tutti noi.
Gila

domenica 18 dicembre 2011

Credere nell’uomo

“Il rivoluzionario crede nell'uomo, negli esseri umani. Chi non crede nell'essere umano, non è rivoluzionario” (Fidel Castro). 

La rivoluzione più grande è proprio questa, credere nelle persone e nelle loro potenzialità, nella loro capacità di rendere diverse le cose, di cambiarle, sostituirle, farle crescere. 
L’immobilismo rende tutto apatico e privo di senso e considerazione perché si smette di credere nelle persone e in quello che sanno e vogliono fare. 

A volte incontro persone che si rifiutano di ammettere le capacità di altri: chiuse nel loro egoismo e nella loro mancanza di umiltà pensano che nessuno possa insegnare loro qualcosa. Sentirsi arrivati è triste perché rende tutte le relazioni assolutamente vuote del loro significato più profondo: poter dare e ricevere qualcosa. 

In realtà chi si sente capace solo di commisurarsi con se stesso è spesso privo di iniziativa e vede il mediocre negli altri per non vederlo in sé. Non ci si può chiudere in se stessi basandoci solo sul semplice fatto di pensarsi unici. La grandezza delle relazioni consiste proprio nell’unicità e nell’irripetibilità di ognuno di noi perché proprio per questo diventiamo una miniera inesplorata di insegnamenti. Questo vale in famiglia, tra gli amici come in azienda: imparare a guardare che esiste qualcosa al di fuori di noi è fondamentale a meno che non ci sentiamo così ricchi da voler escludere il mondo intero, ma vi assicuro da quello che vedo e sento porta solo tanta tristezza e solitudine e non ne vale proprio la pena. 

Credere nell’altro è il principio per credere in se stessi e anche se costa una buona dose di umiltà. Ne vale proprio la pena.

giovedì 15 dicembre 2011

Pensiero del fine settimana


“Un tempo gli operai non erano servi. Lavoravano. Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore. La gamba di una sedia doveva essere ben fatta. Era naturale, era inteso. Era un primato. Non occorreva che fosse ben fatta per il salario o in modo proporzionale al salario. Non doveva essere ben fatta per il padrone, né per gli intenditori, né per i clienti del padrone. Doveva essere ben fatta per sé, in sé, nella sua stessa natura. Esigevano che quella gamba fosse ben fatta. E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con la medesima perfezione delle parti che si vedevano. Secondo lo stesso principio con cui costruivano le cattedrali. Non si trattava di essere visti o di non essere visti. Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto”.


Questo pensiero del fine settimana mi è stato suggerito da Renata che ringrazio e saluto


martedì 13 dicembre 2011

Stringere i denti

Sapevate che stringendo i denti si può sentire? Sembra impossibile che lo si possa fare con i denti eppure ai giovani sommergibilisti durante la seconda guerra mondiale veniva insegnato di tenere una chiave inglese stretta tra i denti e appoggiata alle paratie per sentire le vibrazioni di navi nemiche.

Nella crisi si dice sia fondamentale stringere i denti, come i gorilla che digrignandoli rivendicando il loro territorio e la loro supremazia. A volte per rendersi conto del livello di aggressività delle persone è sufficiente osservare come masticano il chewing-gum o come, quando leggono il giornale, non rilassino la mascella. Irrigidirsi ed essere aggressivi porta solo a farsi del male e a fare rivivere dentro case e uffici una giungla dalla quale l’uomo è uscito millenni fa. Stringere i denti non risolve i problemi, ma crea solo ansia, tensione e risveglia stati primordiali.

Come uscirne: rilassandoci. Non siamo su un sottomarino e non rischiamo la vita. Gli antichi samurai prima della battaglia meditavano e in questo modo aumentavano la loro capacità di cogliere tutti i segnali che potevano provenire dal combattimento: si dice addirittura che questo permettesse loro di anticipare le mosse dell’avversario. Affrontare le cose con maggiore calma e lucidità ci permette di essere più attenti e reattivi anche alle vibrazioni di una chiave inglese.

domenica 11 dicembre 2011

Cambiamento e speranze

In questi giorni i cambiamenti ai vertici della politica hanno riaperto vecchie ferite e riacceso nuove speranze. Chissà perché l’uomo, sempre poco incline ai cambiamenti, ma fisso nella sua necessità di stabilità, quando avvengono dei mutamenti intorno a lui colga segni di speranza. La necessità di migliorare, innata nelle persone spinge a ricercare sempre e comunque un fondo di ottimismo e a fronte di scontentezze e delusioni la speranza si riaccende come qualcosa di infinitamente necessaria per approdare da qualche parte. La speranza è qualcosa da fare crescere, alimentare, sostenere perché sarà la base sulla quale costruire la nostra tranquillità del domani: chi non spera non vede futuro, ma una storia fatta di dolore. La speranza ci insegna a cambiare accettando la possibilità di essere diversi e migliori: dietro ogni catastrofe c’è sempre stato questo insegnamento. 

Cambiare è possibile bisogna crederci, ma soprattutto bisogna credere che anche le cose possano cambiare attraverso il nostro piccolo lavoro quotidiano e i nostri sforzi.

mercoledì 7 dicembre 2011

Ama il prossimo tuo: team building

In un’antica disputa Akivà, un saggio rabbino sosteneva che il principio fondamentale della Torà fosse: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. 
Al contrario, un altro rabbino, Ben Azai, era convinto che il fulcro di tutta la Torà fosse nella frase “a immagine di Dio lo creò (Genesi 5:1)”. Quest’ultimo, infatti, riteneva che la profonda incapacità di molte persone ad amare veramente se stesse portasse come conseguenza la relativa impossibilità ad amare gli altri.

Le persone che incontro in azienda sono spesso invidiose le une delle altre, le gelosie bloccano lo spirito di collaborazione alimentando l’arrivismo e la difesa ad oltranza dei propri spazi e dei propri territori. 
Questi comportamenti evidenziano come l’uomo a volte sia incapace di amare se stesso e di vedere nella competizione, che è normale nella vita, una possibilità di crescita e non di rivalsa. Quando siamo troppo attaccati a noi stessi e al nostro ruolo non ci amiamo perché non ci permettiamo di imparare: a volte la scusante è che lo si fa per il bene dell’azienda. 
Ma quale guadagno ci può essere nell’essere uno contro l’altro? Ed è per questo che la richiesta di corsi sul team bulding è sempre crescente: lo scopo non è aiutare alla costruzione di un gruppo, ma aiutare i singoli a ritrovare pace in se stessi e a relazionarsi in modo diverso e più costruttivo. A volte basta poco, un po’ di pazienza, attenzione, una comunicazione più efficace e soprattutto il non mettersi al centro del mondo. 
Vedere nell’altro qualcosa di buono aiuta: vi assicuro che qualcosa di buono c’è veramente in tutti, ma bisogna volerlo trovare!

domenica 4 dicembre 2011

Leadership: luci ed ombre

Mai come di questi tempi si sente parlare della necessità di una leadership forte capace di risolvere i problemi. 
Ma cosa è la leadership e quali caratteristiche deve avere un leader? 
Come lo si riconosce e sopratutto la leadership è innata e dura per sempre? 

Nel mondo aziendale, dove la necessità di capi che sappiano rispondere alle esigenze delle imprese in modo rapido e continuativo è molto forte, queste sono le domande di sempre.

Ne parlo nel mio ultimo articolo su Brainfactor

giovedì 1 dicembre 2011

Pensiero del fine settimana

"Coloro che vogliono essere leader 
ma non lo sono, dicono le cose. 
I bravi leader le spiegano. 
I leader ancora migliori le dimostrano. 
I grandi leader le ispirano"
(Anonimo)

lunedì 28 novembre 2011

I primi passi di un direttore vendite


Una segnalazione: sul n. 12 della rivista Vendere di Più,  ora in edicola, a p. 50 trovate il mio articolo "I primi passi di un direttore vendite". Per leggerlo cliccate qui.

venerdì 25 novembre 2011

Pensiero del fine settimana

"Il mezzo può essere paragonato a un seme, il fine a un albero; 
e tra mezzo e fine vi è esattamente 
lo stesso inviolabile nesso che c'è tra seme e albero".

martedì 22 novembre 2011

Sindrome da burnout e counseling

Il 17 novembre scorso, Corriere Salute pubblica un articolo dal titolo “Dimmi come lavori e ti dirò se (e come) ti “esaurirai”
Nel mio blog avevo già toccato diverso tempo fa l’argomento sindrome da burnout e anche dagli incontri di counseling con persone sotto stress mi accorgo che il fenomeno è in preoccupante ascesa.

La ricerca evidenzia come incomincino ad esistere delle vere e proprie caratterizzazioni: questo significa che vari gruppi di persone siano riconducibili alla sindrome da burnout sulla base di elementi comuni. 
Anche la psicologia, da quanto emerge in questo articolo, sottolinea che affetti e situazioni stabili che fungendo da airbag permettano il riequilibrio nella persona.

Sul posto di lavoro il benessere della persona è fondamentale e per questo ritengo che il counseling sia un ottimo strumento di prevenzione affiancando la persona alla risoluzione dei piccoli problemi della quotidianità e sostenendola nella ricerca di spazi per sé stessa fatti anche di piccole autogratificazioni.

Quello che mi spaventa è che la sindrome da burnout non faccia distinzioni e che quindi possa colpire tutti indistintamente: per questo credo sia importante saperla prevenire attraverso azioni mirate e tanta voglia di crescita personale.

domenica 20 novembre 2011

Il vento fa il suo giro



"Il vento fa il suo giro": sembra un detto zen, invece è anche il titolo di un interessante film del quale voglio parlarvi oggi.

Siamo in un piccolo paesino semi abbandonato della Val Maira (Cuneo) che si ripopola solo per il breve periodo delle vacanze estive. Teatro di furti continui e di decadenti case solitarie rimane la roccaforte dei pochi abitanti che sono poco propensi ad accettare estranei che si vogliono stabilire da loro. E’ il caso di un pastore di capre, proveniente dalla vicina Francia che con moglie e figli vuole iniziare a produrre formaggio in paese. Nonostante l'aspetto “montanaro” del francese la diffidenza del villaggio è molto forte e il sindaco fatica non poco per trovargli casa, stalla e campi su cui far pascolare le sue capre: tutto sembra funzionare, ma alla fine pregiudizi e chiusure mentali prevalgono su ogni buon proposito.

E' un film bello e interessante, aspro come le montagne in cui si svolge, ritorto come le curve che portano al paese. I diversi personaggi (impersonati per la maggior parte da attori non professionisti del posto) si incontrano e scontrano sul piano della tolleranza, della cultura, delle lingue, ma soprattutto delle invidie e delle rotture di equilibri consolidati.

Un pastore idealista e egoista da una parte, una moglie che sente sfuggire gli anni, un musicista alla ricerca di se stesso, il "matto del paese" e un sindaco con tanta voglia di fare si incrociano per poi allontanarsi.

Rimane alla fine un giovane che dalla valle, dove il padre si è trasferito per aprire una stalla nuova e moderna, riaccende il fuoco nella vecchia casa dei nonni in alta montagna. E' una piccola fiamma che apre al ritorno, al cambiamento, che rompe gli schemi con un sorriso: mentre tutti partono e qualcuno muore lui torna là dove tutto, nella sua famiglia, ha preso inizio, e "il vento fa suo giro"...

giovedì 17 novembre 2011

martedì 15 novembre 2011

Lo psicologo scende in negozio

Il disagio è tanto, le tensioni si fanno sentire e le persone hanno bisogno di ascolto e soluzioni: questo trasforma la vita normale in una specie di trincea e, a quanto pare, gli psicologi se ne sono accorti (Qui trovate la notizia a cui faccio riferimento).

Con il counseling, come sapete, mi occupo di ricerca del benessere e non di disagio e patologie, tuttavia non posso che essere felice di una simile iniziativa che fa finalmente uscire dagli studi e dagli stereotipi degli psicologi in doppiopetto che abbiamo sempre visto al cinema, l’aiuto autentico verso chi non si sarebbe mai sognato di suonare il campanello di un analista.

L’iniziativa mi piace anche perché riporta la psicologia ad una dimensione più umana, a mio avviso più vicina al suo scopo concreto: quello di aiutare le persone. E se Maometto non va alla montagna...

domenica 13 novembre 2011

Cos'è il Counseling e a cosa serve

L’associazione UCM (United Cultures of Milano)  nel progetto “PassaParola” all’interno del ciclo di incontri “Conosci te stesso” mi ha chiesto di fare da relatore in una serata per presentare l’attività di Counseling.

L’incontro, dal titolo “Il Counseling cos’è e a cosa serve”, è martedì 22/11/11 alle ore 20:30 presso la Sala comunale “Colmegna”, Piazza Volta Lomazzo (CO). L’ingresso è gratuito

Per info: Claudia 329 0256408
info@united-cultures.org

Vi aspetto come sempre molto numerosi

martedì 8 novembre 2011

Counseling e Nemawashi

Nemawashi (根回し) nella cultura giapponese è quel "processo informale che silenziosamente sostiene le fondamenta di qualche cambiamento o progetto pianificato, parlando con le persone che se ne occupano, dando loro supporto e consigli, in maniera continuativa".

È considerato un elemento importante in ogni grande cambiamento prima che ogni passo formale venga effettuato, ed il Nemawashi di successo permette cambiamenti effettuati con il consenso di tutte le parti.

Nemawashi letteralmente si traduce con “lavorare attorno alle radici”, dalle parole 根 (ne, radice) e 回す (mawasu, muoversi intorno qualcosa).

Il suo significato originale era letterale: scavare attorno alle radici di un albero, prepararlo ad essere trapiantato.

Il counseling è un processo simile al Nemawashi: si lavora intorno alle aspirazioni delle persone, alle loro necessità, ai loro desideri. Il processo formativo poi passa al cambiamento e alla valutazione molto realistica delle proprie abilità, capacità e possibilità di imparare nel tempo.

La persona è un albero che cresce, se lavoriamo dalle radici abbiamo la possibilità che cresca meglio e più forte: in tempi difficili come questi, tutti abbiamo bisogno di radici forti per poterci meglio adattare alle situazioni e ai cambiamenti.

domenica 6 novembre 2011

Samurai Lab su “Crescita personale”

Crescita personale è un sito web che che aggrega contenuti, persone, aziende e professionisti su diversi temi di taglio psicologico (counseling, coaching, comunicazione pnl ed altri argomenti utili al miglioramento delle prestazioni professionali e non solo).
Sono stato intervistato dalla loro Redazione e qui potete leggere l’articolo.

giovedì 3 novembre 2011

Pensiero del fine settimana

"Sarebbero necessarie dosi minori di analgesici, di sonniferi, di tranquillanti e magari di insulina nei diabetici se i pazienti potessero essere ascoltati; alleggerendo la loro solitudine che esaspera e aggrava ogni condizione di sofferenza psicologica ma anche di malattia". 


Questo "pensiero del fine settimana" mi è stato suggerito dall'amico e collega Massimo Ferrario che ringrazio.